La dedica natalizia del golf
Caro Babbo Natale, come stai? Sei a casa anche tu?
Io si, beh, da tanto tempo ormai. A proposito volevo dirti un paio di cose, a dir la verità volevo ringraziarti. Scusa le inquadrature, ma non c’è nessuno qui.
Non è stato facile lavorare mentre stendevo sai? Però dai ho imparato bene come si usano le mollette, mi madre ne sarà fiera.
Sono felice perché so tutte le cotture del forno adesso, anche quella della coppa del nonno che per sbaglio ho cotto pensando fosse sugo. Un disastro, ma alla fine ho riso parecchio…
Nel silenzio o nel frastuono più assordante delle ambulanze sono riuscito ad alzare la musica per coprire quei rumori, riuscendo persino a ballare da solo… si, si, mi son sentito persino sexy per un secondo, ok.
S’imparano tante cose in questi momenti, ti godi anche una tazza di the alla finestra, che fa molto film, fa molto malinconia ma credo anche tanta speranza nel vedere i figli del vicino in giardino…
Non è stato facile ricevere telefonate di amici che perdevano i loro cari, credimi. La prima volta hai le parole, per così tante persone invece, è giusto perderle. Ma l’affetto ricevuto e dato in questo periodo è stato un grande insegnamento.
E’ stato divertente invece far finta di fare la valigia ed uscire, era troppa l’abitudine, ma non possiamo cambiare troppo nemmeno in questa situazione, non ti pare? Giusto tenere nel cuore un po’ di sane abitudini.
Come quella del telegiornale alle 20, anche se, in certe giornate, mi ha davvero buttato a terra.
Ma sai una cosa Babbo?
Grazie perché ho visto in me e negli amici crescere creatività, voglia di nuovo, ricerca di soluzioni. Ho visto aumentare la pazienza, la tolleranza e l’apprezzamento delle piccole cose…
Oh, si si, certo, l’ultima era la frase più banale Babbo, hai ragione, non te l’aspettavi. Ma in fondo siamo tutti diventati più simili, finalmente, come quando dormiamo.
Babbo, senti, l’hai capito, qui non si molla.
Torneremo insieme, tutti, più felici di prima.
E’ una promessa per un 2021 di grande gioia e…. golf….