La decisione del PGA Tour è nota. Niente pubblico ai vari tornei per la corrente stagione e nemmeno per l’inizio della prossima, probabilmente fino a fine anno. Ma qualche porta in più di ingresso sembra stia iniziando ad aprirsi, a cominciare dal WGC-FedEx St. Jude Invitational, in programma la prossima settimana.
All’importantissimo torneo, vinto lo scorso anno da Brooks Koepka, i responsabili del circuito hanno deciso di cominciare ad allargare il numero dei presenti. I title sponsor ad esempio avranno a disposizione, da giovedì a domenica, 50 posti ogni giorno per altrettanti invitati. Semaforo verde anche per le mogli dei giocatori e altre persone loro legate, definite “significant others”.
Questo gruppo di persone che potranno assistere alla gara non avranno bisogno di sottoporsi al test per il COVID-19. Dovranno però superare il controllo per la temperatura corporea e compilare un questionario per ogni giorno di presenza sul teatro di gara. Ci saranno inoltre limitazioni ben precise per le varie aree del campo e delle aree di accoglienza. Previsti anche ingressi per “osservatori onorari”, che saranno in totale 16 coppie di persone VIP nel corso di ogni giornata.
In totale, sono quindi previsti circa 500 spettatori, che vanno a sommarsi ai circa 1.100 costituiti da giocatori, caddie, volontari, giornalisti e organizzatori già presenti nelle gare del PGA Tour. Questo piccolo ampliamento della platea sarà verificato gara dopo gara e modificato a seconda delle necessità. Ad esempio, nel PGA Championship nessuna delle categorie che abbiamo indicato (sponsor, mogli, etc.) potrà avere accesso al Harding Park di San Francisco, dove è in programma il primo major della stagione, il PGA Championship. Viceversa, tutti ammessi al successivo Whyndam Championship e a due prove conclusive della FedEx, il BMW Championship e il Tour Championship, in programma come di consueto all’East Lake GC di Atlanta.
Stessa apertura anche per il Korn Ferry Tour, il circuito numero due della PGA.