Vi portiamo alla scoperta del Peloponneso, una nuova destinazione per tutti gli appassionati di golf, che in pochi anni è diventata un punto di riferimento per il turismo nel Mediterraneo con la sacca al seguito.
Un tuffo dove l’acqua è più blu. Ma anche due passi dove l’erba è più verde e un putt dove i green sono soffici come velluto ma veloci come una lastra di vetro. Voliamo troppo alto? No, voliamo in Grecia. Per la precisione nel Peloponneso per visitare Costa Navarino. Pensate, in Grecia ci sono soltanto nove campi da golf a 18 buche e di questi nove quattro sono a Costa Navarino.
Due percorsi, il The Dunes Course e il The Bay Course, hanno aperto la strada grazie alle firme di Bernhard Langer (autore del The Dunes) e di Robert Trent Jones Junior (che ha disegnato The Bay), portando Costa Navarino a essere premiata dalla IAGTO come “European Golf Resort of the Year 2017”.
A questi primi due tracciati si sono poi aggiunti i campi disegnati dal grande campione spagnolo José María Olazábal: l’International Olympic Academy Golf Course e The Hills Course, ai quali si affianca la Navarino Hills Golf Academy, un enorme spazio dedicato alla pratica e all’insegnamento che completa al meglio il complesso golfistico.
Proprio questi due percorsi, i nuovi nati, hanno ospitato lo scorso ottobre l’ultima edizione di“Olazábal and Friends”, una Pro-Am benefica che è vissuta sulla sfida fra il Team Olazábal e il Team Miguel Ángel Jiménez, vinta in questa occasione dalla squadra capitanata dal “padrone di casa”.
È stata questa l’opportunità per provare i due tracciati e verificare sul campo se tutte le ottime recensioni che avevano raccolto corrispondevano a realtà. E alla prova dei fatti possiamo dire che non si resta delusi da un’esperienza di questo genere. Già l’impatto visivo è imponente: dall’arrivo in club house (una struttura dall’affascinante architettura moderna) lo sguardo spazia verso la costa occidentale del Peloponneso verso la baia di Navarino con un panorama mozzafiato.
L’impressione è quella di essere proiettati in una struttura “all’americana” per quanto tutto è perfettamente organizzato e ogni dettaglio sia curato. Golf car modernissimi con strumentazione gps, manutenzione del verde impeccabile, condizioni di fairway e green ai massimi livelli. E qui ci scappa un moto di orgoglio nazionalistico, visto che il superintendent è l’italianissimo Francesco Murdolo, che qui a Costa Navarino sta facendo un lavoro straordinario che gli è valso diversi riconoscimenti internazionali.
Il campo pratica, enorme e in discesa, è a livello top di gamma, con target green, battitori in erba curatissimi e palline illimitate a disposizione. Per allenare il gioco corto c’è una vastissima area a disposizione con bunker e pitching green. Per il putt non può mancare un enorme putting green che ci fa capire cosa ci aspetta: ondulazioni micidiali e velocità impressionanti.
Ora siamo pronti per scendere in campo e cominciamo con l’International Olympic Academy Golf Course, il percorso che nelle intenzioni dovrebbe arrivare a ospitare gare di respiro internazionale. Fra i due è sicuramente il percorso più emozionante: non solo perché tecnicamente più sfidante ma anche perché più scenografico per la vista che offre. Un campo non lungo ma ugualmente impegnativo, con molti ostacoli che entrano in gioco.
Le prime nove buche si snodano su un percorso leggermente ondulato attraverso piantagioni di olivi in un tipico panorama greco mentre le seconde nove si sviluppano vicino alla cresta di una collina che offre una vista spettacolare sulla baia. Rispetto al The Hills Course è sicuramente più difficile e la precisione paga decisamente molto di più rispetto alla lunghezza.
È un percorso perfetto per giocatori dall’handicap basso o medio mentre i meno esperti troveranno sicuramente più adatto al loro gioco il The Hills Course. Questo si sviluppa nella parte orientale della proprietà, più protetto dal forte vento che condiziona sempre il percorso fratello e sebbene meno spettacolare è altrettanto stimolante. Queste 18 buche sono un giusto mix fra dogleg, salite, discese, lunghi par 5 e corti par 4, con par 3 abbastanza corti ma molto delicati.
“Nel disegnare questi campi – ha spiegato Olazábal – ho voluto offrire un ambiente sfidante per ogni tipo di giocatore: dal dilettante alle prime armi fino al professionista. Non ho mai pensato che la distanza debba essere più importante rispetto alla precisione e per questo ho disegnato buche non troppo lunghe ma molto tecniche, perché credo che ogni tipo di golfista debba poter avere la possibilità di tirare al green con il secondo colpo. Preferisco, infatti, che venga stimolata la creatività”.
Un esempio di quanto sopra? Prendete la buca 10 dell’International Olympic Academy Golf Course: un par 4 di 351 metri tagliato trasversalmente da un fosso. Dal tee la vista è spettacolare ma non lasciatevi distrarre: guai a finire a sinistra ma tenete bene la destra dove c’è più spazio per far atterrare il vostro tee shot, che non deve necessariamente essere tirato con il driver. Una volta arrivati a metà buca la baia di Navarino si aprirà a voi in tutta la sua bellezza, offrendo un panorama ancor più spettacolare.
Il green è molto ben protetto dai bunker e da una depressione che inghiottisce tutti gli approcci meno che perfetti. Ma tante sono le buche con queste caratteristiche: vista meravigliosa, pericoli nascosti e green tutti da interpretare. Quello che non cambia, pur cambiando i percorsi, è l’altissima qualità della manutenzione. Per giocare sui quattro campi di Costa Navarino il costo del green fee è lo stesso per tutti: la tariffa di bassa stagione per il 2023 è di 228 euro (190 per gli ospiti di uno dei resort) che sale a 245 (204 per gli ospiti) in alta stagione. Il prezzo comprende l’uso del golf car e dell’area di pratica con palline illimitate.
Per soggiornare, la scelta che offre Costa Navarino è ampia e sempre di altissimo livello
Hotel 5 stelle lusso e residenze private con SPA, centro di talassoterapia, centro tennistico di altissimo livello, sale per conferenze e una lunga serie di attività a disposizione per grandi e piccini. Nella zona di Navarino Dunes ci sono due hotel 5 stelle lusso, The Romanos e il Westin Resort Costa Navarino, ai quali si aggiungono le ville private molte delle quali ancora in costruzione e in vendita. Nella zona di Navarino Bay aprirà proprio quest’anno il Mandarin Oriental mentre nella zona di Navarino Waterfront ha aperto l’anno scorso il lussuosissimo W Costa Navarino.
Per arrivare dall’Italia il modo migliore, e più veloce, è approfittare dei voli diretti che durante l’estate Ryanair garantisce da Bergamo Orio al Serio all’aeroporto di Kalamata, a meno di un’ora d’auto, mentre in bassa stagione il tragitto è più lungo perché bisogna volare ad Atene, da dove si arriva a Costa Navarino con un viaggio in auto di quasi tre ore e mezza.
(Articolo di Paolo Emilio Pacciani)