Rose Zhang, il nuovo volto vincente del LPGA Tour, ci insegna che colpire la palla senza sforzo e in modo fluido aiuta a ottenere il miglior contatto possibile e il massimo controllo di ogni colpo.

Da quando avevo 9 o 10 anni si è consolidato nella mia mente il pensiero di non colpire mai la pallina più forte del necessario.

È per questo che quando mi guardate giocare il ritmo del mio swing sembra sempre così rilassato.

Anche ora che sono sul LPGA Tour, dove gareggio contro golfiste che a volte mi superano di 50 metri, mi concentro ancora sul fare uno swing fluido e semplice, che produca il miglior contatto di palla possibile.

Potrei fare più di 230 metri, che è la mia media col drive? Senza dubbio. A volte ho sperimentato diverse tecniche per ottenere più distanza ma ho scoperto che non mi aiuta a giocare meglio.

Probabilmente non aiuta neanche voi a farlo.

Posso dirlo con certezza perché ho giocato con molti dilettanti fin dai tempi in cui ero una ragazzina.

Non so dirvi quante volte uno del mio team, dopo avermi guardata giocare per qualche buca, ha commentato su quanto fosse fluido e semplice il mio swing.

Man mano che il giro andava avanti, iniziavano inconsciamente a imitare il mio ritmo. Più si avvicinavano al mio timing meglio colpivano la palla.

Se vi concentrate sull’ottenere un contatto di palla solido, invece di cercare di tirare la palla più forte che potete, la vostra capacità di tenere la palla in gioco e di controllare la distanza aumenterà esponenzialmente.

Se non avete tempo di andare in campo pratica a tirare palline ogni giorno, provare a imitare il mio swing è un obiettivo certamente più fattibile che cercare di picchiare la palla come i bombardieri del PGA Tour.

Lasciate che vi mostri alcune delle cose su cui ci concentriamo io e il mio coach, George Pinnell, per colpire la pallina al centro ogni volta che swingo. Mi alleno con lui da prima che diventassi un adolescente, e credetemi, abbiamo consumato lo sweet spot di molti dei miei ferri in questo modo!

L’ADDRESS: ELIMINATE GLI ERRORI PRIMA DI INIZIARE

Se il vostro swing è perfetto ma state mirando 20 metri a sinistra o a destra di dove dovreste andare, o le vostre mani non tengono il bastone in modo tale da facilitare un buon controllo della faccia del bastone, allora è inutile fare uno swing perfetto.

Ecco perché controllo sempre il mio stance e il mio grip.

Fate queste cose correttamente e saranno due in meno di cui dovrete preoccuparvi. Renderà anche più facile capire cosa sta andando bene o male quando tirerete alcuni colpi.

Allinearsi correttamente quando vi mettete sulla palla è importantissimo, ma la cosa più importante, per me, è fare in modo che le mie mani corrispondano all’orientamento della faccia del bastone all’address (foto a sinistra).

La chiamiamo “Posizione con grip neutro”. Ciò significa che il palmo della mano destra e il dorso della mano sinistra sono rivolti verso il bersaglio, proprio come la faccia del bastone. Quando tutto è perfettamente allineato è più facile essere square all’impatto.

IL BACKSWING: RIMANERE FLUIDI E LARGHI

Va bene se portate il bastone indietro più velocemente di me perché so che la mia partenza lenta è difficile da imitare.

Anche se partite più veloci, però, dovete comunque evitare di portare indietro il bastone a scatti, così non andrà interno rispetto alla linea di tiro.

Il movimento dovrebbe essere fluido. Per portare correttamente il bastone indietro la parte inferiore del corpo deve rimanere ferma e i primi metri dello swing devono essere controllati da una rotazione coordinata della parte superiore del corpo e delle braccia. Devono lavorare insieme. L’errore è cominciare il back solo con le braccia.

Inoltre, se non potete generare potenza con uno swing molto veloce, è importante mantenere la larghezza del vostro swing, come faccio io.

Questa è una cosa su cui io e George abbiamo lavorato molto.

La testa del bastone dev’essere lontana rispetto alle mie mani in questo punto nel backswing (foto in basso).

Ciò significa che il mio swing rimarrà bello ampio e la distanza extra percorsa dal bastone aiuterà a compensare per uno swing più lento.

Migliorerà anche la vostra possibilità di ottenere un contatto di palla solido perché non dovrete fare nulla in più per riportare il bastone verso la palla. Mentre fate lo swing pensate: inizia ampio e rimani ampio.

L’APICE: TOGLIETE IL SUPERFLUO DAL VOSTRO SWING

Mollte persone si preoccupano di quanto portano indietro il bastone prima di iniziare il downswing. Non credo che sia una priorità per giocatori come noi. È più importante togliere dallo swing qualsiasi movimento extra.

Il mio coach chiama i movimenti extra “superflui” e non ci devono essere quando faccio il backswing e il downswing.

A volte tendo a portare il bastone indietro con le mani troppo alte. Oppure, ogni tanto, lo shaft si appiattisce mentre raggiungo l’apice. Questi movimenti extra – i superflui – devono essere eliminati o notevolmente ridotti se si vuole colpire regolarmente la palla con il centro della faccia del bastone.

La vostra migliore chance di colpire la palla in modo solido è sentendovi belli avvitati quando raggiungete l’apice (foto a sinistra).

L’errore è sentirsi come se vi steste sforzando di finire il backswing, o peggio, se non ruotate affatto, e portate indietro il bastone solo con le braccia. Dovreste invece sentirvi comodi e in controllo all’apice. I miei piedi mi aiutano a fare tutto questo. Il peso dev’essere all’interno del tallone destro.

L’IMPATTO: SLITTATE, POI RIGIRATEVI IN MODO FLUIDO

Due cose su cui io e George ci concentriamo sono il movimento dei piedi e lo spostamento del peso.

Sono una grande sostenitrice del fatto che lo swing avvenga dal basso verso l’alto.

Prima di scendere verso la pallina voglio portare la maggior parte del peso sul mio lato anteriore.

L’obiettivo è ruotare intorno alla gamba sinistra, come se fosse un palo. Questa mossa vi aiuterà sicuramente se siete dei giocatori che tendono a fare lo swing lasciando il peso sul piede posteriore, e così facendo, fate un sacco di flappe e di top.

Vi aiuterà anche a evitare che la parte superiore del corpo si sposti in avanti, oltre la palla, nel downswing – un altro errore che porta a fare un sacco di colpi sbagliati.

Mentre vi rigirate intorno alla gamba anteriore, cercate di accelerare dolcemente con il bastone.

Quando inizio il mio downswing mi assicuro che non ci sia fretta.

Noterete che sto facendo lo swing piuttosto velocemente qui (foto in basso), ma la maggior parte della velocità la genero intorno alla palla.

Se partite velocemente dall’apice il vostro timing e il vostro ritmo andranno fuori sincronia e non starete accelerando mentre colpite la pallina. Come ama dire George, lasciate che il vostro bastone “trovi la pallina”.

Ricordate: più di ogni altra cosa voi state cercando di stabilire un contatto solido.

 

 

 

 

 

 

 

 

IL FINISH: CONSERVATE LE ENERGIE E METTETEVI IN POSA

Colpisco la palla solo al 75%. Questo potrebbe sorprendervi ma finché si tratta di uno swing pieno il mio timing e il mio sforzo sono gli stessi, che si tratti di un pitch o di un driver.

Come ho detto, ho provato a colpire la pallina più forte. Dovreste provarci anche voi.

Fare alcuni swing il più velocemente possibile, quando fate pratica, vi aiuterà a sentire la differenza tra uno swing sciolto che “trova la pallina” e uno swing veloce che produce un colpo decentrato.

Inizierete davvero a capire quale ritmo produce i colpi più solidi per voi.

Un’altra cosa su cui soffermarsi è il finish. Recentemente ho lavorato per rendere il mio finish meno disordinato.

Giocatori come Tiger Woods e Rory McIlroy lo enfatizzano enormemente, perché?

Quando finite in equilibrio, completamente srotolati (foto in basso), significa che avete fatto un buon swing, indipendentemente da dove va la palla.

Se lo fate al 75% scoprirete che è molto più facile fare un bel finish, e scommetto che qualcuno vi farà i complimenti per quanto è  fluido!