Jon Rahm ha parlato a margine del The Player sul vaccino per i giocatori del Pga Tour. L’ex numero due al mondo, che gioca stabilmente sul PGA Tour, ha espresso apprezzamento per la collaborazione tra il governo degli Stati Uniti e il PGA Tour circa la possibilità di vaccinare i giocatori del massimo circuito americano.
Lo spagnolo però ha anche aggiunto: “È ovvio che voglio arrivi presto il mio turno e non vedo l’ora di vaccinarmi ma 200/300 golfisti non possono anticipare chi ne ha più bisogno”. Un pensiero quindi a quanti versano in condizioni di difficoltà. Rahm può contare non solo sul suo status di giocatore del PGA Tour per ottenere il vaccino. “Vedremo come si evolverà la situazione – ha aggiunto – spero comunque di vaccinarmi presto. Se non attraverso il PGA Tour allora come atleta olimpico, per la Spagna, in vista dei Giochi di Tokyo”.
Nello stesso intervento l’iberico ha avuto anche un pensiero per Tiger Woods. “Lui è il golf e quello che ha fatto per questo sport è sotto gli occhi di tutti. La sua figura è all’altezza di quelle di Messi, Jordan e LeBron James”.
Nessuna notizia trapela ancora sul fronte European Tour, che dopo un mese di stop ha ripreso l’attività a Doha. Non ha potuto far parte del torneo Lorenzo Scalise, risultato positivo al tampone, è asintomatico ma in isolamento.
Il PGA Tour cercherà di dare un ulteriore impulso alle vaccinazioni dopo la notizia che, per il secondo anno consecutivo, l’RBC Heritage è stato cancellato. Inizialmente in programma quest’anno dal 10 al 13 giugno a Toronto, in Canada, l’evento – terzo torneo più antico dopo Open Championship e Us Open con prima edizione datata 1904 – del massimo circuito americano maschile è stato annullato.