Seguire da vicino l’esempio di un campione può aiutare a migliorare notevolmente la tecnica di gioco e i risultati di un giocatore. Zane Scotland, professionista inglese, ha passato la sua infanzia seguendo i risultati stellari di Tiger Woods, beneficiandone in prima persona.
Un ottimo esempio
Zane Scotland ha assiduamente seguito dietro le corde Tiger durante ogni sua competizione. Nel 1997 ha assistito alla sua vittoria al Masters e, nello stesso anno, ha deciso di recarsi fino a Valderrama, in Spagna, con il padre per vederlo giocare la Ryder Cup.
Ironia della sorte, il ’97 è stato l’anno in cui Scotland si è aggiudicato la competizione del Regno Unito che ricercava il prossimo Tiger Woods (se mai fosse possibile).
Questo grande e onorevole traguardo gli ha aperto le porte del successo qualificandosi per l’Open Championship del 1999 a Carnoustie. A soli 16 anni è stato il giocatore più giovane ad averne mai ottenuto l’accesso per la qualificazione. Record ad oggi imbattuto.
Nonostante un incidente d’auto abbia gravemente influenzato la sua carriera già dagli albori, il talento inglese si è guadagnato il suo posto sull’European Tour del 2007.
Il palmarès
Nato Manchester nel 1982, Scotland diventa professionista nel 2003. Il risultato più importante lo ha conseguito al British Masters del 2007 classificandosi al quarto posto.
Nel corso della carriera ha ottenuto numerose Top 20 tra queste anche un 11esimo posto nel 2007 all’Open di Germania e nel 2008 al Ballantines Championship. L’Open di Francia del 2007 gli ha regalato una 12esima posizione.
Successivamente, ha continuato a competere sui Tour minori registrando la sua decima vittoria nel MENA Tour nel 2016 a Dubai. Si tratta di un circuito giovane, fondato nel 2011, e giocato in Medio Oriente e Nord Africa aperto a professionisti e dilettanti.
Un grandioso istruttore
Le glorie non sono mancate per il professionista inglese e gli hanno permesso, all’età di 39 anni, di dedicarsi unicamente all’insegnamento. Un ottimo coach, tra i migliori 50 al mondo, che può condividere molta della sua esperienza e delle sue doti con le giovani leve che decidono di intraprendere il mondo del fairway.
Chissà che come è avvenuto per Zane anche loro possano acquisire la stoffa da campione.
Il consiglio principale che suggerisce Scotland è quello di circondarsi di giocatori esperti. Non bisogna temere chi è più bravo di sé ma, al contrario, attingere tecnica e atteggiamento da assumere in campo. Da loro si può imparare moltissimo e sono uno stimolo a migliorarsi costantemente.
Il corpo va ascoltato e va tenuto in forma, affidarsi ad allenatori che curino la tecnica e che aiutino ad acquisire una certa consapevolezza dello swing è un passo importante per diventare un buon giocatore.
Dalle parole di Zane Scotland si capisce quanto l’unione tra buona tecnica, allenamento e aiuto da chi ne sa più di te, non può che derivarne soddisfazione e divertimento sul campo da golf.