Butch Harmon, il celebre coach americano, ci porta alla scoperta del movimento di Stephen Curry, paragonabile a quelli dei giocatori del Tour.

Lo scorso luglio, io e Steph Curry abbiamo giocato un giro a Cypress Point.

Gli ho dato alcuni consigli per il suo gioco, ma non aveva così tanto bisogno.

Il suo swing è solido, e che gentiluomo. Tra tutte le superstar che ho incontrato lui è certamente uno dei più cordiali.

Una settimana dopo, ha vinto il grande evento delle celebrità a Lake Tahoe, in diretta TV nazionale, imbucando un putt per l’eagle all’ultima buca.

Lo swing di Stephen Curry

Guardare questa sequenza mi fa pensare a quanto sia atletico e potente lo swing di Steph.

Quello che non potete vedere qui è il suo ritmo, che mi ha colpito subito quando abbiamo giocato insieme.

Gli atleti di alto livello hanno un’eccezionale coordinazione occhio-mano ma Curry ha anche una naturale scioltezza nel modo in cui muove il bastone e sequenzia il suo swing.

La sua tecnica urla potenza.

Impugna il bastone in posizione forte, il che significa che le sue mani sono ruotate leggermente lontano dal bersaglio e i suoi palmi sono paralleli l’uno all’altro.

È da manuale. Mi piace anche che le sue braccia sono distese ma non flesse e che lo stance è bello ampio. Non riuscireste a farlo cadere nemmeno colpendolo con una palla da demolizione…

Nel backswing Steph ruota molto bene e usa la sua altezza per muovere il bastone lungo un grande arco.

Lascia cadere la testa all’indietro, il che gli dà la libertà di ruotare la parte superiore del corpo.

Facendo un backswing ampio crea un’azione di caricamento sul collo del piede destro, ma fa un ottimo lavoro a non oscillare fuori posizione. Il backswing rimane “tra i suoi piedi”.

L’unico aspeto da migliorare nello swing di Stephen Curry

Una cosa che gli ho detto è stata quella di lasciare che i fianchi ruotino liberamente, in modo da massimizzare la rotazione delle spalle, che è di circa 110 gradi quando arriva all’apice, ovvero pari a quella di un giocatore del tour.

Fare una rotazione completa, tenendo le mani lontane dalla testa, è uno dei miei concetti chiave.

Guardate Curry all’apice: vorrei appendere questa foto nella mia Academy perché tutti i miei allievi possano capire di cosa stiamo parlando.

Scendendo, fa un piccolo spostamento verso il bersaglio e lascia cadere le braccia senza forzare nulla. Tutto ottimo, ma poi fa una mossa che dovrebbe cercare di migliorare: i fianchi smettono di girare.

Il bacino è nella stessa posizione nell’inquadratura dopo l’impatto di com’era all’impatto stesso. Se i fianchi smettono di ruotare il bastone tende a girarsi, il che può causare ganci. I ganci possono essere un problema per un giocatore con la velocità di Steph.

Con i fianchi bloccati, la sua spina dorsale si allontana dal bersaglio più di quanto vorrei e lui finisce per alzarsi sulla punta dei piedi.

Curry è così atletico che, il più delle volte, riesce a portare il bastone sulla palla in modo corretto e così facendo riesce a evitare un colpo a sinistra, ma questa mossa può essere difficile da controllare.

Non puoi fare affidamento sulla tempistica con cui il bastone si gira all’impatto. La soluzione è quella di continuare a girare i fianchi. 

Nel complesso il suo è uno swing davvero eccellente.

Dalla posizione sulla palla fino a metà swing non toccherei nulla. Una volta che Steph avrà ripulito l’azione della parte inferiore del corpo attraverso l’impatto poserà certamente con un altro trofeo di golf in mano, ne sono sicuro.

Butch Harmon_testo raccolto da Peter Morrice