Splendido finale per l’Arnold Palmer Invitational 2018 (PGA Tour) che si è concluso sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72), a Orlando in Florida. Trionfo di uno strepitoso Rory McIlroy (-18, 60 70 67 64), che sulle ultime 18 buche sciorina un gioco perfetto, con un putt caldissimo. Per lui, dopo i tre birdie fra la 6 e la 9, finale da incorniciare con cinque buche su sei sotto par, dalla 13 in poi.
Vista l’eccezionale performance di Rory, davvero non ci sarebbe stato niente da fare per nessuno dei suoi avversari, che alla fine hanno composto una delle classifiche più interessanti e “titolate” dell’ultimo periodo. Un bell’applauso per Bryson DeChambeau, che sta finalmente mettendo in mostra in pieno i numeri del suoi golf, particolare ma sempre redditizio, sostenuto da una determinazione che ha pochi eguali. Per lui -15 finale e secondo posto, a tre colpi da McIlroy, e davanti a Justin Rose (-14) e Henrik Stenson (-13), che compongono con McIlroy una graduatoria con vertici molto europei. Una bella notizia in prospettiva Ryder Cup.
Recupera cinque posizioni e chiude al quinto posto Woods (-10, 68 72 69 69), che fino alla buca 15 aveva un piede sul gradino del podio. Eccellente giro il suo, fino a quel punto illuminato da ben sei birdie e un solo bogey. Gioco spumeggiante e ricco, come al solito, di colpi da circolino rosso, hanno confermato il definitivo ritorno di Tiger ai massimi livelli. Peccato per l’errore sulla buca più facile del campo, la 16, par 5 da circa 460 metri, dove Woods è finito fuori limite a sinistra per un pull fuori misura con il driver, fin lì usato con grande parsimonia. Ma il desiderio di tentare un eagle è forse stato più forte di lui, con il risultato di incappare in un sudato bogey, duplicato per un po’ di nervosismo sulla buca successiva. Nonostante questo finale negativo, entusiasmo alle stelle per lui, anche grazie a un putt tutt’altro che facile alla 18 per evitare il terzo bogey consecutivo. Bilancio finale comunque più che positivo, per un nuovo risultato di prestigio dopo il secondo posto della scorsa settimana al Valspar. E a questo punto, la sua classifica mondiale è a un passo (105° posto) dal rientro nella élite dei 100 migliori. A quota -10, insieme a Tiger, anche Ryan Moore.
Ha chiuso recuperando ancora due posizioni Francesco Molinari (-4, 72 71 69 72), che chiude la sua gara in 26.a posizione. Per lui senz’altro un buon torneo, anche se segnato da qualche errore di troppo (vedi drive in acqua per il doppio bogey alla 11). Al momento comunque Francesco non sembra ancora tornato nella splendida forma dello scorso anno, che speriamo arrivi presto, magari in coincidenza con l’ormai prossimo Masters.