La Scozia fa parte del Regno Unito, sulla carta geografica, ma confondere uno scozzese con un inglese, un irlandese o un gallese è un rischio che costerà molto caro.
Il denaro stesso non fa eccezione: i pounds scozzesi difatti non sono una moneta legale, nè in Scozia nè in nessun’altro Stato. Legalmente sono delle “Cambiali” stampate da banche commerciali in misura uguale alla quantità di oro e Sterline inglesi possedute dalle banche. Una scorciatoia patriottica per imprimere la Scozia sulle banconote stesse.
È risaputo che la Scozia sia la patria del golf, il luogo dove tutto ebbe inizio.
In Gran Bretagna, oltre alla Bank of England anche la Royal Bank of Scotland, sin dal 1727 può stampare cartamoneta. Dal 1992 decise di commemorare persone ed eventi con banconote di diversi tagli. Delle dodici emesse, ben tre riguardano il golf.
Tutte e tre ci mostrano, al recto e sulla destra, il volto austero e la parrucca di Lord Hay, uno dei primi governatori della banca, con piccole varianti.
Banconote e St Andrews
La prima uscì nel 2004 e commemorava i 250 anni del Royal & Ancient Golf Club di St Andrews. Le 5£ diventano un quadro storico: la mitica clubhouse, la Claret Jug e il cammeo di Old Tom Morris, che l’Open Championship lo vinse quattro volte tra il 1861 ed il 1867 senza però alzare il trofeo raffigurato, e mai sul campo di St Andrews, entrambi “novità” del torneo dal 1873.
L’orso d’Oro, protagonista in Scozia
La seconda banconota, emessa nel 2005, è dedicata al più titolato campione del mondo (18 major tra il 1962 e il 1978), l’americano Jack Nicklaus che di Open Championship ne vinse tre: nel 1970 dopo un playoff di diciotto buche, nel 1975 e nel 1978. Proprio da quest’ultima vittoria è presa l‘immagine che la Scozia ha impresso sulle sue 5£. Il ritratto su banconota è appannaggio di illustri defunti o della famiglia reale. Il golf però sconfina dalla sua orgogliosa patria, che ne custodisce gelosamente il primato ma che riconosce l’arte di chi lo padroneggia.
Qui Jack Nicklaus è dipinto con la Claret Jug affiancato dagli score di due sue vittorie e dall’immagine di un orso d’oro posta al fianco di Lord Ilay, Primo Governatore della Banca Reale di Scozia.
Una Ryder tutta scozzese
La terza banconota è del 2014 e ricorda la Ryder Cup disputata a Gleneagles. Per l’occasione la banca ha creato una confezione ben articolata e piena di notizie: la storia delle banconote, quella della Ryder Cup con tutti i vincitori e un certificato di autenticità e spendibile in tutto il Regno Unito. Da notare la piccola ma prestigiosa coppa che porta incisi i nomi della squadra vincitrice, la clubhouse e alcuni scorci del campo.