È l’incubo di ogni golfista, quello che spesso manco si nomina in campo. Sahith Theegala ci spiega un metodo infallibile per evitarlo. Cercate di eseguirlo intenzionalmente in allenamento e vedrete che non lo farete mai più!
“Il temuto shank: basta il suono di questa parola a far venire i brividi lungo la schiena di qualsiasi golfista. Perché mai qualcuno dovrebbe voler colpire la palla di traverso? Beh, ve lo spiegherò io”.
Sparare un paio di shank secchi è la mia specialità. Lo faccio dai tempi del liceo. Anche se all’inizio non era intenzionale, ben presto è diventato un modo per farsi due risate e allentare la tensione della mia squadra, e anche la mia, prima di una competizione importante. Ad esempio nel 2015 stavo giocando il mio secondo torneo universitario per la Pepperdine. Era presto, quel giorno ci aspettava una lunga giornata di 36 buche, e un discreto numero di ragazzi di ogni squadra si stava riscaldando in campo pratica, tra cui giocatori dell’Arizona State University (ASU) e dell’università ospitante, la University of California, Berkeley. Non avreste potuto immaginare uno scenario migliore per uno strepitoso shank. Il campo pratica era a forma di semicerchio e ogni squadra aveva solo una postazione. Il punto destinato alla Pepperdine si trovava all’estremo margine sinistro del campo pratica. Ci vedevano tutti.
Il colpo è partito dal mio ferro praticamente 90 gradi a destra, sfrecciando davanti a tutti, tra cui la star dell’ASU, Jon Rahm, che stava praticando due postazioni più avanti. Lo spagnolo mi guardò come per dire: “Che diavolo ci fa questo tizio qui?” Io chinai la testa, e feci finta di essere incredulo.
Dato che sono così abile a colpire gli shank, vi insegnerò tutto quello che dovete sapere per eseguire uno di questi colpi mortificanti. Lo faccio per un semplice quanto fondamentale motivo: in che altro modo imparereste a non farlo in campo se non capendo davvero cosa vi porta a farne uno?
Leggete a vostro rischio e pericolo…
ESPORRE LA PIPETTA ALLA PALLA
Il primo passo in ogni routine è visualizzare il colpo che si vuole eseguire. Per fare uno shank immagino che la palla partirà 45 gradi a destra rispetto alla mia linea di tiro. Ed è su questo che mi concentro. Per quanto riguarda l’address mi metterò un po’ più vicino alla palla rispetto al normale (foto sopra), perché è questo che mi aiuta davvero a fare uno shank. Porterò anche le mani avanti, così si aprirà la faccia del bastone e si esporrà maggiormente la pipetta – ossia la parte che unisce lo shaft, al tacco del bastone (in inglese detta “hosel”) – alla palla. Durante lo stacco abbandonate qualsiasi idea abbiate di fare uno swing sul piano corretto e invece portate la testa del bastone al di fuori della linea di tiro e leggermente lontano dal corpo, su un piano più verticale.
TENERE LE MANI IN ALTO
Vedrete la conseguenza dello stare più vicino alla palla all’apice del mio backswing. Il piano delle braccia è molto più verticale di quanto dovrebbe essere se mi trovassi alla mia normale distanza dalla palla, e le mie mani sono più alte (foto sotto).
Mi sento anche più aperto con il corpo all’apice. Da questa posizione è molto più facile iniziare un movimento dall’esterno verso l’interno e fare uno swing che taglia attraverso la linea di tiro, il che aumenta le probabilità che la pipetta sia la prima a entrare in contatto con la palla. Questa posizione verticale e a mani alte, combinata con una transizione più veloce del normale – una cosa che molti dilettanti hanno – è ciò che spesso porta a fare shank.
TRASCINARE L’IMPUGNATURA VERSO IL BASSO
Fare uno swing da destra verso sinistra produrrà uno shank migliore di qualsiasi tipo di swing dall’interno verso l’esterno. Dall’apice del backswing mi sento come se stessi trascinando l’impugnatura del bastone verso il basso il più velocemente possibile verso la palla (foto sopra). Le mie mani “battono” il corpo e la faccia del bastone, arrivando per prime alla palla. Quando la faccia arriva alla palla è aperta ed è inclinata in modo tale che il punto perfetto della pipetta è il primo a entrare in contatto con la palla. In generale dimenticatevi tutto ciò che avete imparato sullo scendere sciolti dall’apice e sulla sincronizzazione di mani, braccia e corpo durante il downswing. E dimenticatevi di fare lo swing dall’interno. Portate le mani verso il basso con forza e ruotate verso sinistra.
FARE LO SWING INTORNO AL CORPO
Quando si tratta dell’impatto, i terribili movimenti che avete fatto fino a questo punto vi garantiranno praticamente di fare shank. Tutto quello che dovrete fare è continuare a tenere avanti le mani e la pipetta, e fare lo swing ruotando intorno al corpo da destra a sinistra. Noterete che il mio corpo è molto aperto rispetto al bersaglio e che c’è pochissimo spazio tra le mie mani, le braccia e il busto (foto sotto). È un classico downswing dall’esterno verso l’interno. Non rilasciate il bastone, continuate a trascinare le mani in avanti e a sinistra il più a lungo possibile. Quando finalmente entrerete in contatto la palla schizzerà via dalla faccia e partirà a destra, proprio come avevate visualizzato all’inizio.
COME NON FARE SHANK
Una volta che sapete come fare shank dovreste avere una buona idea di cosa fare per evitare di eseguirne uno. Nel caso siate ancora un po’ confusi vi consiglio di stare un paio di centimetri più lontani dalla palla. Questo vi darà una migliore possibilità di prendere la palla al centro della faccia del bastone. Per una correzione a lungo termine vi consiglio di poggiare il tacco del bastone a terra dietro alla palla all’address. Questo vi farà abituare a prendere la palla con la parte giusta della faccia. Una volta che riuscirete a farlo in modo costante dimenticherete di aver mai fatto uno shank.