Il Tour Championship torna questa settimana nella sua sede storica, l’East Lake Golf Club di Atlanta.
Rispetto all’ultima edizione vinta da Viktor Hovland lo scorso anno molte sono le differenze che attendono i trenta migliori giocatori del PGA Tour in lotta per il titolo della FedEx Cup.
Il circolo georgiano ha appena completato il più grande restyling del tracciato dai tempi in cui Rees Jones lo ridisegnò a metà degli anni ’90.
All’epoca il PGA Tour stava già negoziando con il club la possibilità di ospitare in pianta stabile l’atto finale del massimo circuito statunitense.
Dal 2004 l’East Lake è diventato la sede fissa del Tour Championship.
Questa volta l’architetto incaricato dei lavori è stato Andrew Green, le cui recenti reinterpretazioni dell’Inverness Club (nel 2018), del Congressional’s Blue Course (2020) e dello Scioto Country Club (2022) hanno contribuito a far entrare questi club nella classifica dei 100 migliori campi d’America.
Green ha anche diretto nel 2019 un’importante ristrutturazione dell’East Course di Oak Hill, sede del PGA Championship 2023.
L’evoluzione nel tempo dell’East Lake Golf Club
Il percorso originale dell’East Lake, quando era noto come Atlanta Athletic Club, fu realizzato da Tom Bendelow, layout su cui Stewart Maiden ha insegnato il gioco al leggendario Bobby Jones.
Fu poi Donald Ross nel 1915 a costruire sostanzialmente un nuovo tracciato nello stesso punto, rimasto uguale sino al 1963 quando fu modificato per ospitare la Ryder Cup.
Rees Jones ha poi riprogettato la maggior parte delle buche a partire dalla metà degli anni ’90, rendendo il percorso più rappresentativo della sua idea di tracciati che dovevano ospitare grandi eventi.
Quest’ultima importante ristrutturazione, iniziata con la fine Tour Championship del 2023, ha messo ancora più in risalto l’eredità progettuale di Donald Ross.
L’opera di restyling di Andrew Green
Il lavoro di Green a East Lake, terminato alla fine della scorsa primavera, è si un restauro, ma agli occhi degli spettatori sembrerà una vera e propria trasformazione.
Nessuna buca è stata modificata (anche se numerosi green sono stati spostati), ma poco altro è rimasto uguale.
L’obiettivo era riportare il campo a una versione precedente, una che incarnasse meglio il design che Ross aveva lasciato a East Lake.
Green ha utilizzato una foto aerea del 1949 come spunto per i lavori.
La foto mostra i bunker di Ross, più piccoli rispetto a quelli sviluppati poi da Cobb nel 1963 e in seguito da Jones, uno stile che Green ha interpretato come profondo, con sponde ripide.
I bunker, riposizionati il più possibile vicino a dove li aveva collocati Ross, hanno una sponda superiore più accentuata e possono causare problemi quando le palline sono vicine ai bordi.
I green, posizionati più in basso e più strettamente collegati all’ambiente circostante, sono anche più grandi e presentano molte più opzioni di bandiera.
Il green del par 3 della buca 2 è di oltre 830 metri quadrati, quasi 280 in più rispetto a prima, con la possibilità di posizionare l’asta in fondo a sinistra, arroccata in una depressione.
Oltre ai bunker e ai green ristrutturati in stile retrò, Green ha rimodellato i fairway per creare più movimento e rotolo della palla in condizioni asciutte.
Anche i tee sono stati modificati per enfatizzare di più la capacità di modellare i colpi.
Il percorso ha subito una significativa rimozione degli alberi, il che di fatto attira maggiore l’attenzione sugli esemplari secolari che rimangono.
La distanza è aumentata solo leggermente a 6816 metri, con un par complessivo che ora è 71 rispetto al 70 di prima a causa della 14, che sarà giocata par 5 anzichè par 4.
Come affrontare il nuovo East Lake Golf Club
La chiave per ottenere buoni score a East Lake rimane sempre la stessa: tenere la palla fuori dal rough ispido in Bermuda.
Ma i colpi ai green e intorno offriranno più varietà con maggiori opzioni di bandiera, così come più chance di recupero per l’aggiunta di erba bassa circostante.
Uno dei cambiamenti più affascinanti è stato il complesso del green della 16. I
l green cieco era precedentemente girato da destra a sinistra sopra un bunker, con un rialzo verso la parte posteriore.
La superficie è ora più stretta e molto più profonda, e l’intero lato destro e la parte posteriore destra sopra il green, non visibili dal fairway, sono stati eliminati, creando una depressione che raccoglierà molte palle.
I giocatori che andranno a caccia dell’asta sul lato destro non avranno margini di errore.
di Derek Duncan (Golf Digest)