Ormai su Tiger Woods si è detto e scritto di tutto.
Giunti alla fine di questa incredibile stagione che lo ha visto trionfare al Masters ad aprile e raggiungere il tetto e il record degli 82 tornei vinti sul PGA tour a fine ottobre, un’immagine resta impressa nella mente di noi eterni sentimentali. E questo è l’abbraccio con i figli fuori dal green della 18 di Augusta.
Dopo che l’impossibile divenne possibile, dopo che la gioia incontenibile e il sollievo iniziarono a placarsi, Tiger soffocava le lacrime mentre raccontava alla stampa la sua straordinaria vittoria davanti agli occhio di tutto il mondo e, in particolare, dei suoi figli.
Durante una recente intervista radiofonica con l’amico Fred Couples, il Fenomeno si è lasciato andare ai ricordi raccontando il retroscena della vittoria numero 15 in un major e della felicità di avere i suoi ragazzi lì ad attenderlo.
“Probabilmente non li avrei mai avuti accanto a me se Sam fosse arrivata alla finale del suo torneo di calcio che giocava proprio la domenica. Ho chiesto loro se volevano venire e Charlie, il più piccolo, disse un no categorico a meno che la sorella non fosse andata con lui. E così è stato.
A causa del traffico non ero riuscito a salutarli prima di iniziare la mia routine pre gara e la prima volta che incrociai il loro sguardo fu alla buca 7 quando, mentre uscivo dal green, vidi con la coda dell’occhio Charlie che saltava in mezzo alla folla per catturare la mia attenzione. Arrivare alla 18 e ricevere il loro abbraccio è stato il regalo più bello che la vita potesse farmi”.
Sam Alexis è nata nel 2007, Charlie Axel è arrivato nel febbraio 2009. Entrambi rischiavano di vedere il padre vittorioso solo grazie a YouTube o ai centinaia di racconti di amici e conoscenti. Invece Tiger si è rimesso in piedi anche per loro, come ha sempre detto.
Con un padre così i bambini non possono che definirsi suoi fan sfegatati… e invece pare proprio che sia Sam, la figlia maggiore che Charlie, il più piccolo hanno in camere poster di tutt’altro genere. Pare proprio che il loro idolo sportivo non il sangue del loro sangue ma bensì Leo Messi.
E adesso chi lo dice a papà Tiger?