40 minuti di pura follia alle sette di sera su Instagram. Italia chiama Dubai e quel “brighella” di Renato Paratore non si fa aspettare, puntuale come sul tee della 1 alle gare importanti.
Giovane, sorridente e sereno, preoccupato solo di non saper cucinare. Lui che da buon romano vorrebbe una carbonara in terra straniera elenca le cose che gli mancano di più, il cibo vince su tutte.
Arrivano domande fiume, entra in diretta con noi anche Pablo Larrazabal, altro grande campione dell’European Tour. Su di lui Renato dice: “Non ci posso giocare insieme, mi disturba e mi fa ridere troppo, io non parlo molto in campo e lui fa casino”
Controbatte Pablo: “Renato sei fortissimo ma devi stare più calmo e sei tu che non stai mai fermo quando tiro, vedi di fare qualcosa”.
Il pubblico vive a pieno lo show tra i due grandi campioni, io cerco di moderare mentre cucino una pizza. Nel vedermi, Turbo Renato sgrana gli occhi e mi dice: “Aho…. Ma che fai la pizza? Allora mi vuoi far rosicare, non si fa così, non si fa”.
Le domande dei fan di Renato non ci mollano: “Renato insegnaci ad approcciare…”
Lui scatta in piedi e ci spiega come fare un approccio con la faccia del bastone sempre dritta al bersaglio ma che esce poi a sinistra nel follow through. Noi, non ci capiamo nulla, ma rimaniamo affascinati dalla passione con la quale Renny vuol trasmettere il golf.
Un utente scrive “Mi sono emozionato!!!”, gli do ragione, una lezione Live dai campioni fa sempre un certo effetto.
Parliamo del caddie, di come si affida a lui per ogni scelta, tranne che sul green dove preferisce leggere le pendenze da solo. Gli chiedo allora se si confida con lui anche sulle conquiste notturne o sui problemi fisici in caso ci fossero.
Ride e dice che quella confidenza c’è, in assoluto, ma non la porta in campo dove preferisce parlare (poco) di golf e rimanere sugli obiettivi e sullo stato di forma. Stato di forma migliorato anche grazie ad una serrata preparazione atletica che continua a dare i suoi frutti nel ranking europeo.
Scherziamo sulla Hole in One di Crans (grazie Isabella per la domanda), è stata fortuna o calcolo? Lui fa finta di “tirarsela” ma continua a ridere. Ci racconta che Gagli, in team con lui, ha insistito per tutta la buca a dirgli “Certo che piove sempre sul bagnato”. (ma poi al play off contro Rory ci è andato Lorenzo).
Vado avanti, “Renato dove e quando hai detto – One Hamburger, no salad with very very Ketchup-?”.
Paratore risponde che è diventato famoso nella Nazionale per quella frase. Erano le prime uscite in Inghilterra con la squadra azzurra, forse durante il McGregor Trophy, una delle gare più belle in Europa. Continua: “Adesso so meglio l’inglese, eh!!!”
Gli chiediamo come sta Migliozzi, che abita vicino a lui.
“Quello non è normale, ma sono felice di poterlo battere, cioè praticare con lui. No dai…. Ci sfidiamo ma siamo sempre alla pari”.
Un’amicizia interessante la loro, tra vittorie sul tour, età smile, genio e sregolatezza che porta la vera Italia sui green di tutto il mondo. Un’idea di golf giovane che ci piace, che ci fa divertire e che rappresenta con maggior chiarezza come dovrebbe essere vissuto il nostro sport.
“Il forno è caldo, Renà……te saluto!”
L’ultima cosa che sento, che mi fa ridere e che mi rende felice del mio lavoro è stata:
“Ma li mortacci tua, Belli”.