Che i professionisti siano abituati a modificare e sostituire bastoni tra un torneo e l’altro è prassi ormai conosciuta.
Ma quanto ha dichiarato questa settimana Tiger Woods sul suo modo di gestire i propri wedge è qualcosa di sostanzialmente diverso ma non per questo inappropriato.
Ogni settimana capita di vedere i pro, prima di ogni torneo in campo pratica, provare nuove teste o shaft per i propri legni o cercare un maggior feeling sui green modificando i pesi dei propri puttert o addirittura sostituendoli con modelli diversi.
Ma nessuno o quasi ha l’abitudine che ha svelato questa settimana il Fenomeno, ovvero quella di usare a ogni torneo wedge completamente nuovi.
La spiegazione, come ha poi personalmente dichiarato Tiger, è puramente tecnica.
“Mi piace avere in sacca wedge nuovi a ogni gara per un discorso di spin. Trascorro moltissimo tempo approcciando prima di scendere in campo il giovedì della gara per cui è logico che i wedge che normalmente uso abbiano scanalature piuttosto usurate.
Il rischio è che, una volta in gara, si possa perdere qualcosa in termine di spin, per questo preferisco iniziare un torneo ogni volta con un set di wedge appena scartati, in modo da poter sfruttare a pieno le loro caratteristiche e avere il massimo di risposta sulla palla all’impatto”.
Il metodo Tiger è piuttosto raro sul Tour; quasi tutti i giocatori a inizio stagione si fanno addirittura personalizzare i wedge scelti, alcuni anche con qualche simbolo o scritta speciale, e possono a seconda dei tornei e delle caratteristiche dei percorsi far apportare delle modifiche agli stessi o in alcuni casi sostituirne qualcuno, ma nessuno mette in gioco 3/4 wedge completamente nuovi a ogni gara.
Un’altra curiosità di Tiger è legata al suo modo di scegliere nuovi bastoni da utilizzare. Woods ha dichiarato che la prima grande selezione è l’impatto visivo.
“Un bastone può funzionare bene ma se non mi piace il suo look e devo fidarmi di lui nell’ultima buca di un torneo probabilmente non lo metto nemmeno in gioco. Deve avere un bel look, colpirmi e soddisfare poi le mie aspettative in termini sia di tocco che di risultati. Se manca uno di questi elementi sicuramente non entrerà mai a far parte della mia sacca”.