Almeno 60 persone dello staff della Città di San Diego hanno lavorato settimana scorsa nell’organizzazione del Farmers Insurance Open, celebre torneo del PGA Tour disputato sugli iconici percorsi North e South di Torrey Pines e vinto da Harris English.

Come ogni anno lo staff lavora assiduamente per mesi con l’obiettivo di preparare al meglio uno degli appuntamenti golfistici più attesi della prima parte della stagione statunitense, per poi concedersi una meritata pausa appena cala il sipario la domenica pomeriggio.

Quest’anno dovranno invece mantenere alta l’attenzione e duplicare i loro sforzi: il PGA Tour ha infatti deciso di spostare a Torrey Pines il Genesis Invitational, normalmente organizzato al Riviera Country Club di Los Angeles, a causa degli spaventosi incendi che hanno devastato l’area.

Si giocherà quindi la settimana del 10 febbraio sul South Course di Torrey Pines, solo tre settimane dopo la chiusura del Farmers Insurance Open.

“Stiamo concentrando sei mesi di lavoro in una settimana e mezza – ha detto John Howard, responsabile golf della Città di San Diego -. Stiamo gestendo una situazione senza precedenti”.

Torrey Pines: due tornei in tre settimane

In effetti nessun campo nella storia moderna del PGA Tour ha ospitato un evento del circuito regolarmente programmato e poi, tre settimane dopo, ne ha tenuto un altro. E non un altro qualsiasi, uno dei ‘Signature Events” del PGA Tour, con montepremi di 20 milioni di dollari, patrocinato da Tiger Woods e dalla sua fondazione.

Chi aveva fatto una cosa simile era stato nell’anno della pandemia solo il Muirfield Village di Dublin, in Ohio, che ha ospitato nel 2020 due tornei del circuito consecutivi, il Workday Charity Open (che ha sostituito il John Deere Classic annullato) e il Memorial Tournament. La grande differenza è che allora quei tornei si sono svolti senza pubblico, nella famosa bolla creata per il Covid.

A Torrey Pines due diverse organizzazioni ospitanti, il Century Club di San Diego e la Tiger Woods Foundation, con i loro staff separati, team operativi, eserciti di volontari e persino collaboratori agronomi provenienti da tutto il paese, lavoreranno per organizzare due eventi di livello mondiale in breve tempo. “Un impresa titanica“, ha detto Marty Gorsich, direttore esecutivo del Farmers Insurance Open.

Un segnale di vicinanza e di solidarietà

Alla fine è diventato chiaro che, nonostante gli ostacoli, Tiger Woods, la sua fondazione e Genesis volevano mantenere il torneo nella California meridionale, per dare un segnale di vicinanza e sostegno alle migliaia di persone colpite dagli incendi. Tiger innoltre è strettamente legato a Torrey Pines, dove ha vinto sette tornei del PGA Tour in carriera più lo U.S. Open del 2008.

Giocherà anche Tiger?

Per quanto riguarda le voci che parlano di un ritorno in campo di Woods proprio a Torrey Pines, cosa che non fa dal 2020, sono ancora da confermare. Una fonte del PGA Tour ha detto che Woods potrebbe non aver pianificato di giocare quest’anno al Genesis, anche se si fosse giocato come previsto al Riviera.

Il Fenomeno ha aperto le sue ultime due stagioni proprio in questo torneo, ma attualmente si sta ancora riprendendo dall’ultima operazione alla schiena subita lo scorso settembre.

Woods ha rinunciato a giocare all’Hero World Challenge che ospita ogni anno a dicembre e, a parte camminare con il figlio Charlie per 36 buche durante il PNC Championship a dicembre, non lo fa su un campo in un tornao ufficiale dall’Open Championship dello scorso luglio a Troon.

Il Genesis Invitational, con un field limitato di circa 70 giocatori, si giocherà quindi dal 13 al 16 febbraio prossimo a Torrey Pines. Howard ha detto che Genesis ha riservato Torrey Pines a partire da martedì 4 febbraio, con entrambi i campi South e North chiusi al pubblico fino a lunedì 17. Una delle sfide più interessanti, ha detto Howard, è che entrambi i campi saranno aperti al pubblico dal prossimo martedì, 28 gennaio, al 3 febbraio.

La questione dei green fee già pagati

Ci saranno alcuni fortunati che giocheranno a Torrey durante questo periodo senza precedenti, ma ce ne sono molti altri che perderanno la loro possibilità di vivere quella che per alcuni è un’esperienza golfistica da sogno.

Tra i maggiori problemi che Torrey Pines ha dovuto affrontare in questa circostanza straordinaria è legata alle prenotazioni dei tee time sui suoi due campi pubblici, il North e il più celebre South.

Solo Bethpage Black a New York, percorso che quest’anno ospiterà la 45esima Ryder Cup, puà vantare un numero di green fee simili a Torrey Pines, che in inverno fa sold out di tee time dalle 6:30 del mattinno alle 14:00.

Un sistema di prenotazione a 90 giorni tiene conto di molti di questi tee time, con green fee che arrivano fino a oltre 300 dollari nel fine settimana per il South. Howard ha detto che ci sono almeno 1.000 prenotazioni e pagamenti anticipati di green fee che devono essere rimborsate dalla città a causa del Genesis, oltre a tre tornei shotgun da oltre 100 giocatori che devono essere posticipati o annullati.

“Capisco che le persone sianno deluse dal non poter giocare a Torrey Pines quelle due settimane – ha dichiarato Howard -. Ma quando ha avuto la possibilità di ospitare questo torneo a San Diego ho pensato che fosse il minimo che potevamo fare per onorare le vittime dell’incendio e aiutare l’intera comunità di Los Angeles”.

I costi per l’affitto del campo

Il costo per affittare in esclusiva il South Course, che ricordiamo è un campo pubblico di proprietà della citta di San Diego, è di 108.817 dollari al giorno, e considerando che per il Genesis il campo sarà chiuso per 15 giorni vorrebbe dire un totale di 1,6 milioni di dollari di costo per il PGA Tour e Genesis.

Ma San Diego, come fa per il Farmers Open, sta affittando il campo con un forte sconto, in parte perché conta le ore di televisione come pubblicità gratuita per Torrey Pines e la regione.

Howard ha detto che la città ha calcolato la perdita di entrate per i tee time intorno agli 800.000 dollari ma chiederà metà di quella cifra, ovvero 400.000. Considerando le spese aggiuntive per gli straordinari del personale di circa 137.000, il costo totale approssimativo per il nuovo Genesis sarà di 537.000, ha detto Howard.

Spostare un torneo tra due sedi che distano 126 miglia l’una dall’altra sull’Interstate 5 è una sfida enorme. Come ha sottolineato Gorsich, i tornei sono diversi nella logistica, nella distribuzione, nei volontari e nella biglietteria. Anche le combinazioni di colori della loro segnaletica (Farmers è blu, Genesis è nero) sono differenti e devono essere modificate.

La rivalità San Diego-Los Angeles

Come sanno poi bene gli appassionati di sport, Los Angeles e San Diego sono accese rivali, in particolare nel baseball tra i tifosi dei Dodgers e dei Padres (le due squadre si sono eliminate a vicenda dai playoff della MLB in due degli ultimi tre anni). Ma le città sono legate fisicamente ed emotivamente, ed entrambe hanno subito in passato importanti disastri naturali. In circostanze opposte quindi il Farmers Open potrebbe cercare rifugio al Riviera.

“Ci definiamo tutti californiani del sud – ha dichiarato Marty Gorsich, responsabile golf per la Città di San Diego -. Abbiamo tutti sofferto terribili incendi e tragedie e sappiamo che i ruoli avrebbero potuto essere invertiti. È importante essere altruisti e domendarci sempre come possiamo essere utili in questa situazione. La domanda che ci siamo posti davanti a quanto accaduto è stata una sola: “Cosa possiamo fare noi per dare una mano?”. Il potere della solidarietà ha trionfato anche tra rivali nello sport.

Fonte Golf Digest