Anche Bryson DeChambeau ha messo su parecchi chili durante il lockdown ma, a differenza di noi comuni mortali, i suoi sono di autentica fibra muscolare.
Nei mesi durante i quali è stato costretto a casa, il 26enne californiano ha lavorato senza risparmiarsi sul potenziamento e la crescita della muscolatura.
L’11 giugno, alla ripresa delle gare del PGA Tour in Texas, Bryson DeChambeau si è presentato con ben 20 chili in più.
Attenzione: muscoli, non grasso, che l’americano ha saputo tramutare in potenza. Le conseguenze sono state visibili sin dai primi due giri, quando ha giocato con Rory McIlroy, non proprio uno che la tocchi piano. “Santo cielo, è incredibile!” ha commentato il numero 1 del World Ranking al caddie Harry Diamond.
I numeri al termine della gara, conclusa al terzo posto a un colpo dal vincitore Daniel Berger, hanno confermato quanto pronosticato: primo posto assoluto per distanza con il driver con una media di 328 yard (circa 300 metri).
Quello visto in Texas non è stato un caso: ottavo posto al RBC Heritage, sesto al Travelers Championship dove, oltre ad aver concluso tutti e quattro i giri sotto i 70 colpi, ha scagliato un drive a 392 metri davanti agli occhi dei due allibiti McIlroy e Mickelson.
La vittoria era nell’aria ed è arrivata la settimana seguente al Rocket Mortgage Classic, giocato al Detroit Golf Club. L’annuncio era arrivato dallo stesso DeChambeau quando, in fase di presentazione, aveva parlato del campo disegnato dall’architetto Donald Ross: “Qui a Detroit ci sono la gran parte dei bunker sul fairway a una distanza di 290 yard dal tee (circa 260 metri). Quindi ritengo che non dovrebbe essere difficile considerarli fuori gioco. Caro Mr. Ross, mi spiace, ma è la verità.” Un percorso bello e tradizionale ma non più all’altezza, ops lunghezza, di Bryson che però, ha suffragato la spavalderia iniziale con i fatti. Alla buca 14, par 5, in tre giorni ha firmato un -4 (un eagle e due birdie).
Il Trackman ha misurato uno spaventoso tee shot con palla partita a 316,72 chilometri orari. Risultato: un drive da 343 metri, di cui solo 31 di rotolamento.
Il che significa un volo di ben 310 metri, che di fatto gli ha permesso di superare ogni bunker esistente sui tee shot. Ma non si tratta solamente della distanza con il drive.
Con il ferro 7 ha una media di 180 metri e ne copre 150 con il wedge. Con questi colpi in sacca l’imprecisione con i tee shot, circa il 60% di fairway centrati, diventa poco rilevante perché i ferri che poi gioca al green sono corti. La riprova, ancora una volta è nei numeri: -11 il risultato ai par 5 nei quattro giri a Detroit ma anche -13 ai par 4. “Ho ottenuto questo risultato facendo qualcosa di diverso – ha detto dopo il successo – Ho cambiato il mio corpo, ho cambiato la mia mentalità nel gioco, e ora sono stato in grado di ottenere una vittoria giocando uno stile di golf completamente diverso”.
Dalla ripresa ha ottenuto quattro top ten in altrettante apparizioni, oltre 2,1 milioni di dollari, è salito al quarto posto nella FedEx Cup e al settimo nel World Ranking, suscitando clamore anche negli avversari. Phil Mickelson si è detto impressionato nel vedere colpire così forte e così dritto mentre Justin Rose lo ha definito unico.
Colpito anche Webb Simpson: “È fenomenale quello che ha fatto per essere in grado di aumentare sia la massa muscolare che la velocità di movimento e, di conseguenza, quella della pallina pur mantenendo un ottimo controllo. Davvero impressionante”.
Ma come è arrivato Bryson DeChambeau a questi livelli?
Bryson DeChambeau ha in realtà cominciato il potenziamento muscolare nell’autunno del 2019. “Otto mesi fa – ha dichiarato alla rivista Men’s Health – ho deciso che volevo diventare più forte. Avrei avuto un grande vantaggio riuscendo a tirare la pallina a 400 yard (360 metri). Così ho pianificato di raggiungere questo obiettivo e adesso sono più potente e in salute di sempre”. Sin dal suo passaggio al professionismo nel 2016, un anno dopo aver vinto sia il campionato NCAA che lo U.S. Amateur, ha sempre scolpito il proprio fisico e lavorato sulla velocità della palla.
Questa trasformazione fisica stupisce sino a un certo punto poiché è sempre stato un innovatore. Laureato in fisica al college, parla apertamente dei test fatti delle proprie palline da golf dopo averle lasciate immerse nei sali di magnesio. E ancora, è diventato famoso per avere la stessa lunghezza dello shaft per tutti i ferri.
Alto 1 metro e 85 centimetri, attualmente ha raggiunto i 110 chili.
Nel periodo di lockdown ogni giorno, dopo aver passato l’intera giornata praticando, ha abbinato camminata veloce per 20 chilometri ad almeno tre ore di palestra e workout notturni. Anche la dieta sta avendo una grande importanza in questo programma di potenziamento.
Per lui ogni giorno il doppio di carboidrati rispetto alle proteine, normalmente una ricetta per mettere su peso. “Dopo alcune prove, ho visto che per me funziona benissimo – ha detto Bryson – Per una persona sedentaria significherebbe ingrassare tanto e in fretta. Ma io, camminando almeno una ventina di chilometri al giorno e allenandomi in palestra per ore, non ho messo su un filo di grasso”.
In molti paesi, a differenza dell’insana abitudine italiana, la colazione ha un ruolo fondamentale. Quella di DeChambeau non è propriamente il massimo in termini nutrizionali, ma sicuramente gli premette di avere energie e aumentare la massa. “Mi faccio normalmente quattro uova, cinque pezzi di pancetta, qualche toast e due frullati di proteine.
Nel resto della giornata sgranocchio barrette GoMacro, un sandwich e bevande proteiche, che quando gioco diventano una ogni sei buche”. E la sera? Brodino leggero? Neanche per sogno! “Per cena mangio bistecca, patate e due frullati di proteine.
Indicativamente sto consumando al giorno circa sei-sette beveroni proteici, mentre prima ne prendevo solo due o tre. Avendo messo su molta massa ho dovuto cambiare radicalmente la mia alimentazione, ora di circa 3000-3500 calorie al giorno. Fortunatamente mi piace il sapore di quei frullati, quindi li bevo volentieri”.