Davis Love III, capitano del team USA alla prossima Presidents Cup, in programma dal 23 al 25 settembre al Quail Hollow Club di Charlotte, North Carolina, ha nominato Fred Couples e Zach Johnson come suoi vicecapitani.
Love III, 58 anni originario proprio di Charlotte, in carriera ha già ricoperto il ruolo di capitano due volte in Ryder Cup (2012 a Medinah, con vittoria dell’Europa, e 2016 ad Hazeltine con successo USA) ma è alla prima esperienza nella sfida biennale Stati – International Team.
Fred Couples, ex numero 1 del mondo, nel 1992 vinse il Masters così come Zach Johnson, che ad Augusta ha trionfato nel 2007, e che vanta pure l’Open Championship a St Andrews nel 2015.
Per Johnson si tratta di una doppia investitura visto che l’anno prossimo al Marco Simone guiderà questa volta da capitano gli Stati Uniti nella prima Ryder Cup sul suolo italiano.
Sia Johnson che Couples (che ha condotto gli USA in Presidents nel 2009, 2011 e 2013) hanno già fatto parte dello staff americano nella sfida all’International Team nell’ultima edizione giocata, quella del 2019, in cui Tiger Woods svolse il doppio ruolo di capitano e giocatore.
Carta bianca per Tiger
Davis Love III ha dichiarato che Tiger potrà scegliere liberamente il ruolo che vorrà ricoprire, dandogli praticamente carta bianca. “Qualunque cosa vorrà fare sarà il benvenuto. Tiger è un valore aggiunto per la nostra squadra, una figura imprescindibile dal grande carisma”.
Nata nel 1994 per coinvolgere anche i giocatori non europei in una biennale sfida con gli americani, la Presidents Cup è giunta alla sua 14esima edizione.
Gli Stati Uniti se la sono aggiudicata 11 volte, uno solo invece il successo del team internazionale (1998 a Melbourne, in Australia), e un pareggio nel 2003 a Fancourt, in Sudafrica.
La squadra del resto del mondo proverà a invertire la tendenza e conquistare la sua seconda coppa guidata questa volta dal sudafricano Trevor Immelman, campione Masters nel 2008.
Al suo fianco Immelman avrà nel ruolo di vicecapitani il canadese Mike Weir, il coreano K.J. Choi, l’australiano Geoff Ogilvy e il colombiano Camilo Villegas.