Al terzo birdie consecutivo sulla 18, buca scelta per il playoff, Tony Finau è riuscito ad avere la meglio di Steve Marino nel Puerto Rico Open at Coco Beach.
I due avevano concluso entrambi a -12, un colpo in meno dei terzi classificati, il messicano Cazaubon e Ian Poulter, avendo segnato score molto simili nelle quattro giornate: 69 70 67 70 per Finau e 70 67 69 70 per Marino. Finau, che ha 26 anni, è nato a Salt Lake City (Utah) ed è passato pro a soli 17 anni, ha origini familiari nelle isole di Tonga e Samoa, che lo qualificano come primo assoluto con una discendenza simile a fa parte del PGA Tour.
Per il già citato Poulter, migliore europeo alla fine, una buona occasione perduta per tornare a parlare di una vittoria che manca ormai dal novembre 2012 (WGC HSBC Champions di Shenzen, in Cina). Dopo il secondo e il terzo giro di assoluto livello, il 72 conclusivo non gli ha però consentito di puntare al successo.
Al suo esordio sul circuito americano era uscito al taglio il nostro Renato Paratore (70 75), penalizzato da un brutto secondo giro che lo aveva fatto finire due colpi sotto la linea di ammissione alle ultime 36 buche.
Il Puerto Rico Open, per il quale Paratore aveva avuto un invito, è una delle gare che hanno un montepremi inferiore rispetto allo standard del PGA Tour (comunque pur sempre tre milioni di dollari con prima moneta di 540.000), ma che hanno il pregio di far svolgere attività anche ai membri del circuito che sono esclusi dai grandi tornei internazionali (in questo caso il WGC-Dell Match Play).