In occasione del Catalunya Championship di questa settimana il giovane romano ha raccontato del suo esordio da professionista avvenuto proprio qui al PGA Catalunya e dei suoi segreti per migliorare il suo gioco.
Come tutto iniziò
Proprio qui sul percorso catalano che iniziò il percorso di Renato Paratore. Esattamente all’età di 17 anni, durante la Q-School del 2014, l’azzurro ha conquistato sul PGA Catalunya la carta per giocare sul massimo circuito europeo.
Il 2014 è stato un anno particolarmente soddisfacente. L’Open de España – giocato sul medesimo percorso – la Junior Ryder Cup e la vittoria dei Giochi Olimpici Giovanili gli hanno dato molta fiducia nell’intraprendere la strada verso il professionismo.
Pazienza e costante apprendimento
Quando a dicembre del 2014 è ufficialmente passato professionista si è reso conto di quanto questo mondo fosse diverso rispetto a quello amateur. Se da un lato hai modo di imparare dai più grandi, dall’altro passi dall’essere uno dei migliori dilettanti a uno tra i tanti giocatori che ogni settimana si presentano sul Tour.
Ed è proprio qui che sta il segreto e, per i più fortunati, la chiave del successo: cercare di apprendere quanto più possibile dai compagni e, soprattutto, avere molta pazienza.
La pazienza è la prima regola da imparare nel golf senza la quale è difficile proseguire e crescere.
Renato stesso lo ha sempre afferrato: “quando si inizia a giocare in giovane età non è importante focalizzarsi troppo sul risultato finale quanto piuttosto sulle esperienze e le performance e portare a casa sempre qualcosina in più. Avere l’umiltà di imparare dai grandi campioni fare tesoro di ogni segreto e insegnamento per poi metterlo in pratica durante i tornei”.
Le ore di allenamento passate sin da inizio carriera con Matteo Manassero ed Edoardo Molinari lo hanno aiutato molto a migliorare e a prendere sempre maggior confidenza con il suo gioco.
Alti e bassi
Il ricordo della vittoria del British Masters nel 2020 dopo il Covid continua a essere una grande soddisfazione e un esempio della sua pazienza e costanza nonostante i due mesi di stop dovuti alla pandemia.
Il 2021, al contrario, è stato un anno scarico di buoni piazzamenti ma reso speciale dalla partecipazione alle Olimpiadi, giocate a fianco del grande amico e collega Guido Migliozzi.
Sebbene questo inizio di stagione ha visto scarsi risultati, Paratore sogna la Ryder Cup 2023, appuntamento ancora più simbolico perché si giocherà a Roma, sua città natale.
L’obiettivo attuale è il miglioramento delle performance ed entrare tra i primi 50 giocatori del World Ranking. Tornato così in piena forma le velleità di poter essere uno dei 12 giocatori della squadra europea di Ryder Cup sono dietro l’angolo.