In un mondo ormai digitalizzato, guidato dalla supremazia dei social network dove un’interazione tramite un “like” sembra avere più importanza di una chiacchiera vis-à-vis, è necessario adattarsi al cambiamento e prenderne parte attiva, per non rimanere indietro o finire nel dimenticatoio.
Questo fenomeno colpisce qualsiasi ambito: personale, sociale e lavorativo, in cui le aziende vanno via via aggiornandosi per restare al passo con l’avvento delle nuove tecnologie, che sempre di più passano per i canali di comunicazione. Lo stesso vale per il golf: il nostro mondo ha necessità di essere tenuto in vita anche attraverso le nuove generazioni e le nuove metodologie che questo nuovo universo propone. Tra le piattaforme il primato lo detiene sicuramente Instagram, dedicato principalmente alla condivisone di foto, ma anche YouTube, Twitter e, di ultimissima generazione, Tik Tok.
In questi ultimi tempi, in cui tutto ruota intorno all’immagine, diventano sempre più importanti e ricercati gli influencer. Si tratta di figure di spicco che danno un volto all’azienda mostrandone il lato migliore. Il nostro sport ha fatto sua questa innovativa strategia di marketing, affiancando all’immagine del brand un giovane testimonial che possa rappresentare in giro per il mondo l’identità dell’azienda.
Non è un caso che le più note case di attrezzatura scelgano giocatori di fama mondiale per pubblicizzare i loro prodotti, spaziando dall’attrezzatura ai capi di abbigliamento.
Si può dire che il futuro del golf passi anche attraverso i top influencer appassionati di ferri e bastoni. Un modo per rendere il nostro sport una disciplina attrattiva nei confronti di quei giovani che di green, driver e putter poco o nulla sanno, ma che invece di Instagram, social e influencer conoscono ogni segreto. Nella staticità comunicativa di cui il golf moderno tende a soffrire, l’eco che un personaggio come Mariano Di Vaio è capace di generare può smuovere un’intera massa. E lui stesso ne è sicuro, tanto da impegnarsi nel suo privato nel convincere le altre stelle della rete ad avvicinarsi alla nostra disciplina.
Vi sono poi alcuni golfisti, anche ex professionisti, che hanno deciso di ammodernare la propria esperienza nel settore, lanciandosi nel mondo dei social per dare voce al loro sport del cuore, aprendosi così un proprio percorso imprenditoriale.
Nuovi imprenditori
È il caso di Rick Shiels, ex giocatore professionista che è diventato famoso per il suo canale YouTube in cui crea contenuti interamente dedicati al golf con video per “intrattenere ed educare i golfisti di tutto il mondo”. Nel giugno 2019 il suo canale è diventato il più grande a contenuti golfistici su YouTube, superando i 561.500 iscritti; ad agosto 2022 ha registrato oltre 2 milioni di abbonati. L’ex professionista britannico vuole aiutare gli appassionati a migliorare il proprio gioco e, al tempo stesso, affronta tematiche di dibattito a cui spesso prendono parte celebrità del mondo dello sport e del cinema. Il 34enne di Bolton è diventato una personalità incredibilmente influente: i livelli di coinvolgimento che riceve sono altissimi e segnano una nuova era per i media golfistici, arrivando anche alla frontiera dei podcast. Rick ha costruito la sua reputazione sulle recensioni dettagliate dei prodotti e dell’attrezzatura e sui consigli di gioco. Grazie alla sua autenticità il suo pubblico aumenta costantemente, ponendosi in una posizione unica all’interno dello spazio dei media online e digitali.
Nel mondo femminile l’influencer più famosa è Paige Spiranac, coach americana di golf ed ex professionista. Il suo canale YouTube conta 260.000 iscritti con 3,6 milioni di follower su Instagram e le sue foto sui campi mandano letteralmente in delirio i fan. Già forte della sua figura da atleta, Paige Spiranac ha unito il suo amore per il golf, il fitness e l’imprenditorialità a una visione e un approccio davvero unici, fino ad affermarsi come la piattaforma multimediale omnicanale più influente nel golf. Attraverso i suoi contenuti, le iniziative dei media digitali e le partnership con i principali marchi sportivi, Paige è diventata la ragazza del golf nel mondo IG.
Il golf moderno monitora il ruolo dei social media e vuole entrarci a piè pari al punto che gli stessi vertici del PGA Tour vorrebbero che la parola ‘golfer’ facesse sempre più rima con ‘influencer’. Il circuito americano ha messo a bilancio il Player Impact Program, ossia un gruzzolo di quaranta milioni di dollari (che salirà addirittura a cento nel 2023) da distribuire fra venti professionisti che, con la loro attività social, promuovano l’immagine del golf e, soprattutto, del circuito Usa. Un piano che il PGA Tour ha messo sul piatto anche con l’obiettivo di dissuadere i top player dal grande salto verso il LIV, la superlega saudita.
I campioni social
Influente è il termine giusto per Tiger Woods. Al sommo campione californiano è andato il primo posto nel Player Impact Program, portandosi a casa ben otto milioni di dollari. È stato lui il numero uno nel 2021, superando ancora una volta Phil Mickelson. Iniziato a gennaio dell’anno scorso, il programma speciale ha visto piazzarsi al terzo posto Rory McIlroy, al quarto Jordan Spieth e al quinto Bryson DeChambeau.
Nella top 10 degli influencer 2021 anche Justin Thomas, Dustin Johnson, Brooks Koepka, Jon Rahm e Bubba Watson.Tra gli azzurri più social troviamo Francesco Laporta che con i suoi 2.067 post e oltre 17.000 follower su Instagram, anima di contenuti le pagine IG. Tra gli italiani più seguiti vi sono i fratelli Molinari, l’uscente vincitore dell’Open di Francia, Guido Migliozzi, e il romano Renato Paratore.
Da non sottovalutare, poi, il prezioso carattere informativo delle piattaforme social, che ci tengono continuamente aggiornati con tante notizie e novità in tempo reale. In questi ultimi mesi tutti i canali digitali sono stati teatro e flusso continuo di informazioni sulla diatriba tra PGA Tour e la nuova lega araba, scatenando una vera e propria bufera.
Risulta ormai obsoleto definire i canali media non tradizionali un pericolo. Al contrario, se adoperati nel modo giusto possono valorizzare l’immagine del golf come di qualsiasi altra azienda, mettendone alla luce la parte migliore e contribuendo alla sua crescita.