Il PGA Tour non ha categorie di peso, ma se ci fossero, Min Woo Lee sarebbe in cima alla classifica “Pound for Pound” (quella che considera il valore assoluto dell’atleta, senza tenere conto delle diverse categorie). 

Lee pesa poco più di 70 chili eppure è sempre nei primi posti delle classifiche che riguardano la lunghezza con il drive.

L’anno scorso, come rookie del PGA Tour, ha registrato una media di 289,4 metri. Questa stagione ha totalizzato una media 285,1 metri, con uno swing che viaggia all’incredibile velocità di 303 chilometri all’ora. 

Uno sportivo a tuttotondo

Eppure, il golf non è il primo amore di Lee. “Pensavo che fosse uno sport noioso, per vecchi, dove devi indossare i pantaloni lunghi”, dice. 

Ma questa si è rivelata una benedizione per il suo swing. Min Woo ha trascorso gran parte della sua giovinezza giocando a calcio, a football australiano e a sollevare pesi. 

Questo ha contribuito a rafforzare la parte superiore e inferiore del suo corpo quando era ancora in età di sviluppo.

Quando finalmente gli scoppiò la passione per il golf, a 15 anni, fu in parte dovuto a quanto si divertiva a tirare lungo.

“Ho sempre giocato con persone più grandi”, afferma Lee, vincitore di tre titoli sul DP World Tour tra cui lo Scottish Open 2021, diventato ora un evento ufficiale anche del PGA Tour. “Volevo colpire la palla lunga quanto loro”.

Min Woo decise così di trovare nuovi metodi per acquisire sempre più potenza.

Il momento di svolta di Min Woo Lee

Quello che scoprì rapidamente fu che se fosse riuscito a tenere le braccia larghe ma compatte nel backswing avrebbe potuto fare più distanza di chiunque.

Molti golfisti piegano le braccia e lasciano cadere il bastone dietro di loro, il che dà l’illusione di un backswing lungo, ma li priva dell’ampiezza di cui hanno bisogno per generare velocità.

Le mani di Lee sono lontane dal petto all’apice, ma il bastone è ben lontano dall’essere parallelo.

 Questo serve a impedire un backswing più stretto, che secondo Min Woo, è la sua cattiva abitudine.

Ritchie Smith, coach di Lee, afferma che la struttura delle sue spalle svolge un ruolo fondamentale nel limitare la lunghezza del suo swing con le braccia.

Controllo delle spalle per una massima resa

Quando Lee fa il backswing, la sua scapola sinistra rimane giù, appoggiata alla gabbia toracica.

“Non vogliamo che le scapole vengano tirate su e all’infuori”, afferma Smith, che allena anche la sorella di Min Woo, la vincitrice di due major Minjee Lee.

“Sennò si ha meno controllo su dove vanno le braccia. Vogliamo che siano i muscoli tra le scapole a controllare il movimento”.

Mentre la parte superiore del suo corpo si svita con forza attraverso la palla, le mani di Lee rimangono estese davanti al petto, proprio come sono nel backswing, e davanti alla palla.

Il risultato è una quantità esagerata di inclinazione in avanti dello shaft all’impatto (sesta immagine) e uno degli angoli di lancio più bassi del tour, solo 9,14 gradi.

Il volo della palla risultante è uno che può perforare qualsiasi vento e sembra senza sforzo, secondo Lee.

Sebbene funzioni per lui, la maggior parte dei maestri direbbe che fareste meglio a prendere la palla quando il bastone sta risalendo, con lo shaft inclinato lontano dal bersaglio. 

Ciò ridurrà lo spin e massimizzerà la distanza di volo della palla per i giocatori che hanno swing più lenti.