Oggi sono alto 190 centimetri, peso 90 chili e posso giocare di potenza, ma preferisco ancora modellare i colpi piuttosto che swingare e basta.
Un esempio: il colpo che voglio eseguire è una palla leggermente tagliata che finisce sul bordo sinistro del fairway. Per un po’ ho fatto lo swing flettendo il polso sinistro, aprendo la faccia e attraversando la linea di tiro col bastone all’apice.
Questo swing faceva andare la palla molto a destra.
Per correggere il problema ho provato a sentirmi più come Dustin Johnson all’apice, con il polso sinistro convesso.
In realtà era più piatto che convesso, ma quella sensazione mi ha portato tante buone cose, prima su tutte ha impedito alle mie mani di andare troppo dietro al corpo.
Potete vedere qui che le mani non sono dietro di me ma molto al di sopra della testa e il bastone è in una posizione stabile e supportata.
Questo mi dà spazio – e tempo – per scendere e attraversare la palla in equilibrio.
Un’altra sensazione che mi aiuta è quella di lasciare che il braccio sinistro sia rilassato e piegato all’apice.
Dicono che estendere completamente le braccia mentre si va indietro è la chiave per colpire un colpo lungo, ma le braccia tese tendono a bloccarvi e a rallentarvi e vi fanno rimanere troppo concentrati sul movimento del corpo e non abbastanza su quello che sta facendo la faccia del bastone.
Quando riuscirete a collegare ciò che sta facendo la faccia del bastone a ciò che volete vedere uscire nel colpo, scoprirete che il vostro corpo e il vostro swing inizieranno ad adattarsi per fare in modo che ciò avvenga.
Per me questa è la strada per sentirmi a mio agio, come nella domenica del PGA Championship, nell’ultimo flight con Dustin Johnson, o nel secondo giro del Northern Trust Open due settimane dopo, quando ho fatto birdie alla 18 per finire in 59.
Ho scelto il mio colpo come faccio quando gioco a “Hammer” (formula di gioco che prevede delle scommesse fra due o quattro giocatori) con i membri del Royal Oaks nelle mie settimane di riposo. Lo visualizzo, lo sento e lo eseguo.