La stagione 2016 di Francesco Molinari è cominciata sulla falsariga della scorsa. Il torinese è incappato in un giro mediocre che ha parzialmente vanificato la sua bella prova.
Niente di disastroso, sia ben chiaro, però quando manca così poco per essere tra i migliori al mondo resta sempre un pizzico di rammarico.
Molinari supera i tagli, flirta con le top ten, che ogni tanto coglie, ma nelle 72 buche spesso gli capita il giro peggio degli altri.
Nel quarto giro alle Hawaii ha realizzato tre birdie e altrettanti bogey. Partito bene con un colpo guadagnato al campo, è uscito in par e è salito a +1 sino alla 18 quando è riuscito a togliere il colore verde dal suo score. Il par però sul PGA Tour vuole dire perdere posizioni, 20 nell’occasione, e la possibile top ten, era a un colpo dal sesto posto al via, è sfuggita a tre colpi.
Ha vinto Fabian Gomez bravo a riacciuffare Snedeker con due birdie nelle ultime due buche e a superarlo al play off.
L’argentino, al settimo torneo in carriera sul PGA Tour, ha realizzato un giro in 62 colpi con sette birdie consecutivi dalla buca 6. Dopo due buche di play off si è trovato due putt per vincere la buca, la 18, e il suo primo torneo in carriera.