Se c’è un uomo che, nel bene e nel male, ha sempre fatto parlare di sé più di chiunque altro personaggio al mondo nel corso degli ultimi quarant’anni questo è certamente Donald Trump.
Manager, imprenditore, personaggio televisivo, investitore immobiliare, scrittore, opinion leader, proprietario di alcuni tra i golf club più esclusivi al mondo, 45º presidente degli Stati Uniti dal 2017 al 2021 e candidato repubblicano alle presidenziali di quest’anno.
Una storia la sua che per molti versi incarna perfettamente uno dei sogni americani di maggior successo dal Dopoguerra a oggi.
Nasce nel Queens, a New York, nel 1946, da una famiglia di origini tedesche dalla parte del padre. Il cognome originario, Drumpf, in tedesco divenne Trumpf, che significa “carta vincente”.
Il capostipite della famiglia in America, Friedrich, fu registrato negli atti di immigrazione come Trumpf ma nel censimento statunitense del 1910 anglicizzò ufficialmente il proprio nome in Trump.
La scalata al successo
Donald inizia la sua carriera nell’azienda di famiglia, la Elizabeth Trump & Son, in onore della nonna materna scozzese, attività focalizzata sul mondo dell’edilizia borghese a New York e nei sobborghi di Brooklyn, Queens e Staten Island, prima di laurearsi in economia alla Università della Pennsylvania nel 1968.
Il padre Fred, uno dei più noti immobiliaristi di New York, dà vita alla Trump Organization, di cui Donald diventa presidente nel 1971 e che a quei tempi gestiva quattordicimila appartamenti tra Brooklyn, Queens e Staten Island, primo trampolino di lancio della sua inarrestabile scalata verso il successo.
Le sue strategie di gestione del marchio Trump, i libri da lui scritti e pubblicati e il suo stile di vita lo hanno reso un personaggio unico, la cui fama è stata accresciuta a dismisura da partecipazioni in film e trasmissioni televisive.
Il colosso Netflix, nel 2018, gli ha dedicato una serie, e in queste settimane è in uscita The Apprentice – Alle origini di Trump, film del regista Ali Abbasi.
La pellicola racconta la scalata al successo negli anni 70 del giovane Tycoon, preso sotto l’ala protettrice dell’avvocato Roy Cohn, che gli insegnerà segreti e regole che governano lo spietato mondo degli affari e sui quali Trump baserà la sua carriera e visione del mondo.
Il grande amore di Trump: il golf
Anche da una delle sue più grandi passioni, il golf (ha un handicap di 2.8, il più basso mai avuto da un Presidente degli Stati Uniti), ha chiaramente trovato il modo di fare i soldi, e davvero parecchi.
Nel 1999 acquisisce il primo campo a West Palm Beach, in Florida, e dà vita al progetto Trump Golf.
La mission è molto chiara: offrire sotto il suo celebre marchio la migliore esperienza di golf cinque stelle al mondo, il tutto in alcuni dei luoghi più iconici di questo sport.
Lusso, servizi, standard d’eccezione assoluta, location mozzafiato e soprattutto campi che vantano la firma dei più grandi architetti, come Fazio, Dye, Nicklaus e Hanse solo per citarne alcuni.
Oggi, a 25 anni di distanza, la Trump Golf, gestita in prima persona dal figlio Eric, ha nel suo portafoglio diciotto destinazioni tra Stati Uniti, Europa, Emirati Arabi e Asia e rappresenta uno dei progetti imprenditoriali di maggior successo mai creati da un privato nel nostro settore, un impero golfistico senza precedenti e in continua espansione.
Se avete avuto la fortuna e il piacere di giocare almeno uno dei suoi campi il consiglio è quello di visitarne altri.
Ce n’è per ogni gusto, dai tipici percorsi americani di grande respiro ai links nella loro essenza più pura.
Ve li presentiamo uno a uno, in ordine di apertura sotto il marchio Trump Golf, con quattro grandi novità in arrivo.
La prima è il secondo spettacolare links course in fase di ultimazione al Trump International di Aberdeen, in Scozia, che porterà nella prossima estate a 36 buche l’eccezionale offerta del resort.
La seconda è nel Sultanato dell’Oman, a Muscat, mentre le ultime due sono in Indonesia, a Lido City, a sud di Giacarta, e a Bali, 18 buche con vista mozzafiato sull’Oceano Indiano.
1999 Trump International Golf Club, West Palm Beach, Florida (USA)
È il primo campo acquisito da Trump. Jim Fazio ha creato 27 buche impegnative ma spettacolari, a partire dal Championship Course, che ha ospitato diversi tornei dell’LPGA Tour.
Il Championship Course, par 72 di 6.854 metri, è immerso in una foresta di querce impreziosita da una varietà sbalorditiva di piante tropicali e palme.
Presenta un layout notevolmente ondulato, atipico per la zona, ed è situato a cinque minuti dall’Oceano Atlantico. Alberi secolari, bunker tentacolari, arbusti, fiori, laghi, ruscelli e cascate abbelliscono praticamente ogni buca.
Completa l’offerta The Trump Nine, nove buche con fairway incontaminati, green curati e un mix di aree boschive e aperte.
Una club house in stile mediterraneo regala il tipico ambiente lussuoso che ci si aspetta da uno dei migliori golf club privati di tutti gli Stati Uniti.
2002 Trump National Golf Club, Westchester, New York (USA)
Situato a trenta minuti da Manhattan, in una delle località più floride di campi da golf della nazione, si distingue per le sue tecniche e delicate buche e la bellezza senza pari del paesaggio.
Corsi d’acqua tortuosi, ponti di pietra, terreni ondulati e una cascata di trenta metri sono le principali caratteristiche di questo tracciato, un par 72 di 6.675 metri progettato da Jim Fazio, riconosciuto come uno dei migliori campi del nord-est degli Stati Uniti.
Il terreno ondulato crea in modo naturale un percorso dal grande fascino, con diversi cambi di altitudine e ostacoli d’acqua in gioco.
L’imponente club house in travi di legno bianco e pietra svetta al centro di questo club privato che vanta anche un’imponente area di pratica, simulatore, pro-shop, piscina, tennis, un centro fitness e un’area dedicata ai più piccoli.
2004 Trump National Golf, Bedminster, New Jersey (USA)
A meno di un’ora da New York, nella contea di Somerset, è il miglior country club full-service del New Jersey.
Dispone di 36 buche disegnate da Jim Fazio che si sviluppano su un tranquillo e ondulato terreno di campagna. L’Old Course, caratterizzato da bunker tentacolari e green delicati, ha ospitato l’U.S. Women’s Open nel 2017.
Il New Course, inaugurato nel 2008 e nominato tra i “Best New Courses in the Country”, ha un’atmosfera old-school con erba festuca che ricorda un layout della brughiera inglese. Sui suoi fairway Jordan Spieth conquistò lo U.S. Junior Amateur nel 2009.
Tra i servizi una club house in stile rinascimentale georgiano, eccellenti ristoranti, una lussuosa piscina, e strutture all’avanguardia per la pratica e l’insegnamento del golf. Nel 2022 e nel 2023 il circolo ha ospitato due tornei del LIV Golf.
2005 Trump National Golf Club, Los Angeles, California (USA)
Nato nel 1999 con il nome di Ocean Trails Golf Club disegnato da Pete Dye, è stato acquisito nel 2002 da Trump che si è occupato in prima persona del restyling insieme con Tom Fazio.
Sorge su una spettacolare scogliera a picco sull’Oceano Pacifico nella penisola di Rancho Palos Verdes, a soli 30 minuti a sud di Los Angeles.
È stato inserito tra i Top 30 campi da golf pubblici degli Stati Uniti e ogni sua buca gode di uno scenario unico sull’isola di Catalina.
Le attuali 18 buche, par 72 di 6.622 metri dai tee di campionato, offrono un’esperienza golfistica di livello assoluto per qualità e contesto. Presenta bunker di sabbia bianca scintillante, grandi laghi e magnifici panorami.
Noto come uno dei campi da golf più costosi mai costruiti (250 milioni di dollari), è nato per offrire un’esperienza senza pari al mondo.
I giocatori esperti lo apprezzano per essere un test stimolante e impegnativo dal punto di vista tecnico, i giocatori con handicap più alto si godono il piacere di giocare su buche memorabili e mai uguali tra loro in uno dei campi da golf più spettacolari degli Stati Uniti.
Completano la struttura una serie di golf facilities di livello assoluto oltre a una club house di 4.200 metri quadrati con vista oceano che ospita ampi spazi per eventi e ristoranti dal servizio impeccabile.
2008 Trump National Colts Neck, New Jersey (USA)
Immerso nel cuore di Colts Neck, nell’area metropolitana di New York, è un circolo privato che offre un Championship Course progettato dal campione U.S. Open Jerry Pate e rifinito sotto la direzione di Tom Fazio II.
Ispirato ai links, i par 3 offrono diverse sfide per lunghezza e topografia con grandi laghi. È caratterizzato da una 19a buca unica, un green a isola situato dietro la club house, che offre un finale esaltante diverso da qualsiasi esperienza golfistica.
Driving range di 5.500 metri quadrati, un putting green di 1.670, ha a disposizione anche uno Short Course, 5 buche sempre di Jerry Pate poi completamente riviste.
A completare i servizi, piscine e campi da tennis, ristoranti e strutture per meeting e banchetti. Tutto questo fanno di Colts Neck uno dei migliori golf club privati di lusso del New Jersey.
2009 Trump National Golf Club, Washington D.C., Virginia (USA)
Situato a Lowes Island, in Virginia, a nord-ovest di Washington, offre 36 buche suddivise in due avvincenti tracciati.
Il Championship Course, par 72 di 7.034 metri, è un Donald J. Trump Signature Design, realizzato con il contributo dii Tom Fazio e Arthur Hills, e offre vedute spettacolari sul fiume Potomac.
Il campo è stato sede nel 2017 del KitchenAid Senior PGA Championship. Il Riverview Course, sempre di Fazio e Hills, è pun ar 72 di 6.614 metri altrettanto impegnativo.
Con l’acqua che entra in gioco in 10 delle sue 18 buche, abbina un gioco impegnativo a uno scenario mozzafiato. Una Golf Academy, una club house di oltre 4.000 metri quadrati, tennis e strutture all’avanguardia per gli sport d’acqua completano un’offerta di grande livello.
Ultima nota: il pro-shop è stato nominato tra i Top 100 d’America da Golf Digest.
2010 Trump National Golf Club, Hudson Valley, New York (USA)
Costruito su 120 ettari tra le dolci colline della Valle dell’Hudson, nel sud della contea di Dutchess, una delle regioni più amate dell’Upstate New York, vanta viste maestose sulle Stormville Mountains.
Il campo, par 72 di 7.028 metri, presenta fairway ampi e incontaminati, green a livello del tour e bunker posizionati strategicamente, oltre a tre laghi che amplificano la bellezza paesaggistica assoluta del contesto.
È considerato il miglior golf e country club della zona e offre una splendida combinazione di fairway aperti in stile links circondati da maestosi alberi e dalle montagne.
Il club offre ai soci strutture per la pratica all’avanguardia tra cui un ampio driving range utilizzato da entrambi i lati e una struttura per il gioco corto con un green di 1.400 quadrati che emula il design del campo.
2010 Trump National Golf Club, Philadelphia, New Jersey (USA)
Distribuito su oltre 365 acri a Pine Hill, con lo skyline di Philadelphia sullo sfondo, è un club privato che vanta un pluripremiato campo progettato da Tom Fazio.
Par 71 di 6.774 metri dai tee di campionato, è allo stesso tempo spettacolare e impegnativo. È considerato uno dei migliori tracciati d’America e ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
Aceri, querce, noci e pini costeggiano le sue caratteristiche buche, con l’acqua in gioco alla 5, 14 e 15. Costruita sul sito di un’ex stazione sciistica, la club house di quasi 4.000 metri quadrati offre viste panoramiche sul paesaggio circostante e sulla città di Philadelphia.
A completare i servizi una piscina riscaldata, un’ampia area bar, oltre a varie opzioni di ristorazione al coperto e all’esterno, il tutto con un servizio cinque stelle impeccabile.
2011 Trump International Golf Club, Aberdeen (Scozia)
Èil progetto fuori dagli Stati Uniti, e non poteva che essere in Scozia, terra della madre di Donald Trump, Mary MacLeod.
Situato nell’Aberdeenshire, si distingue per essere uno dei più spettacolari links course al mondo. L’architetto Martin Hawtree ha dato vita a un test di golf supremo, con un quartetto ineguagliabile di par 3, bunker severi ma equi e una grande varietà nel disegno.
La natura ha fatto il resto. Par 72 di 6.766 metri, è stato subito inserito tra i migliori percorsi al mondo da Golf Digest.
È completato dal Trump MacLeod House & Lodge, hotel a cinque stelle rinomato per il suo fascino, il comfort e servizio.
Lo scorso settembre Donald Trump e il figlio Eric, con John Daly, Paul McGinley e Ian Woosnam hanno inaugurato le prime buche del New Course, pronto nell’estate 2025, che porterà l’offerta del club a un totale di 36.
2012 Trump National Colf Club, Charlotte, North Carolina (USA)
Definito il campo da golf più spettacolare della Carolina del Nord, abbraccia la costa del lago Norman.
Greg Norman ha dato vita a un design superlativo (par 72 di 6.450 metri) in cui più
della metà delle buche si svolgono lungo, con vista e sopra il lago e ha bilanciato la continua sfida all’acqua con fairway incorniciati da alberi e da audaci bunker.
A completare la parte golf del circolo il nuovo Fazio Five, cinque divertenti e spettacolari buche par 3 create da Tom Fazio II con un livello di manutenzione pari al campo principale, dove affinare il proprio gioco corto.
Un magnifico villaggio sul lago attende i soci e i loro ospiti, tra cui spicca la Spa, un notevole complesso di sport acquatici, centro tennis, fitness e piscine e la rilassante spiaggia di “Luke’s Landing”.
2012 Trump National Golf Club, Jupiter, Florida (USA)
Realizzato in una delle aree più esclusive della Florida da Jack Nicklaus, è uno dei più esclusivi circoli di Jupiter.
Il design fonde abilmente la rigogliosa vegetazione costiera della Florida con dettagli tipici dei links scozzesi come i celebri e profondi bunker con le sponde rivestite.
Par 72 di 6.890 metri, ha una delle sue più caratteristiche buche nella 11, par 3 con green a isola tipico dei grandi campi americani.
Nicklaus ha creato una serie di buche sobrie che scorrono con eleganza attraverso fitti boschi di pini, palme e la macchia autoctona, con green ampi e ricettivi.
Altrettanto memorabili sono le varie strutture del club privato, che includono ristoranti di livello, un complesso di piscine in stile resort, una Spa, un centro di club fitting True Spec e campi estivi per bambini, un vero paradiso anche per le famiglie.
2013 Trump National Doral Golf Club, Miami, Florida (USA)
La terza e più famosa tra le proprietà golfistiche di Trump in Florida. Nel cuore pulsante di Miami, offre quattro campi di livello assoluto, Red Tiger, Golden Palm, Silver Fox e l’iconico Blue Monster.
Aperto nel 1962, il Doral è stato creato con il golf al centro e oggi gli ospiti possono godere di uno dei resort golfistici di lusso più importanti degli Stati Uniti.
Trump non solo l’ha riportato al suo status iconico ma lo ha anche elevato a un livello senza precedenti. Il Blue Monster, sede di ben 55 tornei del PGA Tour, è stato ristrutturato da Gil Hanse dando vita a un percorso ancora più stimolante e scenografico.
Il club ospita la Golf Performance School di uno dei migliori coach del momento, Rick Smith, Club fitting True Spec, un pro shop tra i più esclusivi d’America, lussuose camere d’albergo e ville, piscina, Spa e un’impeccabile ristorazione.
2014 Trump International Golf Links, Doonbeg (Irlanda)
Nominato il sesto miglior campo al mondo da Golf Digest, sorge nella contea di Clare, nell’Irlanda sud-occidentale, su una distesa di dune di sabbia a due passi da una spiaggia a forma di mezzaluna.
Par 72 di 6.425 metri, sfoggia un design superlativo da grande links, rivisitato dal genio golfistico di Martin Hawtree. Fairway, bunker e green sono stati rimodellati e riposizionati rispetto al progetto precedente di Greg Norman ed è stata creata una nuova buca 14 par 3 sulla spiaggia.
Il risultato finale è uno spettacolo mozzafiato, con vista sull’Atlantico in 16 delle sue 18 buche.
L’emozione di giocare in riva al mare è eguagliata solo dal livello assoluto di ospitalità del suo hotel cinque stelle, che conta 218 camere, suite e cottage, il White Horses Spa, e la superba ristorazione del Trump’s Bar & Restaurant.
2014 Trump Turnberry, Girvan, Ayrshire (Scozia)
Insieme al Doral, è la più famosa realtà golfistica acquisita negli anni da Trump. Sede dell’Ailsa Course, tra i dieci migliori campi del pianeta da Golf Digest, è una destinazione golfistica da non perdere, sede in passato di quattro edizioni dell’Open Championship.
Par 71 di 6.850 metri, insieme al suo iconico faro con alle spalle l’imponente massiccio dell’Ailsa Graig, rappresenta una delle immagini golfistiche più potenti e suggestive al mondo.
Il resort vanta un secondo tracciato rivisitato nel 2017, il King Robert the Bruce Course. Con i suoi 6.586 metri par 72 offre viste spettacolari sulla splendida costa. Arran, un 9 buche par 31, completa l’eccezionale offerta golfistica.
Lo spettacolare hotel in stile edoardiano in cima alla collina, con il suo favoloso bar nella hall e la Spa, è uno dei migliori golf resort d’Europa.
2017 Trump International Golf Club, Dubai (Emirati Arabi Uniti)
Creato da Gil Hanse in quello che un tempo era un’area desertica arida e piatta, è diventato in pochissimo tempo una referenza assoluta nell’offerta golfistica del Medio Oriente.
Design in autentico stile links, green in Tifgrand, creste, valli e aree sabbiose autoctone che emulano le forme del vicino deserto.
Il Championship Course è giocabile dalla buca 10 alla 18 anche di notte. A completare l’offerta c’è una avveniristica club house di 2.700 metri quadrati nel cuore di Damac Hills, una piscina a sfioro, un centro fitness all’avanguardia e ristoranti adatti a ogni gusto ed esigenza.
Completa l’offerta golf un secondo percorso di 9 buche par 3 illuminato di notte e la celebre Trump Dubai Golf Performance Academy per l’analisi dello swing, dotata di tutte le più innovative e moderne tecnologie.
2024 Trump International Golf Club, Lido (Indonesia)
Èsituato all’interno delle lussureggianti foreste tropicali delle montagne di Giava Occidentale, a circa 65 chilometri a sud di Giacarta.
Il nuovo progetto, realizzato su un’area di 700 ettari, include un resort di lusso a sei stelle, un campo da golf da campionato di 18 buche firmato Ernie Els, un esclusivo Lifestyle Country Club, una Spa e residenze di lusso tra ville e appartamenti.
Il percorso è il primo firmato da Trump in Asia e il primo realizzato dal leggendario Ernie Els in Indonesia.
Ciò che lo distingue è la sua posizione davvero incantevole, un’esperienza senza pari con vista sui monti Salak, Gede e Pangrango, immersi in una natura rigogliosa.
Ogni buca offre una sfida diversa, tra specchi d’acqua che scorrono con grazia, burroni spettacolari e bunker posizionati strategicamente a difesa di green immacolati.
Le prossime aperture
Trump International Golf Club & Resort, Bali (Indonesia)
In fase di ultimazione, aprirà le sue porte quale nuovo resort di fama mondiale a 6 stelle.
La proprietà si sviluppa in cima alla scogliera e offre panorami a 360 gradi sull’Oceano Indiano e su Tanah Lot, una formazione rocciosa che è l’icona turistica e culturale più celebre di Bali.
Il percorso, 18 buche da campionato firmato da Phil Mickelson, insieme a un’esclusiva selezione di
ville, palazzi e resort di lusso, daranno vita a una comunità senza pari in questa isola paradisiaca, per un’offerta unica in tutto il sud-est asiatico.
Trump International Golf Club, Muscat (Oman)
Arroccato sulle colline sopra le coste a sud di Muscat si trova AIDA, un paesaggio unico caratterizzato da scogliere mozzafiato che si affacciano sul mare. In cima a queste sta nascendo il progetto, attualmente in fase di realizzazione.
La Trump Organization conta di terminare la prima fase nei prossimi due anni e offrirà un complesso alberghiero da oltre 140 alloggi tra suite sospese, ville e appartamenti extra lusso.
I comfort includeranno una spiaggia privata, un campo da golf 18 buche da campionato,
un club riservato ai soci e il Cliff Hanging Night Club.
I progetti futuri
Trump World Golf, Dubai (Emirati Arabi Uniti)
l secondo progetto di golf che sarà costruito da DAMAC Properties e verrà gestito da Trump Organization a Dubai è situato all’interno di AKOYA Oxygen, prestigiosa comunità di oltre 500 ettari.
Il magnifico campo da golf da 18 buche sarà progettato nientemeno che da Tiger Woods. Abbinato allo standard di eccellenza assoluta del marchio Trump, creerà un nuovo punto di riferimento di lusso per il golf in Medio Oriente.
Il progetto prevede un club all’avanguardia dotato di ogni tipo di servizio e tecnologie, ristoranti di livello mondiale e un pro-shop.
Trump International Golf Club, Vietnam
Hung Yen, sussidiaria della Kinh Bac City Development Holding Corporation, ha da poco annunciato di aver chiuso un accordo con la Trump Organization per lo sviluppo di un nuovo hotel 5 stelle, campi da golf e lussuosi complessi residenziali e servizi senza pari in Vietnam.
“Siamo entusiasti di entrare in questo mercato dinamico e in piena espansione – ha affermato Eric Trump, vice presidente esecutivo della Trump Organization e alla guida della divisione Trump Golf -.Il Vietnam ha un potenziale enorme per l’ospitalità e l’intrattenimento di lusso”.