Con la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi, Lydia Ko ha raggiunto i 27 punti necessari per entrare nella LPGA Hall of Fame.
La 27enne neozelandese ha raggiunto questo traguardo grazie a una carriera stellare che comprende 20 vittorie sul LPGA Tour, di cui tre titoli major, l’ultimo in occasione dell’AIG Women’s Open a St Andrews due settimane fa, a cui si aggiungono due premi Rolex LPGA Player of the Year.
Ha vinto per ben due volte il Glenna Collett Vare Trophy per la media di punteggio più bassa della stagione e ora la medaglia d’oro olimpica.
Ko diventa così la 35esima giocatrice iscritta nella LPGA Hall of Fame, entrando a far parte della schiera delle atlete più brave e influenti della storia del golf femminile.
Il segreto del successo di Lydia Ko? Il putt.
Come da lei stessa dichiarato in passato – “Sono considerata così brava a puttare che spesso anche alcune colleghe del Tour mi vengono a chiedere dei suggerimenti.
Non voglio rivelare tutti i miei segreti ma qui vi illustrerò due degli esercizi che pratico prima di ogni torneo.
Se li assimilerete nella vostra routine quotidiana controllerete meglio la vostra linea e velocità e imbucherete molti più putt di prima. Provateli”
Vi presentiamo i due esercizi che abitualmente Lydia Ko esegue che vi aiuteranno a migliorare i vostri score.
1) Non prendete il cancelletto per migliorare la vostra precisione
L’esercizio su cui faccio affidamento è molto popolare fra i giocatori del Tour perché ti allena a colpire la palla con la faccia del bastone square, a far partire i putt in linea e, allo stesso tempo, ti dà un’idea della velocità dei green.
Trovate un putt dritto a circa due metri dalla buca.
Create quindi un cancelletto, cioè inserite due tee alle estremità del putter, che userete come punto di partenza, mettendo la palla leggermente oltre la linea immaginaria di impatto.
L’obiettivo è quello di far passare la testa del putter attraverso il cancelletto e poi colpire la palla – sperando di imbucare il putt.
Continuate a esercitarvi in questo modo e osservate cosa succede.
Se il vostro putter colpisce uno dei due tee prima della palla saprete che non state arrivando con la faccia square ma la state colpendo di taglio e, di conseguenza, la palla partirà fuori linea.
Quando riuscirete a non prendere il cancelletto saprete che quel giorno putterete bene.
2) Fate rotolare la palla lungo l’asse per farla partire in linea
Trovate un putt in piano sul putting green e allineate un righello o qualcosa di simile alla buca.
Posizionate la palla sopra al righello e fate dei putt cercando di far scorrere la palla fino alla buca (foto in alto).
Cosa succede se non riuscite a tenerla sul righello per molto tempo?
Se la palla cade a sinistra significa che la faccia del putter si sta chiudendo all’impatto (per i destri).
Al contrario, se cade verso destra la faccia si sta aprendo.
Questo esercizio è uno dei miei preferiti perché mi dà un feedback immediato sul controllo della faccia.
Capirai subito se i tuoi putt stanno partendo sulla linea che hai scelto oppure no.
Cambiate il vostro grip in base alla lunghezza del putt
Se siete degli attenti osservatori forse avrete notato che nel putt alterno un grip convenzionale a uno con la mano sinistra sopra.
Di solito uso l’impugnatura convenzionale per i putt più lunghi, perché riesco a regolare meglio la lunghezza e il ritmo necessari per colpire la palla alla distanza richiesta.
L’impugnatura con la mano sinistra sopra invece mi dà un maggiore controllo della faccia sui putt più corti, che richiedono un colpo più preciso.
In generale uso la mano sinistra sopra quando il putt è a meno di quattro metri e mezzo dalla buca e passo al grip convenzionale quando mi trovo a distanza superiore.
Provate a vedere se questa strategia vi aiuterà ad avvicinare di più i putt lunghi e a imbucare maggiormente quelli corti.
Parola di Lydia Ko.