La 43a edizione della Ryder Cup si sta avvicinando rapidamente. Siamo a poco più di 50 giorni dai match di Whistling Straits. E cresce anche l’attesa, visto che sono passati tre anni dall’ultima edizione della competizione biennale alle porte di Parigi. Anche se l’appuntamento è quasi dietro l’angolo, c’è ancora molto da decidere sia sulla squadra americana di Steve Stricker che su quella europea di Pádraig Harrington. Stavolta daremo un’occhiata in casa del Team U.S.A.
Solo quattro eventi per gli americani
Ormai si sta arrivando al dunque. Per stabilire i posti assegnati dalla classifica generale, mancano quattro appuntamenti che gli americani possono utilizzare per qualificarsi. Da questi, il capitano Steve Stricker dovrà anche trarre le conclusioni per determinare le sei wild card a sua disposizione.
Dopo l’Olympic Men’s Golf Competition, che non conta per i punti della Ryder Cup, gli eventi rimanenti sono il WGC-FedEx St. Jude Invitational, il Wyndham Championship e i primi due eventi Playoff del PGA TOUR, The Northern Trust e BMW Championship.
Come è successo molte volte negli ultimi due decenni, c’è molto movimento in classifica a fine stagione. Qualcuno apparentemente fuori dai giochi spesso recupera e spera in una rimonta all’ultimo swing. Qualcuno che è invece considerato al sicuro a volte non gioca al suo livello. Entrambe queste situazioni probabilmente si riproporranno di nuovo nelle prossime settimane.
Le wild card
Mezza squadra perciò verrà scelta dal 54enne campione del Wisconsin. I primi sei qualificati saranno la base della squadra e il capitano Stricker effettuerà le scelte una settimana dopo la fine del Tour Championship (2-5 settembre).
Questo è senza dubbio uno dei compiti meno gradevoli che un capitano di Ryder Cup deve svolgere durante il suo mandato E quello americano ha davvero l’imbarazzo della scelta. Il rovescio della medaglia è che Stricker può formare la sua squadra esattamente come desidera. Può scegliere giocatori che si abbinino perfettamente con altri già in squadra e individuare anche le personalità che ritiene più adatte per il suo team.
“Poiché abbiamo più possibilità, penso che, secondo me, siamo in grado di creare una squadra ideale dal punto di vista della coesione”, ha detto di recente Stricker.
Sei (più uno) già sicuri
Quest’anno ci sono tante opzioni meritevoli. Collin Morikawa, Dustin Johnson, Bryson DeChambeau, Brooks Koepka, Justin Thomas e Xander Schauffele occupano attualmente le prime sei posizioni. E saranno nella squadra, anche se uno dovesse vacillare nel prossimo mese. Jordan Spieth è settimo. Sarà quasi sicuramente in squadra vista la sua forma attuale.
I successivi cinque in ordine di graduatoria sono Patrick Reed, Harris English, Patrick Cantlay, Daniel Berger e Tony Finau. Dal 13° posto in poi seguono Webb Simpson, Scottie Scheffler, Jason Kokrak, Billy Horschel e Phil Mickelson. I cinque prescelti da Steve Stricker, oltre a Spieth, dovrebbero uscire da questo gruppo.