Se avete in mente un viaggio, appena sarà possibile tornare a farlo, nella California del sud, a parte San Diego non potete mancare Borrego Springs. È una tipica cittadina californiana degli anni ’50 immersa nel deserto di Anza-Borrego, il parco statale più vasto della California, a poco più di due ore a nord est dalla metropoli più meridionale dello Stato.
Nel mio itinerario golfistico, realizzato prima del lockdown, sono arrivata a Borrego dopo una breve sosta alla famosa La Quinta, che si trova nella contea di Riverside, la stessa di Indian Wells, Palm Springs e Palm Desert.
Con un po’ di fortuna sono riuscita a giocare sullo splendido Stadium Course del Pga West, opera di Pete Dye e considerato tra i 50 campi pubblici americani più belli, in passato sede dello Skins Game per oltre cinque anni.
Assieme al Nicklaus Tournament Course, fa parte del PGA Resort, mentre altri super campi come l’Arnold Palmer e il Tom Weiskopf sono privati, riservati ai soci e ai loro ospiti.
Lo Stadium si è rivelato un percorso tostissimo, non lungo ma ricco di insidie, a cominciare dai numerosi bunker disseminati lungo tutto il tracciato, reso impegnativo a causa dei mound presenti ovunque.
Qui la bionda Bermuda è la padrona che, grazie al clima favorevole, nasce forte e rigogliosa creando un armonioso contrasto con il verde dei fairway e dei curatissimi green.
Le ultime tre buche 16, 17 e 18 sono un vero capolavoro. L’ultimo giorno della mia permanenza in zona è invece stata la volta del Mountain Course, uno dei percorsi più scenografici di La Quinta, che si snoda tra le rosse e affascinanti montagne. Un’esperienza unica.
Silenzio e stelle a Borrego Springs
Poi, seguendo il mio istinto, mi sono inoltrata nel deserto californiano per raggiungere Borrego Springs, di cui mi aveva tanto decantato la bellezza un caro amico romano.
Un luogo incontaminato, magico, con poco più di 2.500 abitanti, dove tutto scorre tranquillo.
Niente traffico, neanche un semaforo.
Un famoso esploratore spagnolo Juan Bautista de Anza scoprì questo posto nel 1774, battezzato poi “borrego” (pecora), animale protetto di questo deserto costellato di calanchi, oasi di palme, stretti canyon e colline punteggiate di cactus.
Perfetto esempio di geologia vivente, tuttora modificato dall’erosione delle acque alluvionali, merita essere scoperto ma solo al volante di un 4×4 con il telaio alto e pneumatici off road.
A Borrego Springs, a cavallo degli anni ’30 e ’50, il jet set internazionale e gli attori più in vista, tra cui Marylin Monroe, solevano rifugiarsi nel piccolo hotel The Palm in cerca di pace e solitudine.
In seguito il gruppo dei vip, con Frank Sinatra in testa, si spostò a Palm Springs, a soli 50 chilometri di distanza dove iniziarono a costruire mega ville e decine e decine di campi da golf.
Anche Borrego Springs però ha i suoi campi, tre in totale, tra cui Rams Hill, una vera perla nel deserto.
Agli inizi degli anni ’80 il percorso, disegnato da Ted Robinson, contava 27 buche.
In seguito, dopo varie vicissitudini economiche e cambi di proprietà, nel 2007 il campo venne stravolto e ridisegnato da Tom Fazio, con 18 buche stupefacenti.
Tra queste la 5, lungo par 3 ben difeso da ostacoli d’acqua, e la 11, par 5 in discesa con viste spettacolari sulle montagne rosa di Borrego.
Incantevole anche il driving range con zona approcci e target green posizionati su vari livelli, con postazioni su due battitori opposti.
Anche se siamo nel mezzo di un deserto, l’acqua su questo percorso non manca: ostacoli, laghi e persino una piccola cascata all’arrivo della buca 18 sono alimentati da diverse sorgenti, che producono acqua sufficiente per consentire una manutenzione straordinaria premiata da diversi riconoscimenti.
Inoltre, grazie a queste caratteristiche, recentemente è stato classificato dalle migliori riviste americane di golf il terzo Golf Resort della California, alle spalle di Pebble Beach e Torrey Pines.
A proposito di quest’ultimo celebre percorso, dopo essermi avventurata nel deserto di Anza-Borrego, mi è venuta voglia di tornare alla civiltà e conoscere lo stile di vita della vivace San Diego.
Non è la classica metropoli americana, qui è tutto “easy” sia da girare che da esplorare grazie anche ad un clima mite 12 mesi l’anno; tutti ti sorridono e sembrano meno stressati che nel resto del mondo.
Nell’area di San Diego ci sono più di 60 percorsi da golf tra pubblici e privati, e naturalmente non potevo lasciarmi sfuggire un giro a Torrey Pines, uno dei campi pubblici più famosi della California, di proprietà e gestito direttamente dalla città di San Diego.
Dalla fine degli anni 60 ospita il Farmers Insurance Open e sui fairway del South course Tiger Woods ha vinto il suo ultimo U.S. Open nel 2008. Il campo tornerà ad ospitare il major statunitense più antico proprio quest’anno, dal 17 al 20 giugno.
Torrey Pines, con i suoi due percorsi North e South, è una vera macchina da guerra con tee time prenotati con oltre tre mesi di anticipo.
Di solito fanno giocare in formula shot-gun in contemporanea sui due percorsi, con partenze dalle 6.15 di mattina.
Nebbia permettendo, danno la possibilità di giocare i due tracciati anche nello stesso giorno.
Il percorso South è sicuramente più impegnativo e soprattutto più lungo mentre il North si dimostra più scenografico, con un maggior numero di buche che si affacciano direttamente sull’Oceano.
In lontananza si scorge La Jolla, una delle zone più chic e divertenti di San Diego.
Lungo il percorso si stagliano gli alti pini marittimi dai quale deriva il nome, Torrey Pines, tipici di questa zona e impossibili da trovare altrove.
Vi consiglio di prendervi tutto il vostro tempo per visitare e “svaligiare” il mega pro shop, super fornito con gadget di ogni tipo e prezzo con polo, berretti, occhiali e palline tutti rigorosamente logati.
Bellissime le cartoline con le foto delle buche più spettacolari come 3 e 4 del percorso South e 15 e 16 del North.
San Diego e dintorni, gli indirizzi utili.
Dormire a Borrego Springs:
- Rams Hill: Stay and Play (case e ville di varie metrature dentro il golf)
- La Casa del Zorro: Desert Resort & Spa (situato appena fuori del golf)
- Palm Canyon Hotel: piccolo hotel in stile Far West- Anche camping.
Da vedere a Borrego Springs:
- Font’s Point: il Bryce Canyon di Borrego! Merita assolutamente una visita all’alba o al tramonto per apprezzarne la vista e i colori.
- Clark’s Dry Lake: lago desertico appena fuori dalla cittadina di Borrego
- Borrego Palm Canyon: un sentiero alla scoperta di palme native che crescono e vivono nel deserto alimentate da sorgenti sotterranee.
- Sculture di Galleta Meadows: sculture giganti di animali in metallo dell’artista Ricardo Breceda sparse in aree fuori Borrego.
- The Slot: una volta arrivati all’interno del canyon con la jeep, tra le rocce desertiche inizia un mini trekking accessibile a tutti.
San Diego – Cosa visitare:
- Lo Zoo di San Diego, uno dei più belli al mondo. Ci sono anche i panda giganti.
- Hotel del Coronado, set di alcune scene del film “A qualcuno piace caldo”.
- Balboa Park: considerato il polmone verde di San Diego, ospita mostre ed eventi culturali.
- Sea World: parco a tema sul mondo marino
Dove mangiare:
- Carnitas’Snack Shop: amatissimo dalla gente del posto (il menu cambia ogni giorno, a seconda dei prodotti freschi reperiti e degli ingredienti a disposizione).
- Il Pescatore a Del Mar: sembra di entrare in una pescheria, si guarda e si sceglie il pesce che poi verrà cucinato espresso.
- Mister A’s: gli aerei che atterrano ti passano sopra la testa! Vista spettacolare di San Diego.
- Ironside Fish & Oyster: situato nel simpatico quartiere di Little Italy, è un tipico ristorante stile anni ’20, specialità pesce e ostriche.
Dove giocare
Rams Hill Golf Club
1881 Rams Hill Rd, Borrego Springs, CA 92004, USA
+1 760 767 3500 – www.ramshill.com
PGA West
56-150 PGA Blvd La Quinta, CA 92253, USA
+1 800-700-5944 – pgawest@pgawest.com – pgawest.com
Torrey Pines Golf Course
11480 North Torrey Pines Road, San Diego, CA 92037 USA – +1 858 452-3226 torreypinesgolfcourse.com