Due i vincitori del 118° U.S. Open: Brooks Koepka, che bissa il successo dello scorso anno, e il tremendo percorso di Shinnecock Hills (Southampton, New York), che non ha consentito nemmeno al primo di scendere sotto par. Una “abitudine” abbastanza consolidata in quello che è senz’altro il più difficile dei quattro major, che spesso costringe i giocatori a figuracce eccessive a causa della preparazione proibitiva dei percorsi di gara. Dal 2006 a oggi, cinque edizioni si sono infatti concluse con punteggi “positivi” per il vincitore, più due in par.
Sull’orlo del taglio dopo 25 buche (era a +7), Koepka si è ripreso sempre nel secondo giro con un’impressionante sequenza di sei birdie in 11 buche. Il suo recupero lo ha portato quindi a difendersi nella terza giornata (+2), con un risultato sopra par che comunque ha significato per lui la testa della classifica, in coabitazione con Dustin Johnson, Daniel Berger e Tony Finau. Nelle 18 buche finali, Koepka (+1, 75 66 72 68) ha superato tutti i suoi compagni di viaggio fino a quel punto ed è anche riuscito a resistere, anche se per un solo colpo, al fantastico giro conclusivo di Tommy Fleetwood, che con -7 ha volato via 21 posizioni fino ad atterrare al secondo posto (+2). Seguono Dustin Johnson (+3), che a metà gara era avanti di quattro lunghezze ma poi è incappato in un terribile 77 nel terzo giro, Patrick Reed (+4), Tony Finau (+5) e un quartetto a +6 (Schauffele, Hatton, Stenson e Berger). Più staccati Rose, decimo, Matsuyama e Casey, sedicesimi.
Chiusura sulle posizioni di ieri per Francesco Molinari (+12, 75 72 72 73), venticinquesimo in buona compagnia, con Justin Thomas, Bryson DeChambeau, Jason Dufner e Alex Noren. Per il campione italiano un torneo più che positivo, anche se non è mai riuscito a inserirsi nella lotta per le primissime posizioni. Peccato solo per i due bogey nelle buche conclusive, che gli hanno rubato un piazzamento più interessante, a un passo dai top ten.
Il montepremi era di 12 milioni di dollari, di cui ben 2.160.000 sono andati a Koepka, che recupera di slancio cinque posizioni nella classifica del World Ranking, passando dal nono al quarto posto, dietro D. Johnson, Justin Thomas e Justin Rose. Ne recupera tre anche Francesco Molinari, che ora è il numero 15 del mondo.