Non è andata come tutti speravamo. Francesco Molinari (66 72 72 75, -3) perde 20 posizioni sulle ultime 18 buche e dal quarto scende al 24° posto. Nel suo score due bogey e un birdie sulle prime 9, tre bogey e un birdie all’ultima buca sulle seconde. Un vero peccato, perché il campione azzurro sembrava proprio in grado di portare a casa almeno un risultato fra i top ten che, considerata l’importanza del field, sarebbe stato comunque un grandissimo risultato. Sarebbe bastato il terzo giro consecutivo in par, ma purtroppo non è stato così. Resta comunque il fatto che Francesco continua a dimostrare, seppur qualche frenata di troppo, un rendimento di altissimo livello. E prima o poi arriverà anche il momento giusto.
Il Wells Fargo Championship, che si è disputato sul percorso dell’Eagle Point Golf Club di Wilmington (Nord Carolina), ha visto il trionfo di Brian Harman (71 69 70 68, -10), trentenne della Georgia, al suo secondo successo sul Tour americano. Per lui la prima vittoria era arrivata nel 2014, cinque anni dopo essere diventato pro, imponendosi nel John Deere Classic. Fondamentali per il suo score i birdie nelle ultime due buche della gara, che gli hanno permesso di lasciare a una lunghezza Pat Perez e Dustin Johnson. Il numero uno del mondo, al suo rientro dopo l’incidente (caduta da una scala) che gli aveva impedito di disputare il Masters, è apparso in eccellenti condizioni. Suo (-5) il miglior risultato dell’ultima giornata, che però non è stato sufficiente per portare Harman almeno al playoff.
Crollo di Patrick Reed, leader dopo 54 buche e incappato in un +3 come Molinari, che l’ha fatto scendere dal primo al 12° posto. Da segnalare ancora una grande gara dello spagnolo Jon Rahm, quarto con -8, risultato che migliorerà ancora il suo 13° posto nella classifica mondiale. Il montepremi era di 7.500.000 dollari.