“Sono davvero entusiasta di poter tornare al golf competitivo dal prossimo Hero World Challenge”  – ha dichiarato lunedì Tiger Woods in un comunicato stampa che ha fatto rapidamente il giro del mondo – Albany è il campo perfetto per rientrare e sarà stimolante mettermi subito alla prova con un grande field”.”
La questione di fondo però rimane: che Tiger ci dobbiamo aspettare considerando le sue ultime incolori prestazioni prima dell’ennesimo stop?
Solo un mese fa, durante la Presidents Cup, l’ex numero 1 del mondo aveva dichiarato che c’era la possibilità anche di non rivederlo mai più in un torneo ufficiale. “Non so cosa mi riserverà il futuro – aveva detto il 27 settembre – al momento sto solo effettuando dei colpi da 60 yard, nulla di più”.
Poi la svolta; nel giro di poche settimane è passato da tirare dei piccoli wedge a uno swing pieno in campo pratica, compreso il driver e il suo celebre stinger.
“Non so cosa significhi essere al 100% dopo otto interventi – ha aggiunto – ma cercherò di avvicinarmi il più possibile a questa percentuale. Lo farò passo dopo passo, è un processo che richiede del tempo e io non ho fretta.”
Quello che è certo è che Tiger sembra al momento non avertire nessun dolore nel colpire la palla, motivo per cui ha deciso di prendere parte all’Hero World Challenge senza attendere la successiva occasione che sarebbe stata a fine gennaio, una sorta di test per vedere a che punto è il suo stato fisico e quanta differenza ci sia ancora da colmare con gli altri giocatori del Tour.
Albany è la situazione ideale per un rientro morbido alle competizioni: un campo non particolarmente impegnativo, un field ridotto a soli 18 giocatori e una copertura mediatica non da grande torneo gli consentiranno di testare il suo livello di gioco e poi capire meglio cosa gli riserverà il futuro.
L’obettivo in fondo resta solo uno: essere pronto per un ritorno in grande stile al Masters di Augusta la prossima primavera e avere delle chance reali per conquistare la sua quinta Giacca Verde della carriera.