Uno straordinario Justin Thomas (253 – 59 64 65 65, -27) ha vinto a suon di record il Sony Open in Hawaii al Waialae CC (par 70) di Honolulu, nelle isole Hawaii. Ha staccato di sette colpi l’inglese Justin Rose (260, -20), campione olimpico, e di otto Jordan Spieth (261, -19) e ha stabilito il nuovo record relativo allo score più basso realizzato in un torneo del PGA Tour che apparteneva a Tommy Armour III (254, Texas Open, 2003).
Inoltre è divenuto il settimo giocatore a infrangere il muro dei 60 colpi (59, -11, primo giro), ha fissato in 123 (-17) il punteggio più basso dopo 36 buche e ha eguagliato con 188 (-22) quello dopo 54. Con 1.080.000 dollari guadagnati (su sei milioni in palio) è salito in vetta alla money list e con i 500 punti acquisiti è il nuovo leader della FedEx Cup. Con il quarto titolo in due anni di carriera nel tour (il secondo consecutivo) il quasi 24enne di Louisville (Kentucky). è entrato tra i top ten (da 12° a 8°) nel world ranking.
Thomas (nella foto) è stato il quarto giocatore a vincere il questa gara con una corsa di testa dopo il coreano Howard Twitty (1993), Paul Azinger (2000) e il coreano K. J. Choi (2008), mentre l’’ultimo a imporsi a inizio anno nel Tournament of Champions e nel Sony Open in Hawaii era stato il sudafricano Ernie Els nel 2003. Thomas ha concluso la sua splendida corsa con sei birdie e un bogey per il 65 (-5).
Al Waialae CC hanno occupato il quarto posto con 262 (-18) Kevin Kisner e Jamie Lovemark, il sesto con 263 (–17) Zach Johnson e Gary Woodland e il 27° con 269 (-11) il giapponese Hideki Matsuyama, che ha così interrotto la striscia di quattro successi e due secondi posti nelle ultime sei gare disputate. In bassa classifica Bryson DeChambeau, 49° con 272 (-8), il neopro che al momento non mantiene fede alle aspettative, il fijiano Vijay Singh, 57° con 273 (-7), e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 63° con 275 (-5).