Tyler Strafaci arricchisce l’Italia al Masters. Il giovane americano oggi scende in campo nel team di Dustin Johnson grazie alla vittoria allo U.S. Amateur 2020. Sarà uno dei tre diletanti presenti ad Augusta nel 85° Masters. Sin qui nulla di eclatante, avviene tutti gli anni. Quello che però si intuisce dal cognome è che nelle sue vene scorre sangue con un pizzico di Tricolore. Il suo bisnonno infatti lasciò l’Italia tra le due guerre mondiali approdando negli Stati Uniti.
Il nonno di Tyler, Frank Strafaci, vinse lo U.S. Amateur Public Link nel 1937, staccando un biglietto per il Masters del 1937. La storia di Frank è affascinante. Non è mai passato professionista dominando la scena amateur per una quindicina di anni. Quattro le sue presenze ai major con il nono posto allo U.S. Open del 1937.
Uno degli episodi che spiegano i valori del nonno avvenire qualche stagione dopo. Nel 1940 Frank si qualificò per lo U.S. Open. Conquistato il pass scoprì che Ben Hogan ne era rimasto escluso. Suo grande fan gli scrisse di prepararsi per il major. I due raggiunsero Cleveland e, visto che non c’erano state altre defezioni, Strafaci si ritirò cedendo il posto a Hogan. Venne ricambiato da una grande prestazione dell’americano che lottò per la vittoria sino all’ultimo giro terminando al quinto posto. Ritiratosi nel 1950 divenne direttore del Doral nel 1960 e, si dice, a lui si debba il nome “Blue Monster”.
Tyler non ha mai incontrato il nonno che mancò nel 1988, 11 anni prima della sua nascita. “Mio nonno è stato un uomo di grande carattere e generosità – ha raccontato il giovane golfista – Era minuto ma dalla grande personalità e carisma. Non l’ho mai incontrato ma è come se lo conoscessi”. Tyler Strafaci sarà sotto i riflettori giocando con DJ e noi avremo rappresentata un pizzico d’Italia in più al Masters.