Al di là del fatto agonistico e sportivo, il golf è soprattutto un piacere. Da centellinare colpo dopo colpo, buca dopo buca, da soli contro il campo o in compagnia di amici con i quali scambiare quattro chiacchiere, scommettendo la birra o l’aperitivo.
Nel proprio circolo o su green non familiari, magari nella cornice di una vacanza destinata al golf.
Per molti, l’autunno inoltrato e l’inverno significano perciò riporre la sacca nel deposito del club o nel proprio box di casa.
Temperature più fredde, giornate più corte e terreno dei campi meno favorevole sono spesso un deterrente decisivo a continuare l’attività da novembre in poi, soprattutto al nord.
Con questo articolo non riusciremo certo ad alzare i gradi dell’ambiente o rendere i green una moquette vellutata, ma vorremmo fornirvi qualche spunto per riconsiderare l’ipotesi di rimandare del tutto il vostro golf a primavera.
Con qualche accorgimento e sfruttando alcuni aspetti della situazione, potreste scoprire che giocare anche nei mesi invernali può avere lati positivi.
A cominciare da quello di migliorare il vostro livello di gioco.
Arrivare a primavera in gran forma
Giocare in condizioni forse non ideali e più complesse, può insegnare ad adattarvi a differenti situazioni. E questa varietà di situazioni è senz’altro un aiuto rilevante per diventare un buon giocatore. In più, con la diminuzione degli appuntamenti in gara, è più facile trasformare 9 o 18 buche in un produttivo giro di allenamento. Senza lo stress dello score in tasca potrete provare anche qualche colpo che di solito non avete il coraggio di eseguire, per paura di un brutto risultato. Anche sotto questo aspetto, la stagione invernale è l’ideale per curare gli aspetti meno brillanti del vostro gioco.
Se in condizioni favorevoli con un certo ferro siete abituati a ottenere una determinata distanza, situazioni meno propizie (vento, terreno pesante, aria umida) vi obbligheranno a verificare altre opzioni. Come quella di cambiare bastone per ottenere maggior distanza o traiettorie differenti. E forse tornare anche un po’ in campo pratica, altro punto importante per arrivare a primavera ancora più pronti per una piacevole stagione di golf.
Attenzione alla luce
In autunno e inverno il sole è meno alto sull’orizzonte. E giocare in controluce può non essere piacevole, anche per il rischio di perdere la palla. Un vecchio trucco suggerito dai caddie è quello di seguire il colpo fino a un attimo prima che entri nella fascia di cielo illuminata dal sole. Lo sguardo deve staccarsi in fretta e puntare sul terreno di gioco. Quasi sempre riuscirete a vedere la vostra palla rotolare senza farvi abbagliare dalla luce.
Aggiungere un bastone
L’aria fredda è più pesante di quella calda, perché è più densa. Di conseguenza ogni colpo incontra una maggiore resistenza sulla palla, per una traiettoria leggermente più alta e senz’altro più corta. Inoltre, la superficie dei green invernali tende a frenare il rotolamento della palla. Ricordatevi perciò di aggiungere almeno un bastone a quello che usereste di solito.
Cercate di prevedere il rotolamento della palla
Su terreni umidi la palla è meno veloce che su quelli asciutti. Questa differenza con le situazioni primaverili o estive si fa sentire e può incidere sul vostro risultato finale. Prendiamo il caso degli approcci: quando atterrano in green si fermano con maggiore rapidità, per cui potrebbe essere utile arrivare con traiettorie meno verticali. Anche i putt sono più lenti ed è indispensabile aumentare la forza del colpo per non restare corti alla buca.
Una palla molto sporca?
Se non potete alzare la palla e pulirla, il fango crea vari problemi. Infatti può avere effetti indesiderati su distanza, curvatura e traiettoria, che però sono impossibili da prevedere. Secondo gli studi dei più importanti marchi di palle, il fango ruba in media una decina di metri su colpi lunghi circa 180. Per quanto riguarda il volo, la palla tenderà a girare nella direzione opposta a quella del lato su cui si trova il fango. Se invece è piazzato sopra la palla stessa, con ogni probabilità aumenterà lo spin e l’altezza del colpo.
Attenzione al lie nei rough invernali
Mancare il fairway è sempre una notizia poco piacevole. Nei mesi freddi, è molto facile che il rough sia umido e che quindi “afferri” maggiormente la palla. Con un po’ di umiltà, scegliete con cura il ferro giusto, tenendo presente che il colpo sarà meno lungo di quello cui siete abituati di solito. Si va dal wedge a un ferro 7 se la palla è abbastanza nascosta nell’erba o se invece sembra più abbordabile. Solo se la trovate a galleggiare sul rough prendete in considerazione ferri più lunghi.
L’altra faccia dei green invernali
Uno dei vantaggi da sfruttare è la ridotta distanza della buca. Il green invernale si trova sempre prima di quello abituale e potrete giocare un ferro più corto alla bandiera. È perciò l’ideale per familiarizzare ancor meglio con i vostri wedge. Per quanto riguarda i putt, i green invernali sono di solito molto meno regolari e quindi non aiutano la ricerca della linea e della forza. In compenso, essendo piuttosto piccoli sono un ottimo allenamento per gli approcci.
Portate più di un panno per pulire i bastoni
Piccolo accorgimento: visto che i vostri bastoni si sporcano di più sui terreni invernali, non dimenticate un secondo telo per pulirli. Potrebbe tornarvi utile anche per asciugare il grip.
Aumentate il loft del driver
Molti dei recenti modelli di driver si possono modificare e adattare a varie situazioni. Nel caso di autunno e inverno sono utilissimi. Il consiglio è quello di aumentare un poco il loft, accorgimento che vi darà più carry e di conseguenza più distanza, visto che la palla rotola poco. Il vostro club fitter o il pro shop del circolo sapranno darvi in dettaglio il consiglio giusto.
Palline colorate?
Il risultato di un colpo è identico, sia che usiate una palla bianca o una gialla. Di solito le palle colorate non sono molto amate, ma nelle giornate uggiose e con ridotta visibilità potrebbero invece essere d’aiuto. Studi scientifici hanno infatti provato che il giallo è il colore più visibile dello spettro e la cosa potrebbe perciò aiutarvi a perdere meno palline su un percorso invernale.
Suola delle scarpe il più pulita possibile
Forse non c’è bisogno di dirvelo, ma è molto importante prendersi cura della suola delle scarpe. Se non volete scivolare al momento dello swing, ricordatevi di controllarle di tanto in tanto, pulendole quando serve con l’aiuto di un tee.
Per il carrello esistono le ruote invernali
Come per l’auto, anche il vostro carrello elettrico o a mano può montare ruote invernali. Possono essere molto utili perché, oltre a fare meno fatica e a rovinare meno il campo, si portano dietro quantità inferiori di terra umida.
Camminate, camminate, camminate
Se non avete troppi problemi di stanchezza o affaticamento, il migliore consiglio che possiamo darvi è quello di camminare il più possibile, magari con un carrello elettrico, lasciando invece nel deposito del circolo il golf cart. Il movimento infatti aiuta a garantirvi muscoli sciolti, per cercare di mantenere il vostro movimento il più possibile rilassato e senza strappi. Al limite, se siete provati o avete comunque freddo, fate qualche buca in meno.
Il thermos con bevande calde
Una buona idea è quella di portare in sacca un contenitore termico. A vostra scelta potrete versarvi la bevanda calda che preferite (tè, caffè, tisane, decotto di limone e zenzero, cioccolata per i più golosi, ecc.), in attesa di berla durante il giro. I liquidi caldi aiutano il metabolismo e danno una mano a mantenere la temperatura ideale del corpo: un’avvertenza indispensabile durante i mesi autunnali e invernali. Da evitare invece, secondo i dietologi sportivi, le bevande alcoliche.
Come preparare il corpo
La colazione o il pranzo sono importanti per darvi la giusta riserva di energia. Almeno un’ora prima di iniziare il vostro giro in campo, dedicate qualche minuto a uno spuntino leggero, ma molto proteico (yogurt magri, fiocchi di latte, albumi d’uovo cotti, roast beef, ecc.). Potete anche optare per un bel frullato, ad esempio con avena, banana e orzo, oppure mandorle, banana e cacao. Le ricette sono molte e senz’altro potrete trovare quella che fa al caso vostro.
Prezzi ridotti per i green fee
Con un occhio al portafoglio, quasi sempre i circoli in inverno praticano sconti sul prezzo dei giri di campo. È perciò il caso di approfittare di questi “saldi di stagione”, che possono permettervi di giocare anche su percorsi con green fee elevati nei mesi migliori. E se siete in gara, spesso il torneo non è valido per l’innalzamento dell’handicap. Così potrete giocare senza l’assillo del risultato.
Perché non giocare solo nove buche o un percorso executive?
Capita a tutti di arrivare alla fine di una gara un po’ spossati o magari annoiati per la durata del giro. L’autunno inoltrato e l’inverno sembrano fatti apposta per provare percorsi di lunghezza ridotta, come le nove buche o gli executive composti esclusivamente da buche par 3. Meno tempo in campo, minore esposizione a condizioni e temperature non sempre ideali.
Pendenze meno avvertibili sui green
L’attrito fra palla ed erba è maggiore. Essendo un più lunga, per motivi tecnici, e più umida, frena parecchio il putt. In compenso, proprio per la velocità minore, la palla sentirà meno le pendenze. Per cui puntate spesso dritto in buca, con un colpo di ampiezza ridotta ma più aggressivo del solito.