Tutti ricordano le vicissitudini che condussero l’European Tour a sospendere Thorbjorn Olesen dal circuito nel luglio del 2019.
Un tentativo di abuso nei confronti di una hostess e atteggiamenti incivili su un aereo di linea in prima classe in evidente stato di ebbrezza.
Tutto rinviato a dicembre 2021
Il giocatore danese era stato indagato dalla giustizia inglese e fermato in via precauzionale il 7 agosto 2019. Dopo essere stato rilasciato, l’udienza definitiva, programmata inizialmente per il 20 maggio 2020, è stata spostata, causa Covid-19, al 21 dicembre 2021.
Slittamento che ha portato lo European Tour ha sospendere l’interdizione del golfista sul circuito europeo durato ben 331 giorni.
Il vincitore dell’Open d’Italia nel 2018 ed eroe di Ryder Cup a Parigi nello stesso anno, al momento della sua sospensione era il numero 33 del mondo, con più di dieci milioni di euro guadagnati in carriera. Ora, è pronto a riprendersi le 141 posizioni perse nel WGR (oggi al 174° posto).
In attesa che le porte del tribunale si riaprano e che la sentenza venga emessa.
Un anno senza gare
“Io e il mio team avevamo concordato di non partecipare agli eventi dell’European Tour fin tanto che le pendenze legali fossero state in corso», ha commentato il giocatore. “Adesso sono ovviamente molto grato all’European Tour che mi permette di continuare la mia carriera nonostante la dilatazione dei tempi del processo”.
Una cosa è certa: qualora venisse assolto, chi ripagherà il giocatore per queste 47 settimane senza lavoro e di assenza dai campi?