L’ultimo Open d’Italia non ha fatto altro che confermare un dato oggettivo: l’Italia golfistica non è più un semplice e incredibile miracolo sportivo ma una splendida e invidiata realtà, la conferma di un movimento che, alle spalle di Francesco Molinari, sta crescendo a vista d’occhio. Dati alla mano, solo la Spagna tra le nazioni dell’Europa continentale può vantare migliori risultati e più giocatori ad alti livelli rispetto ai nostri portacolori.
Dietro a Chicco un’Italia che cresce
I risultati straordinari di Francesco Molinari hanno dato una spinta formidabile a tutto il nostro golf professionistico e i frutti sono sotto gli occhi di tutti. Alle spalle di Chicco, che oggi occupa l’11° posto del World Ranking dopo aver toccato la punta massima lo scorso settembre con la quinta piazza, la più alta mai occupata da un italiano nella storia del golf, ci sono tante belle conferme frutto del grande lavoro svolto in questi anni, che ha prodotto un vivaio di giocatori di ottimo livello internazionale.
La conferma di Pavan e la sorpresa Migliozzi
Andrea Pavan, vincitore quest’anno del suo secondo titolo in carriera sull’European Tour al BMW International Open e reduce da un ottimo decimo posto nell’Open all’Olgiata, è numero 66 del mondo, suo record assoluto, dopo aver iniziato il 2019 al 99°. Poco fuori dai primi 100 (110°) c’è la sorpresa dell’anno azzurra, Guido Migliozzi, capace addirittura nella sua prima stagione da rookie sul circuito europeo di imporsi ben due volte.
Il riscatto di Laporta
E che dire poi di Francesco Laporta? Dopo la prima esperienza sul Tour maggiore di due anni fa chiusa con poca fortuna, il pugliese si è messo al lavoro per capitalizzare l’esperienza e crescere ancora di livello. Il settimo posto ottenuto all’Olgiata davanti a un parterre de roi, con tutti i migliori dell’European Tour, è il segnale che è pronto a riprendersi quella carta e di poter essere protagonista anche sul circuito maggiore. Il Top 10 dell’Open d’Italia gli ha regalato un balzo impressionante in classifica in cui ha guadagnato in una sola settimana ben 90 posizioni, passando da numero 329 a 239, senza dimenticare che ha iniziato il 2019 al 569° posto. È lui ora il quarto azzurro World Ranking alla mano.
Dodo Molinari in ripresa
Ottimi segnali di ripresa anche quelli mostrati quest’anno da Edoardo Molinari che ha iniziato il 2019 alla posizione numero 483 e ora occupa la 329; i buoni risultati ottenuti in stagione fanno ben sperare in un suo ritorno a quei livelli che gli hanno consentito di imporsi in due occasioni sul Tour e a partecipare alla Ryder Cup 2010.
Più o meno stabili infine intorno alla 350esima posizione Lorenzo Gagli, Nino Bertasio e Renato Paratore, ma praticamente tutti o quasi certi di riconfermare la carta dell’European Tour anche per la stagione 2020.