Chi è che non ama lo swing di Rory McIlroy, in particolare il modo in cui riesce a svitare i fianchi durante il downswing e a picchiare la palla?
Ma se state cercando di ruotare i fianchi anche solo la metà di quanto fa Rory per far andare la palla più lontano, dovreste sapere che i suoi fianchi, in realtà, stanno rallentando mentre il bastone si avvicina alla palla.
Il mio amico J.J. Rivet, un biomeccanico francese che lavora con l’European Tour, ha studiato la rotazione dell’anca nei golfisti di alto livello e ha misurato la velocità con cui i loro fianchi si muovono nel downswing.
La media è di circa 600 gradi al secondo nella fase iniziale, per poi rallentare rapidamente mentre il bastone si avvicina alla palla, fino ad arrivare a una media di 200 gradi al secondo.
Perché? J.J. lo chiama l’effetto catapulta, e ora vi spiegherò in parole povere di cosa si tratta.
Immaginate di guidare un’auto a una buona velocità. Se frenate bruscamente il vostro corpo viene proiettato in avanti (si spera contro una cintura di sicurezza).
Nello swing, se i fianchi rallentano rapidamente nel downswing, il bastone balza in avanti, acquistando velocità mentre si avvicina alla palla.
Il braccio della catapulta si ferma ma la fionda continua ad andare. Questa sì che è potenza.
Ora, affinché i fianchi rallentino correttamente, è necessario che la parte inferiore del corpo sia stabile.
Ecco perché mi vedete con i piedi su delle aste di allineamento.
Quando praticate il vostro swing completo, stare sulle aste vi ricorderà di tenere i piedi ben piantati a terra, il che vi consentirà di accelerare e decelerare correttamente i fianchi.
Ogni volta che vedete un golfista “scomporsi” quando attraversa la palla, il problema è dovuto alla mancanza di stabilità nella parte inferiore del corpo.
Se ancorate il vostro swing, fionderete il bastone a tutta velocità verso la palla, proprio come Rory McIlroy.