In molti si sono chiesti il perché Rickie Fowler non giocasse questa settimana il Valspar Championship.
Scivolato al numero 111 del World Ranking (è stato numero 5 nel 2015, la posizione più alta occupata in carriera nella classifica mondiale), il 32enne californiano ha già saltato il Masters ad aprile e ha disperato bisogno di mettere insieme qualche buon risultato per tornare nell’elite e poter disputare il resto dei major di quest’anno.
A poco più di due settimane dal PGA Championship era quindi normale aspettarsi Fowler in campo al Innisbrook Resort and Golf Club di Palm Harbour, in Florida, un torneo da 7 milioni di montepremi e tanti punti per FedEx Cup e World Ranking.
La sua assenza è stata presto spiegata: Fowler ha preferito allenarsi e mettere a punto le parti meno prolifiche del suo gioco attuale piuttosto che richiare l’ennesima delusione.
Il pass per giocare il 103° PGA Champinship lo ha infatti già ottenuto direttamente dalla PGA of America, che ha fatto recapitare questa settimana sia a lui che a John Catlin, impegnato con successo sull’European Tour dove vanta già tre titoli, l’exempion per giocare all’Ocean Course di Kiawah Island.
Sebbene Fowler non abbia ottenuto nemmeno un Top 10 in questa stagione, vanta ottime prestazioni al PGA Championship negli anni passati, tra cui un 3° posto a Valhalla nel 2014, l’anno del secondo successo di Rory McIlroy nel major della PGA of America.
Prima di non l’ultimo Masters per motivi di classifica, Fowler non mancava un major dal lontano Open Championship 2010, una striscia consecutiva di ben 39 tornei dello Slam.
Una cosa è certa, il californiano dovrà cambiare marcia in fretta se vorrà avere ancora delle chance di essere convocato per la prossima Ryder Cup di Whistling Straits. Fowler ha giocato in carriera 4 sfide USA-Europa (2010, 2014, 2016 e 2018), vincendo solo l’edizione di Hazeltine, l’ultima giocata sul suolo americano nel 2016.