In Quebec (Canada) il golf è diffusissimo: sui cartelli stradali di ogni paese lungo la strada troverete indicata la presenza di un campo.
Spesso sono semplici, essenziali, diversi dai nostri e da quelli americani: i canadesi vivono il golf come un passatempo.
Da Montreal, città multiculturale ed estremamente vivace, partiamo alla scoperta di Mont Tremblant, stazione turistica di lusso di montagna e dei suoi due spettacolari percorsi, Le Diable e Le Geant.
Il “feuillage” in Quebec
Il “feuillage” nel Quebec è uno degli spettacoli più intensi e straordinari dell’autunno: la natura che si prepara alla dormienza invernale crea ovunque colori irripetibili, ma quelle del Quebec sono incredibili anche per la dimensione e la dolcezza del territorio, che vi coinvolgono in un modo che potrete capire solo con un viaggio attraverso il Canada orientale.
Nel suo massimo splendore è un fenomeno che dura molto poco, non più di una quindicina di giorni, ed ha tempi diversi a seconda della zona.
I monti Laurenziani, a nord di Montreal, si colorano solitamente nell’ultima settimana di settembre, mentre a est, nella zona di Tadoussac, Saguenay e lago di St. Jean, tutto avviene una settimana più tardi.
Per questo è fondamentale organizzare il viaggio nel periodo giusto, magari approfittando del volo diretto dall’Italia per Montreal, per conoscere uno dei paesi più interessanti del continente americano. Se poi troverete temperature miti e cielo terso, vi rimarrà dentro uno dei più bei ricordi di viaggio della vostra vita.
In viaggio attraverso il Quebec
In Quebec il golf è diffusissimo: sui cartelli stradali di ogni paese lungo la strada troverete indicata la presenza di un campo. Spesso sono semplici, essenziali, diversi dai nostri e da quelli americani: i canadesi vivono il golf come un passatempo.
E quindi il viaggio attraverso il Quebec, più che per una full immersion golfistica, va costruito con una visione più ampia, piena di curiosità e assai partecipata alla vita locale, con qualche passaggio sui fairway locali.
Arrivando a Montreal, non potete non fermarvi qualche giorno per godere di una città multiculturale ed estremamente vivace: spicca la celeberrima basilica di Notre-Dame, con le strutture interne lignee e policromie dominanti sul blu, sull’azzurro, sul rosso e sull’oro.
Se avrete l’incredibile fortuna che abbiamo avuto noi, durante la visita potrebbe capitarvi di ascoltare la Toccata e Fuga in Re minore di J.S. Bach suonata con lo straordinario organo della basilica composto da oltre 9.000 canne e 97 registri: nel nostro caso sembra che l’organista della cattedrale stesse facendo una lezione a giovani allievi.
Per noi è stato inatteso, coinvolgente, esaltante e certamente commovente.
La basilica si trova nel centro della Old Town che, pur essendo molto turistica, riesce a conservare una certa autenticità grazie a edifici rimasti come nel 17mo secolo, e ciò nonostante diversi incendi in passato abbiano distrutto parti intere della zona fortificata.
Quindi negozi veri, gallerie d’arte e ristoranti di buon livello vi accompagneranno durante la passeggiata nel centro storico.
Fate attenzione anche ai programmi culturali della città, soprattutto quelli dell’Orchestra Sinfonica di Montreal, una delle più celebri nel mondo, che suona in una sala che è un capolavoro di architettura dedicata.
L’ambiente è assai informale e i biglietti ad un prezzo corretto si trovano facilmente, per cui non preoccupatevi se non avete l’abito adatto: quella che conta è la musica. Imperdibile poi è la zona ovest della città, quella fuori dai grattacieli, quella vera, dove abita la gente e dove c’è il mercato Jean- Talon.
Qui gli agricoltori offrono i loro prodotti genuini e freschissimi: irrinunciabile una visita, anche perché si raggiunge facilmente con l’efficiente metropolitana.
Da Montreal a Mont Tremblant
Da Montreal, poi, si parte verso la meta principale del nostro viaggio: Mont Tremblant, cittadina turistica di montagna.
Sono circa 130 chilometri tutti in autostrada, molto trafficata nella prima parte.
La guida è molto facile, ordinata e scorrevole, salvo una insospettata abitudine locale di infilarsi nella coda o di saltare di corsia non appena intravedono uno spazio men che sufficiente, contando sulla tolleranza e sulla apparente imperturbabilità degli altri guidatori, cose che noi italici invece non abbiamo.
Arrivati a destinazione non troverete montagne come le nostre, non ci sono cime impervie e valli profonde.
Sono montagne antiche, quindi basse e dal profilo morbido.
Il turismo del Quebec
E’ una stazione turistica di lusso, dove ci sono le catene alberghiere più prestigiose, è totalmente pedonalizzata, e gli edifici sono tutti colorati, coerenti nello stile e ben collocati sul territorio.
Il comprensorio sciistico conta 14 impianti di risalita, 82 chilometri di piste servite dall’innevamento artificiale e 3 Snow park, il tutto sparso su un domaine skiable di 305 ettari Eppure il punto più alto è solo 875 metri s.l.m.!
La cosa più impressionante in questa stagione è il ‘feuillage’: sembra che la collocazione di questa località sia stata fatta in funzione anche dei pochi giorni dell’anno in cui le montagne assumono una colorazione straordinaria.
Con un po’ di esperienza e un po’ di fortuna ci sono capitato proprio nel pieno del fenomeno.
Paesaggi, scorci e colori indimenticabili del Quebec
Ho vissuto emozioni incredibili e ho cercato di riempirmi gli occhi con le infinite sfumature dei colori autunnali che si estendevano all’infinito.
Dalla cima del comprensorio, raggiunto con una funzionale telecabina, si vede il territorio per centinaia di chilometri, dove non c’è nulla se non le piante che colorano quella parte di mondo.
E vi assicuro che nessuna fotografia, pur bella, riesce a dare le sensazioni e la serenità che si provano quando si è lì.
In realtà Mont Tremblant è diviso in due: il paese storico, il vero ‘downtown’, con municipio, chiesa, servizi e negozi tradizionali, e Mont Tremblant Village, una decina di chilometri più avanti, bellissima.
Quest’ultima è una località turistica creata a tavolino ma non ‘fasulla’, dove tutto è finalizzato alla vacanza di lusso, con una organizzazione meticolosa che tende a soddisfare qualunque esigenza.
Numerosi i ristoranti, i negozi delle marche più prestigiose, l’agenzia immobiliare nota nel mondo per trattare solo residenze di lusso (guardando la vetrina degli annunci vedrete prezzi importanti per le case e le ville lì attorno), la bidonvia gratuita per portarvi dalla parte bassa del villaggio fino in cima, proprio davanti – guarda un pò – al casinò.
E poi gli spettacoli dal vivo sulla piazza alta e le biglietterie che vendono qualunque attività sportiva, sempre organizzata in maniera ineccepibile: sci-alpinismo, fondo, dogsleg, giornata con il boscaiolo, giri in dune buggy, paintball (la guerra simulata a squadre dove si sparano palle di vernice sui ‘nemici’), sci su piste di plastica, voli in elicottero….
Mont Tremblan il golf: binomio vincente in Quebec
Ecco, immaginate qualunque attività: lì la trovate pronta e ben organizzata, estate o inverno che sia. E quindi anche il golf.
Mont Tremblant ha due campi a 18 buche.
A dire il vero i vari paesi nel raggio di qualche decina di chilometri hanno ciascuno il proprio campo, solitamente un 9 buche, raramente un 18.
Sono strutture semplici, fatte per giocare a golf: arrivi, paghi un modesto green fee e giochi. Anche Mont Tremblant risponde a questa logica: appare un po’ in contrasto con il lusso della località, ma qui il golf è visto come un passatempo per tutti, concetto assai diffuso in Canada.
La gestione dei due campi fa capo, come tutte le attività della località (salvo gli alberghi di catena), ad una unica società, la Tourism Mont-Tremblant, una non profit nata nel 1992.
Per il golf la gestione è più vicina agli usi locali che alla necessità di profitto, (facendo comunque 35.000 green fee da maggio a metà ottobre).
Infatti in ambo i campi non vi è una club house come la intendiamo noi, non c’è un circolo, non ci sono soci: si paga il green fee e si gioca, senza tessere federali o handicap.
E poi, non ci sono gare: ci si gioca solo la birra con i compagni di gioco: “In verità – dice Chris Leblanc, senior manager of exterior operations – un paio di mesi fa abbiamo organizzato una shot- gun, ma era per un evento voluto dal cliente”.
Il percorso de “Le Diable”
Il campo principale è “Le Diable”, a pochi chilometri dal villaggio. Una piccola struttura vi accoglie con un minuscolo pro shop e un bar con terrazza: il caffè è quello filtrato all’americana, l’hot dog e l’hamburger sono i piatti principali.
C’è però un bel campo pratica con 22 postazioni dove svolge la sua attività l’Academie de Golf de Tremblant, ritenuto uno dei migliori del nord America.
La sacca in affitto ha bastoni nuovi dell’anno con shaft regular o stiff.
Il green fee costa in alta stagione 139 dollari canadesi + 18% di tasse (circa 113 euro) compreso il cart obbligatorio.
Disegnato nel 1998 da Hurzdan e Fry, ben noti in Italia per avere disegnato il secondo percorso del Royal Park I Roveri, è un par 71 assai particolare.
Le caratteristiche del percorso
L’elemento caratterizzante sono le waste area naturali: enormi, profonde e ondulate distese di terriccio che entrano più volte in gioco sul percorso delle singole buche.
E’ quindi assolutamente necessario conoscere le distanze per prendere il fairway: se siete più lunghi o più corti, finirete dentro queste zone da cui è difficile uscire.
Viene in soccorso una regola locale ‘turistica’ che vi viene annunciata dallo starter, più o meno con queste parole: “Se siete nella waste area, alzate la palla, togliete i sassi e fatevi un lie conveniente, anche un po’ più là se serve, e rimettete giù la palla”. Tanto, mica fanno gare lì….
Superate le prime due buche passando da una waste area ad un’altra (con comprensibile nervosismo), ci si fa l’occhio e il campo diventa veramente divertente, a condizione di scegliere con cura il battitore più adatto alla proprie distanze (ne hanno 5) e guardando con attenzione la mappetta, solo online su una apposita App.
La Signature Hole è certamente la 15: un par 5 che parte dal punto più alto del campo con una magnifica vista sul lago ed un fairway in fortissima pendenza. Anche il giocatore medio può facilmente arrivare in green con il secondo colpo.
Ma il vero valore aggiunto del campo è il ‘feuillage’ tutto intorno al percorso.
Altro che giocare a golf: ho passato più tempo con in mano la macchina fotografica che i bastoni!
Il percorso de “Le Geant”
“Le Geant” è l’altro percorso di Mont Tremblant. Appena fuori dal villaggio, è più vecchio del “Le Diable”.
Disegnato nel 1995 da Thomas McBroom, è un Par 72.
Le strutture a disposizione sono essenziali: una piccola casetta in legno con un unico ambiente che fa da segreteria e proshop.
In fondo c’è la macchinetta del caffé e quello delle bibite: qui niente bar e ristorante. Il campo viene considerato ingiustamente ‘minore’ rispetto all’altro, infatti il green fee costa 75 euro in alta stagione, sempre con il cart, probabilmente perché è un percorso molto mosso, da montagna, con forti saliscendi, diversi green piccoli, fairway inclinati e quindi golfisticamente molto più impegnativo dell’altro.
E questo notoriamente non piace al turista medio che ama percorsi piatti e larghi. In compenso il “feuillage” è ancora più intenso, con molti green e fairway letteralmente circondati dai fortissimi colori autunnali, in tutte le sue sfumature. Giocare così è una grande piacere.
Le buche più caratteristiche
Le Scenic Holes sono due: la 6, un par 3 con un forte dislivello totalmente inserito in un anfiteatro di abeti e aceri, e la 18 “che – ci dice ancora Chris Le Blanc – Score Golf Magazine ha definito il secondo Par 4 del Canada”.
La 19ma buca? Ambedue i campi vi rimandano al villaggio: è lì che si svolge la vita.
Un consiglio: tenetevi qualche ora per visitare il “Sentiers des Cimes”, a 15 chilometri da Mont Tremblant.
E’ una passeggiata di circa un chilometro su una pedana alta come le cime degli alberi, per poi salire su una struttura circolare di legno, alta una ventina di metri da dove avrete una vista a perdita d’occhio sulle colorate montagne tutt’intorno.
Note di servizio e informazioni turistiche
Alcune considerazioni prima di concludere. Potete evitare di portarvi dietro il contante: si paga tutto, ma proprio tutto con la carta di credito.
La benzina costa circa 1 euro al litro, le autostrade in Quebec sono gratuite ed i limiti di velocità vengono rigorosamente rispettati.
La mancia è un’istituzione: quando vi presenteranno il POS, vedrete già scritto il TIP con diverse percentuali che potrete scegliere a seconda della soddisfazione del servizio.
Il livello più basso è il 15%. I menu sono abbastanza simili ovunque: tutti offrono hamburger, sandwich, pollo BBQ, fish&chips, steaks, cozze, salmone e spesso qualche piatto italiano un po’ pasticciato.
Il livello dei prodotti è decisamente buono dappertutto, con diverse eccellenze di carni e pesce.
Ovunque vi sarà proposta la Poutine, un piatto semplice, tipico del Quebec, mangiato da studenti e da chi non sa cosa scegliere: vi arriverà una quantità notevole di patatine fritte con una colata di formaggio fuso, il tutto coperto da salsa gravy (il fondo di cottura della carne). E’ d’obbligo assaggiarlo, poi mi direte.
Una curiosità: ovunque andiate, la prima cosa che vi diranno è sempre “Bienvenu”. E scusate se è poco.
Montreal
Alberghi
Tutte le catene alberghiere hanno uno o più alberghi. Scegliete l’hotel nella zona del quadrilatero della Golden Mile (la città sotterranea): è il vero centro pulsante della città.
Delta Hotel par Marriot – 475 Avenue President Kennedy – un ottimo hotel di catena
Sofitel Montreal Golden Mile – 1155 Sherbrooke Ouest – posizione impareggiabile con una eleganza contemporanea
Four Seasons Hotel – 1440 Rue de la Montagne – Il lusso nel centro della città.
Honeyrose – 355 Boulevard de Maisonneuve Ouest – Nuovissimo hotel di design, nella immediate vicinanza del Montreal Symphony Orchestra
Hotel Birks – 1240 Place Phillips – affascinante, raffinato e storico hotel nei pressi di Eaton Centre.
Ristoranti
Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Birreria Les Trois Brasseurs Crescent – 1356 rue Sainte Catherine (zona città sotterranea) – Locale informale, molto frequentato dai locali.
Le Club Chasse et Peche – 423 Rue Sainte Claude (zona città storica) – Locale romantico con raffinati piatti di pesce e selvaggina del Quebec
Reuben’s Deli & Stekhouse – 1116 rue Sainte Catherine (zona città sotterranea) – una delle migliori stekhouse con una varietà di dessert incredibile
Come muoversi
Sicuramente in metropolitana che arriva ovunque, è sicura e costa poco. Acquistate un biglietto plurigiornaliero.
Cosa vedere
La Basilica di Notre Dames e la Vielle Ville; la Marché Bonsecours; la Montreal Underground (la città sotterranea), l’Orchestre Symphonique de Montreal, l’irrinunciabile mercato ortofrutticolo Jean-Talon e il vicino quartiere italiano ed il Parc du Mont Royal, con una straordinaria vista sulla città.
Mont Tremblant
ALBERGHI
Consigliamo di prenotare nella zona turistica (quella più in quota) dove troverete:
Fairmont Tremblant – 3045 Chemin de la Chapelle, direttamente nella zona pedonale.
Le Westin Tremblant – 100 Chemin Kandahar, accanto al Fairmont, direttamente nella zona pedonale.
Holiday Inn Express – 160 Chemin du Curé Deslauriers, in fondo alla zona pedonale del piccolo villaggio.
Ristoranti
Nella via pedonale c’è ogni tipo di ristorante: prenotate sempre altrimenti farete la fila!
La Diable – Microbrasserie – Buona birra, piatti americani e personale gentile e veloce.
A Mano – Per chi ha voglia di una vera pizza italiana in un bel locale moderno.
La Forge Bistro Bar & Grill – Ristorante elegante con una cucina raffinata. Al piano inferiore c’è il Grill, con un servizio più ‘easy’ mentre al primo piano c’è il ristorante con un servizio più curato e raffinato. I due menu hanno quasi gli stessi piatti.
Come muoversi in Quebec
Con l’auto a noleggio che avete preso Montreal.
Cosa vedere in Quebec
Dopo aver giocato sui due campi del Le Geant e Le Diable, prendete la telecabina Panoramique e andate in cima al comprensorio (quota 875 metri): vi aspetta un panorama a 360° sulle infinite foreste del Quebec.
Se invece salirete sulla seggiovia Flying Mile, passerete sopra la pista che ha visto la nostra Federica Brignone vincere due slalom giganti della Coppa del Mondo nell’inverno scorso.
Qualche chilometro più a valle visitate Mont Tremblant Village, il paesino storico con i suoi caffè dove spesso suonano dal vivo e le pasticcerie tradizionali.
Immancabile poi è il Sentier des Cimes Laurentides, a circa 16 km da Mont Tremblant: una passeggiata su una piattaforma di legno lunga circa un chilometro che si snoda all’altezza della cima degli alberi e che termina con una torre di circa 8 piani, che sale a spirale e dove la natura trova il suo apogeo, soprattutto se sarete lì per il “feuillage”.
Shopping in Canada
Tutte le mall nel centro di Montreal sono interessanti (Eaton Centre, Les Cours Mont-Royal, Places Versailles, la Undergroung City), con prezzi regolari.
L’unico villaggio commerciale che abbiamo visto è il Premium Outlet, che è sulla autostrada da Montreal a Mont Tremblant.
Se volete trovare prodotti canadesi veri, con piumini da freddo polare e giacche da boscaioli a prezzi moderati, questo è il vostro posto.
Voli per il Canada
Air Canada ha voli diretti giornalieri da Malpensa e Roma Fiumicino con tre classi di servizio (economy, economy plus e business).