Il putt è un gioco all’interno del gioco; la qualità del colpo conta fino a un certo punto se poi non si riesce a concludere. Bisogna quindi concentrarsi sul putt, elemento decisivo per lo score.

Per farlo al meglio abbiamo chiesto l’aiuto di Barney Puttick, uno dei più rinomati coach britannici. Il suo approccio semplice al gioco sul green è riuscito a trasformare golfisti con capacità molto diverse.

Se quindi pensate che il vostro putt possa migliorare anche solo del 10%, vi suggeriamo di continuare a leggere, perché non ve ne pentirete!

Il grip

Il grip stabilisce il nesso tra mani e spalle, ma deve anche dare scorrevolezza al colpo. Ci sono diversi modi per impugnare il putter e non posso dirvi quale sia il migliore. Tuttavia, qualunque approccio scegliate, dovete aderire ai principi che seguono.

Mani tranquille

I problemi si verificano quando si gioca troppo coi polsi e il putter va verso la palla (immagine sopra); in questo modo è praticamente impossibile controllare la distanza. Per evitare di farlo, cercate di mantenere ferma l’angolazione del polso destro, perché finché si piegherà mentre colpite la palla, avrete problemi.

Palmi di fronte

Le mani devono lavorare con le braccia che, a loro volta, devono lavorare con le spalle. Avrete un colpo solido lasciando che il ritmo sia dato dai maggiori muscoli delle spalle. Un esercizio utile per costringervi a usare le spalle senza avere le mani aggrappate al putter è quello di giocare con i palmi delle mani uno di fronte all’altro.

La postura

Per puttare bene dovete avere una postura comoda, che permetta a mani, avambracci e spalle di mantenere la loro connessione. Una buona idea è quella di mettervi sulla palla senza putter, piegare la parte superiore del corpo in avanti rispetto ai fianchi e poi lasciare cadere le mani verso il basso. Simulate poi qualche movimento per dare alla mente la sensazione di ricerca della postura perfetta.

L’allineamento

Il mio grande mantra qui è l’allineamento alla linea, non alla buca! Ogni colpo che giocate è dritto, ciò che cambia è la pendenza del green. I giocatori con più problemi nel putt sono quelli che mirano più verso il bersaglio, invece di allinearsi con la loro linea di partenza. Per aiutarvi, mettete alcuni bastoncini per l’allineamento su una parte perfettamente piana del green. Appoggiate il putter con la mano alta e poi, da lì, stabilite posizione e allineamento. Provate poi semplicemente a esercitarvi giocando alcuni putt lungo questo binario.

Un errore tipico

Molti giocatori hanno un buono stance ma poi, poco prima del colpo, sollevano la parte alta del corpo per guardare verso la buca, aprendo così le spalle e distruggendo il set-up square che avevano. Cercate quindi di mantenere la postura fino alla fine.

L’ARTE di imbucare

I migliori giocatori hanno un feeling naturale per il ritmo. Se non ci sono tensioni, ogni putt ha una possibilità.

Lasciate scorrere

Il lavoro che fate sulla tecnica deve rimanere in putting green. Non c’è nulla che possa distruggere un colpo fluido più della preoccupazione verso la tecnica, mentre siete in campo. Un ottimo esercizio da fare prima di giocare è quello di spostare la messa a fuoco dalla palla alla buca. Giocate alcuni putt, guardando sempre la buca: avrete un solo obiettivo, colpire il bersaglio. C’è un buon motivo per cui Jordan Spieth usa questa tattica in gara!

Il ritmo

Come per tutte le aree del gioco, il ritmo è la chiave nel putt. L’ideale è una leggera accelerazione attraverso l’impatto e ci sono alcune fantastiche app con metronomo che potete usare. Impostatele su un tempo tranquillo e giocate alcuni putt. È un ottimo metodo anche per i putt lunghi e per smettere di fare colpi a scatti.

Il release

Una delle grandi sfide è quella di riuscire a fare un colpo fluido sotto pressione. Molti giocatori sbagliano a destra (a sinistra per i mancini) perché non riescono a rilasciare la testa del putter. Giocate alcuni putt con la mano destra sul grip: vi aiuterà a sviluppare la sensazione graduale di release nell’impatto. Se tendete a giocare troppo con le mani, lasciate perdere questo esercizio perché potrebbe accentuare il problema!

Colpite e tenete  la posizione

Un altro errore comune da evitare è quello di guardare troppo presto. I bravi puttatori riescono a rimanere nella loro posizione più a lungo, apparentemente tranquilli del risultato. Giocate alcuni putt mantenendo la posizione finale, e poi, in campo, fate in modo che il mantenimento di quel finish sia parte anche della prova prima del colpo, rafforzando un principio cruciale in un momento fondamentale e inviando al cervello tutti i messaggi corretti.

Provate sotto pressione

Per prepararvi meglio aggiungete pressione alla pratica: sarete costretti a concentrarvi sul modo in cui giocate in campo e vi aiuterà a sviluppare una routine affidabile. Giocate quattro putt da un metro abbondante in diversi punti attorno alla buca. Ciascuno avrà pendenza e velocità leggermente diverse, costringendovi a ri-focalizzare ogni volta.

Battete le statistiche

Ritagliatevi del tempo per esercitarvi su putt da due metri e mezzo, perché statisticamente questa è la distanza da cui si può recuperare; la media di recupero nel Tour è del 50% circa ma va dimezzata per i dilettanti. Visto che non ci sono barriere fisiche, io sostengo che potreste migliorare fino ad avvicinarvi allo standard del Tour: basta praticare!