In un momento storico in cui lo sport, anche quello professionistico, è stato accantonato a causa dell’emergenza sanitaria, gli sportivi si trovano costretti a rimanere inattivi a casa.
Ma c’è chi, però, ha deciso di dare un contributo attivo alla lotta al Coronavirus, non solo attraverso l’elargizione di donazioni, ma dedicando il proprio tempo e la propria determinazione alla cura dei malati.
Stiamo parlando di Sarah Hoffman, proette del Symetria Tour, circuito minore dell’LPGA Tour.
La giocatrice aveva conseguito una laurea in scienze infermieristiche nel 2013 lavorando nel reparto chirurgia traumatologica dell’Università del Michigan. Nel 2016 decide di rivoluzionare la sa vita dedicando anima e corpo al golf e prendendo parte a diversi tornei in America.
Ora, da due mesi a questa parte, data la crescita esponenziale dell’emergenza sulla popolazione americana, la 29enne ha deciso di tornare alle sue origini lasciando momentaneamente la sacca a casa. L’americana ha preso servizio come infermiera al centro medico dell’Università del Michigan ad Ann Harbor, dove sono presenti diversi pazienti malati di Covid-19.
“È come tirare il primo tee shot al College. Hai una certa ansia perché vuoi esibirti ai massimi livelli. Ed è quello che sto cercando di fare ora, dedicarmi in tutto e per tutto
ai tanti pazienti in difficoltà”.