Quando sei sul tee di un par 5, dovresti vedere sempre un’opportunità di birdie dietro l’angolo ed è questo che provo prima di giocare.
In questa stagione sono tra i primi cinque migliori giocatori del PGA Tour nella media dei punteggi ottenuti nei par 5, con 4,48 colpi a buca.
Tuttavia, il desiderio di fare birdie a queste buche ‘prendibili’ svanisce in fretta se non hai pianificato una corretta strategia.
Il tuo piano non dovrebbe consistere soltanto nell’effettuare i primi due colpi più lunghi e dritti e poi vedere cosa succede.
Permettetemi invece di condividere con te la mia strategia per ottenere un buon risultato ai par 5 insieme a un po’ di tecnica per andare dal tee al green nel miglior modo possibile.
Anche se non sei lunghissimo, ti potrebbe capitare di raggiungere il green in due colpi ma il mio primo consiglio è quello di non cercare sempre di massimizzare la distanza nella speranza di puttare per un eagle.
Questo approccio potrebbe metterti in guai seri e una delle peggiori sensazioni nel golf è quella di uscire dal green di un par 5 addirittura con un doppio bogey o peggio.
Gestire questo tipo di buche avendo un obiettivo chiaro per ogni colpo è il primo passo per dominare i par 5 e abbassare finalmente gli score.
IL TEE SHOT: ASCOLTA IL TUO ISTINTO
Quando sono sul tee, per prima cosa prendo in considerazione come sto colpendo la palla quel giorno.
Se la sto facendo un buon lavoro, tirerò fuori il driver e giocherò un tee shot aggressivo.
Mi rendo conto che questo potrebbe non essere il miglior consiglio da dare a un golfista medio che probabilmente farebbe meglio ad essere più conservativo, ma se non ci sono rischi importanti allora è giusto provarci.
La 9 del South Course di Torrey Pines è una buca dove tiro sempre un driver al massimo.
La chiave sta nel fatto che, anche se sto facendo uno swing aggressivo, non perdo mai l’equilibrio. Se non riesci a tenere i piedi attaccati a terra stai swingando troppo forte.
IL SECONDO COLPO: CONCENTRATI SULLA SOLIDITA’
La domanda da porsi sul secondo colpo è: da dove voglio giocare il mio terzo?
Alla buca 2 di Augusta, un par 5 di 525 metri, essere il più vicino possibile al green è un vantaggio, quindi ci tiro. Se il rischio intorno al green è minimo, puoi fare lo stesso anche tu.
Tuttavia, nella maggior parte dei par 5, dovrete fare un lay-up probabilmente utilizzando un legno da terra.
Una volta ho sentito Tiger Woods affermare che quando si sta per giocare un legno bisogna concentrarsi solo sul contatto.
Sono d’accordo: se vuoi eseguire un colpo solido metti la palla un paio di centimetri indietro rispetto al tuo tallone anteriore, non sti giocando un driver.
Mira inoltre verso un’area sicura nel caso in cui andrai storto, ti aiuterà a fare uno swing molto più sciolto.
IL TERZO COLPO: RIMANI GIÙ
Adoro essere a 75 metri dal green per il mio terzo colpo perché mi basta fare tre quarti di swing con il 60 gradi per ottenere quella distanza.
Avere la sicurezza di colpire bene un wedge libererà il tuo movimento, così potrai essere più aggressivo nei colpi al green.
Per metterla vicino all’asta pensate a mantenere il busto centrato sulla palla mentre fai lo swing verso il basso durante l’impatto.
L’errore è quello di cercare di sollevare la palla con un movimento scucchiaiato delle mani.
Dovi invece rimanere giù e comprimere la pallina.
Volerà su una traiettoria più penetrante con molto spin e si fermerà rapidamente, si spera vicino alla buca.
A quel punto ti basterà imbucare il putt.
Testo raccolto da Keely Levins