Lo svedese Henrik Stenson ha vinto con 264 colpi (68 65 68 63, venti sotto par, punteggio record assoluto) l’Open Championship, il terzo major stagionale svoltosi sul tracciato del Royal Troon GC (par 71), a Troon in Scozia. Dopo uno dei duelli più belli nella storia del torneo, in cui entrambi i contendenti hanno espresso un golf stellare, Stenson, primo svedese a imporsi in un major, ha superato Phil Mickelson (267 – 63 69 70 65, -17). Si è classificato al 36° posto con 287 (69 71 73 74, +3) Francesco Molinari.
La giornata finale è vissuta sul testa a testa dei due grandi protagonisti, mentre per gli altri c’è stata solo lotta per la terza posizione acquisita, con distacco notevole, da J.B. Holmes (278, -6) davanti a Steve Stricker (279, -5). Con una impennata di classe il nordirlandese Rory McIlroy è salito con 280 (-4) al quinto posto, che magari non lo avrà ugualmente soddisfatto, insieme allo spagnolo Sergio Garcia e all’inglese Tyrrell Hatton. Al nono con 282 (-2) Dustin Johnson e al 12° con 283 (-1) Zach Johnson, campione uscente.
Mancati protagonisti e piuttosto deludenti l’australiano Jason Day, numero uno mondiale, 22° con 285 (+1) alla pari con l’inglese Justin Rose e con il thailandese Thongchai Jaidee, e Jordan Spieth, numero tre del world ranking, 30° con 286 (+2). E lo stesso si deve dire di Bubba Watson e di Rafael Cabrera Bello, 39.i con 288 (+4), dell’australiano Adam Scott e dell’inglese Luke Donald, 43.i con 289 (+5), dell’altro inglese Danny Willett, vincitore del Masters, 53° con 291 (+7), e del nordirlandese Graeme McDowell, 63° con 294 (+10).
Stenson, 40enne di Guthenburg, ha impreziosito con il major, che mancava, il suo palmares comprendente nove titoli nell’European Tour, tre nel PGA Tour, uno nel Sunshine Tour e uno nel WGC e ha ricevuto un assegno di 1.363.834 euro su un montepremi di 8.500.000 euro. Ha strappato il record del punteggio più basso aa Tiger Woods, che l’aveva stabilito a St. Andrews nel 2000 con “meno 19” (269 colpi).
Lo svedese, avanti di un colpo al via del giro finale, è stato subito raggiunto da Mickelson e a quel punto si è andati avanti a suon di giocate spettacolari con alterne fortune. La decisione tra la buca 14 e la 16 quando Stenson, che ha imbucato parecchi putt lunghi, ha preso due colpi di margine con tre birdie di fila, a cui Mickelson ne ha opposto solo uno. Un altro birdie a chiudere dello svedese ha portato il divario a tre colpi. Per esprimere il livello espresso da entrambi anche i numeri: Stenson ha segnato 63 (-8) colpi con dieci birdie e due bogey. Mickelson ha risposto con un 65 (-6) con un eagle, quattro birdie e senza bogey che non è bastato per tornare al successo dopo tre anni e nella stessa gara che al momento ha fissato nel 2013 a 42 i titoli acquisiti (con cinque major).
Francesco Molinari, dopo due buoni giri iniziali, ha perso smalto e terreno. Ha concluso con un 74 (+3) determinato da due bogey e da un doppio bogey nelle ultime sette buche dopo un birdie sulle prime undici.
Sono usciti al taglio, caduto a 146 (+4), Matteo Manassero, 89° con 148 (70 78, +6), e il dilettante Stefano Mazzoli, 143° con 154 (76 78, +12).