Con una freddezza e una determinazione da campione navigato, Renato Paratore (-11, 68 72 71 70) coglie il suo primo successo nell’European Tour, vincendo il Nordea Masters sul percorso del Barsebäck G&CC (par 73), in Svezia. Dopo l’unico bogey di giornata alla 3, Renato ha infilato quattro birdie nelle sette buche dalla 8 alla 14, difendendosi poi benissimo nel finale, con una serie di putt non facili che gli hanno permesso di non perdere più un colpo. Un’altra prestazione maiuscola, dopo quelle sulle prime 54 buche del torneo, che testimoniano l’incredibile maturità del nostro giovane campione (è nato a Roma il 16 dicembre 1996 ed ha quindi solo 20 anni).
Renato infatti è sempre riuscito a superare le (poche) occasioni che avrebbero potuto metterlo in crisi. Bellissimi due recuperi per altrettanti drive finiti fuori dagli stretti fairway del Barsebäck, che si snoda su quattro buche senza vegetazione accanto al mare, ma nelle altre dieci mette a dura prova i tee shot per gli alberi che limitano molto la possibilità di perdonare gli errori. E infatti un gancio alla 18 è stato fatale a Chris Wood, appaiato a Paratore fino alla 71a buca, che in bosco ha dovuto dichiarare la palla ingiocabile e nel prosieguo del gioco non ha potuto far altro che segnare un bogey, peraltro con una magnifica uscita dal bunker a pochi centimetri dalla buca.
Eccellente anche il giro di Fitzpatrick, vincitore nel Nordea del 2016 (-5 di giornata), che ha segnato tre birdie sulle ultime sei buche e che ha mancato il non facile bis soprattutto per il pesante doppio bogey alla 3. Seguono in classifica al quarto posto, con -9, il sudafricano George Coetzee (migliore di giornata con un giro in -7) e il danese Tornbjørn Olesen, a lungo a un passo dal vertice.
“Sono felicissimo – ha dichiarato a caldo Renato – e davvero entusiasta di questo successo. Ero uno dietro il leader e ho pensato che, se avessi giocato al meglio, avrei potuto farcela. In queste condizioni non facili, sono riuscito a stare concentrato fino alla fine. La 8 e la 9 mi hanno riportato in gara con una coppia di birdie e quello è stato un momento fondamentale, insieme ai tre secondi putt delle ultime tre buche, che ho giocato davvero bene. Le ultime tre buche sono forse state proprio la chiave della mia vittoria.” Da sottolineare che, nonostante la giornata davvero non estiva (14 gradi con una pioggia continua e fastidiosa), Renato è stato l’unico a giocare sempre e solo con la polo, senza altri indumenti più o meno impermeabili o caldi. Chapeau anche da punto di vista del fisico…
Con questo successo, avvenuto all’83° torneo disputato sul Tour, per Renato scatteranno molte importanti exemption sull’European Tour, oltre a un deciso volo nella classifica mondiale, che prima del Nordea Masters lo vedeva al 272° posto e che ora lo saluta al 131°, secondo italiano in graduatoria dopo Francesco Molinari. Paratore è il primo giocatore nato dopo il 1995 a imporsi sull’European Tour e a vent’anni e 172 giorni è l’11° vincitore più giovane nella storia del circuito e il secondo italiano dopo Matteo Manassero. Inoltre ha siglato il secondo successo stagionale sul tour degli azzurri dopo quello di Edoardo Molinari nel Trophée Hassan II.
Matteo Manassero ha chiuso invece al 72° posto, ultimo fra i giocatori che hanno passato il taglio, a +12.
Il montepremi della gara più importante di Svezia era di 1.500.000 euro di cui 250mila andati a Paratore.