Dal 13 al 16 giugno, a Pebble Beach va in scena lo U.S. Open di golf, il più antico major americano. È l’edizione numero 119 di un evento nato ormai due secoli fa.
Era infatti il 4 ottobre 1985 quando partì la gara dal tee della 1 al Newport Golf and Country Club. Il circolo, aperto nel 1893, allora aveva solo nove buche, e si trovava appunto a Newport, Rhode Island (il più piccolo degli Stati Uniti), sede di ben 12 edizioni della celebre America’s Cup. Si impose Horace Rawlins, uno dei greenkeeper del circolo, e si guadagnò anche 150 dollari.
Campione in carica dello U.S. Open è Brooks Koepka, già vincitore nel 2017, che potrebbe completare uno storico tris. Il primato di vittorie (quattro) appartiene a Willie Anderson, Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus.
Il più giovane a imporsi fu 108 anni fa (1911) il 19enne John J. McDermott, che si ripetè anche l’anno successivo.
McDermott fu anche il primo golfista nato negli Stati Uniti a conquistare lo U.S. Open e resta il più giovane vincitore di major di tutti i tempi dopo l’imbattibile Young Tom Morris (primo a Prestwick nel 1868 a 17 anni e 156 giorni).
A Hale Irwin il primato opposto: si impose nel 1990 a 45 anni (terzo successo) sul percorso di Medinah (Illinois).
Diecimila in gara allo U.S. Open
Lo U.S. Open è la massima gara mondiale con il field iniziale più esteso. Oltre ai professionisti, anche i dilettanti americani possono prendere parte al gran numero di selezioni.
Per partecipare bisogna avere un handicap ufficiale USGA di 1,4 colpi e, dopo una serie infinita di qualifiche, si può sperare di entrare fra i 156 che scendono in campo nel terzo major 2019. Il numero record di partecipanti (10.127 golfisti) è del 2014.
È la sesta volta che lo U.S. Open viene ospitato sulle celeberrime buche di Pebble Beach, a Monterey (California), considerato forse il più bel circolo pubblico americano.
Le edizioni precedenti si sono svolte nel 1972 (vincitore Jack Nicklaus), 1982 (Tom Watson), 1992 (Tom Kite), 2000 (Tiger Woods) e 2010 (Graeme Mc Dowell).
Già programmato a Pebble Beach anche lo U.S. Open 2027 (c’è da arrossire vedendo queste programmazioni con scadenza quasi decennale…).
Da ricordare ancora il margine più ampio per un vincitore (2000, Tiger Woods, 15 colpi); la miglior rimonta (Arnold Palmer, 1960, sette colpi recuperati nell’ultimo giro); lo score più alto su una buca (19 colpi su un par 4, Ray Ainsley, 1938); l’ultima vittoria di un dilettante (John Goodman, 1933).