Se già era devastante prima, ora che Scottie Scheffler ha cambiato l’impugnatura del putt per quelli sotto i tre metri adottando il metodo definito “Claw Grip” (simile a quello usato da Matteo Manassero) si può affermare che sia diventato imbattibile o quasi.

Il numero 1 del mondo ha letteralmente passeggiato all’Hero World Challenge, conquistando il nono titolo del suo straordinario 2024, e andando a migliorare proprio quella parte del gioco che ancora gli dava qualche problema, i putt dalla corta distanza.

Sì perchè anche se il dato può sembrare strano, Scheffler faticava e non poco dai tre metri in giù, come impietosamente confermavano le statistiche del PGA Tour, che lo davano solo 139° da quella distanza per putt imbucati.

I primi effetti positivi si sono visti proprio all’Hero, dove il texano ha fatto il vuoto, trionfando con ben sei colpi di vantaggio su Tom Kim, secondo classificato, e sette su Justin Thomas, grazie a un ultimo strepitoso giro in 63.

Scheffler è così sempre più saldamente numero 1 del Official World Ranking, con oltre 6,5 punti media di vantaggio sul secondo, Xander Schauffele.

Scheffler comanda il ranking del golf mondiale da ormai 82 settimane consecutive (dal 21 maggio 2023 a oggi), numero che sale a 117 settimane se si considerano anche le altre tre volte in cui lo statunitense ha raggiunto il top della classifica (la prima il 27 marzo 2022).

Nel ranking dei numeri uno del mondo con più settimane in testa, Scheffler è attualmente 5°, a sole 5 settimane dal record di Rory McIlroy. Inarrivabile Tiger Woods, che in carriera è stato in vetta per ben 683 settimane in totale. Dietro a lui Greg Norman (331) e, staccatissimo terzo, Dustin Johnson (135).

La Top 10 resta invariata a chiusura dell’anno solare, con ben quattro europei tra i migliori dieci: Rory McIlroy (3°), Ludvig Aberg (5°), Viktor Hovland (8°) e Tommy Fleetwood (9°).

Collin Morikawa è 4°, Wyndham Clark 6° e il giapponese Hideki Matsuyama 7°. Chiude la Top 10 Bryson DeChambeau, autore di un ottimo 2024 nei major con la ciliegina del trionfo nello U.S. Open a Pinehurst, il secondo in carriera nel major americano più antico.

Capitolo Italia: l’ottimo 6° posto nel Nedbank Golf Challenge conquistato con merito da Francesco Laporta consente al pugliese di fare un ulteriore balzo in avanti nel Ranking mondiale, passando dalla 279esima piazza alla 258esima. Un anno molto positivo quello vissuto da Laporta, come si evince anche dalla posizione occupata in classifica alla fine dello scorso anno, 393°.

Matteo Manassero resta il numero uno azzurro, 90°, unico dei nostri atleti nei Top 100. Guido Migliozzi è 140°, più indietro Andrea Pavan, 303°, mentre oltre la 400esima posizione troviamo Stefano Mazzoli (433°), Filippo Celli (445°) e Francesco Molinari (459°).