Pochi giorni dopo aver chiuso lo U.S. Open a Pebble Beach in 12esima posizione, stabilendo il nuovo record per il punteggio più basso nel torneo fatto da un amateur in 72 buche (280), Viktor Hovland ha ufficialmente annunciato il suo passaggio al professionismo, firmando un contratto di sponsorizzazione per i bastoni con lo storico brand PING, attrezzatura che in gran parte già usava.
Atleta della Oklahoma State University per i cui colori ha giocato negli anni del college, Hovland ha vinto nel 2018 lo U.S. Amateur Championship proprio a Pebble Beach, ottenendo un invito a partecipare al Masters e allo U.S. Open di quest’anno.
Ad Augusta ha chiuso al 32° posto con -3, risultato che gli ha consentito di diventare il numero 1 del World Amateur Ranking. Terminando poi quale miglior dilettante anche lo U.S. Open, Hovland è diventato il primo amateur negli ultimi 20 anni ha riuscire nell’impresa nei due major in questione.
La carriera dilettantistica di Hovland è culminata con il Ben Hogan Award 2019, titolo assegnatogli quale miglior giocatore di college degli Stati Uniti. Ha vinto tre tornei del circuito dei college americani e ha ottenuto una media score annuale di 68,59. Con la Oklahoma State ha inoltre vinto il titolo NCAA Championship 2018.
Nato a Oslo 21 anni fa, Hovland è entrato a far parte di PING facendo felice in prima persona la famiglia proprietaria dell’azienda, i Solheim, le cui radici sono proprio norvegesi. Bergen è infatti la città natale del fondatore della PING, Karsten Solheim.
“La connessione di Viktor con la Norvegia rende la nostra relazione ancora più speciale – ha detto John K. Solheim, presidente di PING e nipote di Karsten. “Hovland è un ragazzo educato, umile e sempre sorridente. Il suo talento è incredibile e ha già alle spalle una grande carriera. La sua prestazione a Pebble Beach nello U.S. Open è stata spettacolare, il modo miglior di concludere una brillante carriera da dilettante. Siamo entusiasti di far parte del suo nnuovo percorso come professionista. So che mio nonno sarebbe onorato di avere un golfista norvegese del talento di Viktor in rappresentanza di PING”.
“Entrare nello staff di PING è davvero emozionante – ha detto Hovland – ho sempre avuto un enorme rispetto per questa azienda e per ciò che rappresenta. La tecnologia dietro l’attrezzatura e il servizio che forniscono mi consente di concentrarmi solo sul miglioramento del mio gioco e non dovermi preoccupare del resto. La connessione norvegese è anche molto interessante. Karsten Solheim e la sua famiglia hanno fatto tanto per il gioco del golf. Il loro sostegno alla squadra dell’Oklahoma State e il loro ruolo nello sviluppo di Karsten Creek sono solo un paio di esempi delle cose meravigliose che fanno per il golf. Sono onorato di far parte della loro famiglia golfistica e non vedo l’ora di lavorare con la speranza di ottenere presto grandi risultati”.
Il rapporto di Hovland con PING è iniziato tre anni fa al Karsten Creek Golf Club, il campo della Oklahoma State così chiamato in onore di Karsten Solheim, la cui famiglia ha contribuito allo sviluppo della struttura nel 1994. L’Oklahoma State fa parte del PING’s College Golf Program, che sostiene le scuole in tutto il paese dalla metà degli anni ’70.
“Siamo rimasti impressionati da Viktor da quando lo abbiamo incontrato per la prima volta quando era una matricola all’Oklahoma State”, ha dichiarato Chance Cozby, Vice Presidente Sports Development di PING. “Durante il suo periodo a Stillwater ha giocato bastoni PING in varie occasioni e abbiamo continuato a tenerci in contatto con lui attraverso le nostre visite regolari alla scuola. Quando è diventato chiaro che sarebbe passato professionista quest’estate lo abbiamo identificato come il giocatore perfetto per il nostro staff. Abbiamo avuto una sessione di test molto produttiva con lui a Karsten Creek questa primavera che alla fine ha portato a dove siamo oggi. Siamo estremamente felici che Viktor si unisca al mondo PING”.
Allo U.S. Open Hovland ha giocato il nuovo driver PING G410 LST con risultati davvero ottimi. “Il driver G410 LST è perfetto per il mio gioco”, ha aggiunto Hovland. “Di solito non apporto modifiche significative alla mia sacca prima di un torneo così importante ma dopo averlo provato durante la settimana grazie allo staff Ping del Tour ho capito che era la scelta migliore per me. Ha un look fantastico e lo colpisco con facilità nel centro della faccia. Il volo è potente e il livello di spin è quello ottimale per il mio gioco. Ho avuto subito ottime sensazioni e i risultati sono colpi lunghi e davvero precisi”.
In base all’accordo pluriennale Hovland giocherà un minimo di 11 bastoni PING tra cui il driver e il putter, oltre che la sacca e il cappello con il brand dell’azienda.