Dobbiamo dire che ci avremmo giurato. Vista la maturità dimostrata nelle ultime uscite, avremmo scommesso in un bel colpo di coda da parte sua e così è stato.
Rickie Fowler ha operato un gran finale e ha vinto con 268 colpi (66 68 66 68, -12) l’Aberdeen Asset Management Scottish Open, il torneo dell’European Tour che ha anticipato sul percorso del Gullane Golf Club (par 70), a Gullane in Scozia, il 144° Open Championship, terzo major stagionale in programma a St Andrews, da giovedì 16 a domenica 19.
Realizzando tre birdie sulle ultime quattro buche Fowler ha sorpassato Matt Kuchar, che era già arrivato in club house, relegandolo al secondo posto con lo score di 269 colpi (-11) dove è stato poi agganciato dal francese Raphael Jacquelin. Si è reso autore di una bella prova Renato Paratore, 22° con 274 (70 68 66 70, -6), e si è ben difeso Marco Crespi, 41° con 276 (69 68 68 71, -4).
Hanno occupato la quarta posizione con 270 (-10) l’inglese Eddie Pepperell, l’olandese Joost Luiten e lo scozzese Marc Warren, che con un 64 (-6) è stato per parecchio tempo in cima alla classifica, in settima gli inglesi Luke Donald, Ross Fisher e Daniel Brooks, leader dopo 54 buche. Tra i giocatori al decimo posto con 272 (-8) lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e il francese Victor Dubuisson e tra quelli al 17° con 273 (-7) il sudafricano Branden Grace.
Ha pensato soprattutto a un salutare allenamento per riprendere confidenza con i campi scozzesi Phil Mickelson, 31° con 275 (-5), e probabilmente l’hanno vista allo stesso modo anche il connazionale Ryan Palmer, il nordirlandese Graeme McDowell e il thailandese Thongchai Jaidee, stesso score e anche loro in partenza per St. Andrews. Sono terminati quasi in coda l’irlandese Padraig Harrington, 62° con 278 (-2), e l’inglese Justin Rose, 74° con 280 (par), che difendeva il titolo.
Fowler era un colpo sopra par dopo 14 buche (un birdie e due bogey), ma dalla 15 sono iniziati i suoi fuochi d’artificio e con tre birdie per il 68 (-2), come detto, ha scalzato Kuchar, medesimo 68 con tre birdie e un bogey, che con tanta fatica aveva rilevato Warren, il quale con sette birdie e un bogey è poi terminato quarto, scalando la graduatoria di 41 gradini. Un birdie sull’ultima buca (70, par, con due birdie e due bogey) ha permesso a Jacquelin non solo di giungere secondo, ma anche di guadagnarsi un posto nel field del prossimo major.
Paratore ha cominciato il torneo al 78° posto, ha evitato il taglio con il 64° nel secondo giro e nel terzo, grazie a un 66 (-4), è salito al 18°. Per una brutta partenza nel quarto con due bogey e un doppio bogey a fronte di un birdie sulle prime cinque buche, ha rischiato di vanificare quanto aveva guadagnato, ma ha avuto i nervi saldi per rimanere calmo e per recuperare con molta pazienza e con tre birdie nel resto del percorso (70). Crespi ha perso undici posizioni con un 71 (+1) frutto di due birdie in avvio e di tre bogey nel prosieguo.
Il montepremi era di tutto rispetto per il panorama del tour europeo: 4.580.000 euro.