Il 2019 finora ha incoronato campioni due giocatori davvero meritevoli: Tiger Woods e Brooks Koepka. In comune hanno condizioni fisiche e mentali eccellenti.
Chissà se queste doti decreteranno anche i vincitori dello U.S. Open a Pebble Beach e dell’Open Championship al Royal Portrush in Irlanda del Nord. Forse no. Ma è indubbio che al giorno d’oggi, come mai prima, devi avere una mentalità vincente ed essere fisicamente preparato per competere di settimana in settimana contro i golfisti più forti al mondo. Io ne fui avvantaggiato allora, visto che nessun altro davvero si allenava quanto me: io ero un’eccezione, mentre ora allenarsi è la regola.
Mi ricordo la mia vittoria allo U.S. Open del 1965 al Bellerive Country Club quando il caldo torrido la fece da padrone tutta la settimana. Ma avevo lavorato perché corpo e mente sapessero come affrontare tutto, dal meteo alla forza degli avversari. Sappiamo bene che il golf è più psicologico che fisico, ma entrambi sono elementi determinanti per il successo.
Guardare Brooks Koepka chiudere le prime 36 buche quasi senza macchia e arrivare in cima alla classifica è stato affascinante. E ancora più bello è stato vedere la determinazione quando solo un colpo lo separava dagli inseguitori: quella determinazione impressionante che ci fa capire perché Brooks vincerà altri major. Mi piace il modo in cui fissa gli obiettivi. In alto. Continuerò a supportarlo e spero che mantenga la dieta, che si prenda cura della sua salute e che faccia esercizio fisico costante, tutti elementi fondamentali per una vita longeva.
Passiamo alla costa ovest dell’America, al percorso più spettacolare del mondo: il Pebble Beach Golf Links. Un campo da sogno che tutti dovrebbero riuscire a giocare una volta nella vita. Sulla costa della penisola di Monterey, nel nord della California, è un 18 buche di una bellezza mozzafiato, con i suoi cambi di elevazione e lo spettacolo delle onde che si frangono sulle rocce. Le parole non sono mai abbastanza per descrivere Pebble Beach. Un campo dove tutto può succedere, come quella volta in cui un cane spuntò sul green mentre stavo puttando. Quindi i giocatori è bene che siano preparati a tutto e sempre concentrati.
Amo i campi affacciati sul mare. La Gary Player Design ne ha costruito uno in Bulgaria, il Thracian Cliffs, che offre una simile esperienza ai golfisti e viste altrettanto incredibili.
Sarà un torneo molto interessante. Brooks potrebbe diventare il primo giocatore negli ultimi 100 anni a completare uno storico tris nel major americano più antico. È indubbiamente difficile, ovviamente. Ci sono molti giocatori di talento, impossibile indicare un favorito. Non sarei sorpreso se vincesse un europeo. Sappiamo che l’USGA richiede precisione più che colpi lunghi. E la precisione è proprio il valore mostrato dagli europei nell’ultima Ryder.
Ci sono state diverse critiche all’USGA per i tornei degli ultimi anni. Per la selezione dei percorsi, l’arbitraggio o il set up. Io stesso penso che Chambers Bay, sede del 2015, non fosse un campo appropriato, nemmeno per i tifosi. Ai tempi fui forse un po’ diretto, ma in fondo dissi solo quello che pensavano tutti…