La prima stesura scritta delle regole del golf fu redatta nel marzo del 1744 dalla “Honourable Company of Edinburgh Golfers”.
Non vi era espressamente scritto il principio più importante del gioco del golf, ovvero quello di “giocare il campo come si trova”, ma praticamente ogni regola – delle tredici elencate – portava con sé questo assunto.
Il significato più profondo prevede l’accettazione da parte del giocatore della posizione della propria palla in qualsiasi parte del campo e delle condizioni che influenzano il colpo, le quali non possono essere migliorate prima di giocare.
Da quel lontano marzo 1744, molte cose nel golf sono cambiate e le regole si sono adattate in tal senso, ma il principio dell’accettare – ragionevolmente – il risultato del colpo precedente, rimane.
Un’interessante opzione prevede la possibilità di intraprendere “azioni ragionevoli” che possano migliorare le condizioni di cui sopra e vi sono anche circostanze particolari, nelle quali il giocatore può ripristinare ciò che ha migliorato – o peggiorato – delle condizioni che influenzano il colpo.
Il golfista nell’ambito del gioco si trova in situazioni nelle quali la regola 8.1 permette o limita azioni che vadano a influenzare l’esecuzione del colpo.
Per esperienza registriamo situazioni nelle quali il giocatore involontariamente infrange la regola, non solo per quanto riguarda la posizione della palla ferma, ma anche per quel che riguarda l’area dello stance, l’area del movimento, la linea di gioco o l’area dove ovviare (il posto in cui il giocatore droppa o piazza una palla).
Nel riepilogo alla regola 8.1a, che potete consultare nel diagramma qui a fianco, ci sono cinque azioni che non sono permesse al giocatore, perché queste causerebbero un miglioramento non accettabile dal principio di giocare la palla come si trova.
Parliamo di un approccio emotivo oltre che tecnico/sportivo e da arbitri apprezziamo molto i giocatori scrupolosi e attenti ai loro gesti vicino alla palla.
Mentre i professionisti sono spesso aiutati dai loro caddie, i giocatori dilettanti talvolta commettono degli errori – come piegare un ramo o un filo d’erba, oppure pestare dietro alla palla – in infrazione rispetto a quanto previsto dai dettami della regola che tra le altre cose non permettono di muovere, piegare o rompere alcunché, oltre che a modificare la superficie del terreno.
Per gli appassionati di regole, ci sono 9 interpretazioni a supporto della regola che spiegano i dettagli operativi con esempi specifici, dove si parla anche di azioni che potrebbero creare o meno un potenziale vantaggio al giocatore, oltre a vari esempi di azioni che servono per meglio capire il senso della regola.
È importante ricordare che non ci deve essere un miglioramento effettivo della situazione per essere in infrazione alla regola, ma potrebbe essere sufficiente un miglioramento cosiddetto “potenziale”.
Quindi, il miglior suggerimento che possiamo dare è quello di spostare o rompere il meno possibile.
Nel riepilogo schematico della regola 8.1b (il secondo dall’alto), ci sono dieci azioni che sono permesse al giocatore, che le regole considerano ragionevoli, in quanto l’esecuzione delle stesse è essenziale per il gioco e accettabile dal principio di giocare la palla come si trova.
Parliamo per esempio dell’appoggiare leggermente il bastone davanti o dietro alla palla, ovviamente senza schiacciare il terreno (azione non consentita in bunker).
Le regole chiariscono molto bene il significato di appoggiare leggermente il bastone, ovvero quando il peso del bastone è supportato dall’erba.
Un’eventuale pressione ulteriore potrebbe comportare la penalità e spesso gli errori si moltiplicano, in quanto giocatori schiacciano il bastone sul terreno prima di giocare.
Anche in questo caso per gli appassionati di regole, ci sono 7 interpretazioni a supporto della regola che spiegano i dettagli operativi con esempi specifici, dove si parla anche di come prendere correttamente o non prendere correttamente uno stance, migliorare le condizioni limitatamente al terreno nell’area di partenza oppure livellare la sabbia nel bunker dopo aver giocato fuori dal bunker per aver cura del campo.
La regola 8.1 termina con due interessanti sotto comma, il c. che prevede la possibilità per il giocatore di evitare la penalità ripristinando le condizioni che influenzano il colpo, modificate a seguito dell’aver mosso, piegato, rotto o spostato un oggetto in infrazione alle regole.
Il ripristino deve permettere di eliminare del tutto il miglioramento creato, altrimenti non si può evitare la penalità.
Terminiamo con il sotto comma d. della regola 8.1, che ci piace sintetizzare con il diritto/dovere al lie (o posizione) della palla del giocatore.
Il giocatore come abbiamo visto sopra deve giocare la palla come si trova, ma se le condizioni che influenzano il colpo vengono peggiorate dopo che la palla si è fermata da una persona diversa dal giocatore o da un animale o da un oggetto artificiale, il giocatore può ripristinare il più possibile le condizioni originali, oppure piazzare la palla sul punto più vicino (non più vicino alla buca) in condizioni simili, entro la lunghezza di un bastone e nella stessa area del campo in cui si trovava la palla originale.