Ancora un successo nel Grande Slam e Rafa Nadal entrerà per sempre nel mito del tennis. E il fuoriclasse maiorchino per riuscirci si affiderà anche a momenti di relax sui campi di golf. La sua seconda, dichiarata passione.
Con il successo numero 13 al Roland Garros – fa una certa impressione scriverlo – Rafa ha agganciato l’altro signore del tennis Mondiale, Re Roger Federer. Entrambi sono quota 20 successi nei major (Melbourne, Parigi, Wimbledon e Flushing Meadows). Ma lo spagnolo ha dalla sua l’età (34 anni contro 39) e un’altra vittoria annunciata per il 2021 sulla terra rossa francese.
Numero 2 delle classifiche ATP, Rafa ha recentemente dichiarato senza mezzi termini: “La mia giornata da sogno è fatta di mare e di golf.” Sul primo fronte difficile eccepire, visto che è nato in pieno Mediterraneo, a Manacor, un paese a pochi chilometri dalla costa est di Maiorca. E per godersi libertà in mare e privacy, ha di recente acquistato un nuovo yacht. Con “The Great White” ha sostituito la sua precedente barca, battezzata “Beethoven”, e per il suo 34° compleanno (è nato il 3 giugno 1986) si è regalato questa meraviglia da cinque milioni di dollari.
Tra i lussuosissimi comfort del catamarano da 24 metri, la piscina-spa alimentata da una cascata d’acqua e una vasca a idromassaggio, Quattro le cabine le cabine per gli ospiti e due per l’equipaggio e grande garage per ospitare un supergommone e moto d’acqua.
Ma dopo una bella uscita in mare, Rafa dedica gran parte del suo tempo libero rimanente giocando a golf. E non ha che l’imbarazzo della scelta, visto che sulla principale isola delle Baleari sono ben 24 i campi a disposizione. E su una limitata superficie, pari a quella della provincia di Belluno, dove però i campi sono solo Cansiglio e Cortina.
Per fotografare la passione e la bravura di Nadal quando scambia la racchetta con i bastoni, basterà dire che il suo handicap e +0,3. Lo scorso ottobre, due settimane dopo il trionfo a Parigi, è sceso in campo nel Balearic Championship, che comprendeva una sessantina di partecipanti, di cui quasi metà professionisti. Con un eagle alla 10 del terzo e ultimo giorno di gara, si era portato addirittura al comando. Poi, un cedimento nelle ultime sette buche (cinque bogey) lo hanno fatto scendere al sesto posto, chiudendo il torneo con il punteggio di +9.
Considerando la quantità quotidiana di allenamenti sui campi di tennis e il poco tempo che può riuscire a dedicare al golf, il risultato è a dir poco notevole. Se non avesse scelto la racchetta, sarebbe diventato famoso nel golf come i suoi grandi conterranei Ballesteros, Olazabal e Rahm? Non avremo mai la risposta, ma il dubbio è perlomeno giustificato.